Tag Archives: Amazzonia

Padre Ezechiele Ramin: martire della carità lo ha definito papa Giovanni Paolo II

Padre Ezechiele Ramin è il 17° martire comboniano nella serie dei confratelli e delle consorelle che hanno dato la vita in conformità alla fedeltà alla propria vocazione restando sul posto nel momento del pericolo, e per un motivo di carità verso i poveri e gli oppressi.

La Lettera: il film del Movimento Laudato Si

Nella festa di san Francesco è stata presentata in anteprima mondiale in Vaticano ‘La Lettera’, documentario sul potere dell’umanità di fermare la crisi ecologica, che racconta la storia dei viaggi a Roma di diversi leader, impegnati in prima linea nella cura della casa comune, per parlare con papa Francesco della Lettera Enciclica ‘Laudato sì’.

La riapertura dopo la pandemia: ritorna l’ecoturismo nella foresta amazzonica

La pandemia di Covid-19 ha segnato un periodo molto difficile per tutta l’economia mondiale, ma uno dei settori che ha subito più danni è senza dubbio quello del turismo. La mobilità delle persone è entrata in stallo mentre i governi lavoravano per prevenire la diffusione del virus.

La pandemia non ha fermato l’accaparramento delle terre

Nel ricordo di Luca Attanasio, l’ambasciatore italiano assassinato in Congo, e dei 331 leader indigeni uccisi nel 2020, nei giorni scorsi è stato presentato in Senato il 4° rapporto Focsiv ‘I padroni della Terra. Rapporto sull’accaparramento della terra’: conseguenze su diritti umani, ambiente e migrazioni, realizzato nell’ambito del progetto ‘Volti delle migrazioni’, cofinanziato dall’Unione europea e dedicato al land grabbing, il fenomeno dell’accaparramento delle terre.

Casaldaliga: profeta e poeta dell’Amazzonia

Sabato scorso è morto a 92 anni, assistito da due padri agostiniani,  mons. Pedro Casaldaliga, missionario claretiano spagnolo che dal 1971 è stato vescovo della prelatura di São Félix do Araguaia, nal Mato Grosso brasiliano, che fu tra i primi a denunciare la violenza del latifondo sulla terra e le popolazioni indigene.

P. Panichella racconta il coronavirus in Amazzonia

Nelle scorse settimane i vescovi dell’Amazzonia hanno chiesto al governo brasiliano maggiore attenzione per il Covid-19 che si diffonde sempre più nella regione: “Noi Vescovi dell’Amazzonia, di fronte all’avanzata incontrollata di Covid 19 in Brasile, specialmente in Amazzonia, esprimiamo la nostra immensa preoccupazione e chiediamo maggiore attenzione da parte dei governi federali e statali a questa malattia che si sta diffondendo sempre più in questa regione”.

Querida Amazonia: lettera d’amore di papa Francesco

“Ho ascoltato gli interventi durante il Sinodo e ho letto con interesse i contributi dei circoli minori. Con questa Esortazione desidero esprimere le risonanze che ha provocato in me questo percorso di dialogo e discernimento. Non svilupperò qui tutte le questioni abbondantemente esposte nel Documento conclusivo. Non intendo né sostituirlo né ripeterlo. Desidero solo offrire un breve quadro di riflessione che incarni nella realtà amazzonica una sintesi di alcune grandi preoccupazioni che ho già manifestato nei miei documenti precedenti, affinché possa aiutare e orientare verso un’armoniosa, creativa e fruttuosa ricezione dell’intero cammino sinodale”.

Un appello dal Brasile

Sono padre Alberto Panichella, missionario saveriano in Atalaia do Norte, ad Ovest dell’Amazzonia brasiliana, sul confine con il Perù. Questa è una cittadina di 13.000 abitanti; inoltre, lungo i fiumi, nelle foreste vivono 6.200 indigeni. La gente è buona e ospitale. Si tratta del terzo comune più povero del Brasile. Manca un centro, un salone dove ci stiano almeno 100 persone, anche 150 per attività di promozione umana, sociale, culturale, artistica e formativa.

Vi faremo anche un’attività con ragazzi e ragazzine dai sette ai quattordici anni, con pasto caldo a mezzogiorno per tutti, doposcuola, attività manuali e pratiche, diritti del fanciullo, canti, danza, cultura e religioni, festicciole e fraternità. Questi fanciulli spesso sono denutriti, vittime della fame, soprattutto gli indigeni denutriti che abitano in città, alcuni per studiare.

Molti cadono vittime delle droghe e dell’alcol. La missione ha una casa abbastanza grande, ma in stato di abbandono e decadenza. Costruiremo là. Abbiamo bisogno del vostro aiuto perché i costi sono per noi elevatissimi. Ci aggiriamo sui 270.000 reali, corrispondenti a €  70.000,00.

Da mesi si è formato un gruppo de lettura popolare della bibbia, dove per quest’anno abbiamo tradotto in vita di oggi alcune belle parabole del vangelo. Si è rafforzata la pastorale dell’ infanzia, col saloncino ottenuto dalla ristrutturazione della ‘barraca’ adiacente alla chiesa, grazie anche ad aiuti dall’ Italia. E’ sorta la Caritas attraverso la quale abbiamo soccorso famiglie in grave situazione di necessità e stiamo distribuendo sandali, scarpe, hawaiane… donati da un negozio che non riusciva più a venderli.

La Caritas ha anche aiutato una famiglia povera, la cui bimba è stata abusata sessualmente ed é morta nello stesso giorno a 5 anni di età, 7 mesi fa: siccome vendevano pochissima verdura, abbiamo comprato per un tempo tanta frutta e verdura, cosicché si sono tirati un po’ su; sta correndo il processo contro l’infermiere che ha abusato della bimba in ospedale, bimba portatrice di necessità speciali. Abbiamo anche organizzato il doposcuola per i bambini indigeni che apprendono portoghese ed altri bambini in difficoltà.

In ogni quartiere si é formato un gruppo di riflessione con la meta di divenire ‘Comunità Ecclesiali di Base’: molto bella e riuscita questa rete di fede, fraternità, impegno sociale. Infine ringraziamo il Signore del Sinodo per l’Amazzonia tenutosi a Roma, con il papa e altre 270 persone circa, tra indigeni, laiche/ci, religiose/si , preti e vescovi, tra cui il nostro: molti nuovi cammini per la chiesa dell’Amazzonia e del Mondo, soprattutto per gli indigeni. Dudá, indio di una etnia del nostro comune, è stato da noi inviato al Sinodo.

In questi giorni sono stato a São Paulo, molto lontano, per rinnovare il visto e la carta di identità con molte difficoltà… Ho rivisto le opere che voi appoggiate, nell’attesa che anche ad Atalaia arrivino contributi delle famiglie attraverso l’Onlus. Vi garantisco che le vostre opere vanno avanti molto bene su tutti i fronti, e lo dico con tutta sincerità. Grazie a tutti di tutto! Ora si avvicina il Natale, e faccio a tutti l’augurio che il Dio umano in Gesù a Betlemme ci insegni e ci porti ad essere sempre più umani verso gli ultimi e più vulnerabili, anche in Italia!

Ecco i dati per aiutarci:

-CREDIT AGRICOLE CARIPARMA – PROCURA DELLE MISSIONI SAVERIANE – IBAN : IT86P0623012706000072443526 – CAUSALE:  DONAZIONE A P. ALBERTO PANICHELLA REGIONE BRASILE SUD.                       

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