“Dacci oggi il nostro pane quotidiano”. Appello degli Alleati dell’Eucarestia e del Vangelo ai vescovi italiani

[Korazym.org/Blog dell’Editore, 31.10.2023 – Valter Tuninetti e Veronica Cireneo] – Questo articolo sugli Alleati dell’Eucaristia e del Vangelo e il Vetus/Novus Ordo avremmo voluto scriverlo da tempo. Se non altro da quando ci siamo sentiti impropriamente dare dei traditori della tradizione per il fatto di partecipare anche alle Messe Novus Ordo. Accusa falsa e sciocca che non può che pronunciare chi giudica i fatti della fede con superficialità ed intellettualismo da salotto. Non si capiscono infatti tante divisioni tra cattolici soprattutto alla luce della frase evangelica che recita: «Con me o contro di me» [1].
Chi ci conosce sa, e chi non lo sa vada a verificare nella vasta letteratura già presente in rete, che la ragione dell’esistenza e della missione degli Alleati dell’Eucaristia e del Vangelo è quella di testimoniare la propria fede, dando l’esempio di devozione nelle Messe Novus Ordo dove spesso, segno di contraddizione, inginocchiati a terra a causa dell’assenza di balaustre ed inginocchiatoi, a mani giunte ricevono l’Eucarestia sulla lingua, secondo la legge universale della Chiesa, mai abrogata, seppur obliata per l’imperialismo delle mode.
È certamente una sofferenza partecipare a certe Messe Novus Ordo dove la liturgia, pressoché stravolta, striminzita nei suoi atti di devozione, che vede spesso fedeli attenti più al chiacchiericcio che a quanto accade sull’Altare, al momento della Comunione presentarsi in piedi come cavalli, sferrando le mani dirimpetto per pretendere Dio, da pari a pari, con assoluta superbia, tiepidezza e noncuranza del rischio che frammenti di Particola cadano a terra, col rischio di essere calpestate.
Ma gli Alleati vanno soprattutto a quelle Messe, dove Gesù è più vituperato, per stare come Maria e le pie donne sotto la Croce del Calvario, offrendo la propria presenza come sacrificio di riparazione, di espiazione per i peccati propri e del mondo intero e a motivo di consolazione per il nostro Re dei Re, Crocifisso.
C’è anche un altro motivo per cui gli Alleati vanno a quelle Messe: essi vogliono testimoniare la Presenza di Cristo nell’Eucaristia e dare esempio di devozione, soprattutto alle nuove generazioni e ai bambini, ché istruiti a ricevere Gesù in un solo modo, il più sacrilego, conoscano l’alternativa sacrosanta che i catechisti progressisti gli hanno, più o meno colpevolmente, tenuta nascosta.
L’Alleato, come ogni fedele sincero che cerchi di approfondire la propria relazione spirituale con Cristo e maturare e progredire nella fede, ama soprattutto la Messa Vetus Ordo, la Messa antica o in latino che dir si voglia, riconoscendola come vero e proprio esorcismo, qual è. Ma le Messe Vetus Ordo, specie dopo il recente Motu proprio Traditionis custodes, si fa sempre più fatica a rintracciare.
Allora ecco che i nostri legali, per ovviare a questo legittimo e sacrosanto desiderio spirituale, in collaborazione con “Iustitia in veritate”, hanno amorevolmente e gentilmente prodotto una lettera da inviare al vescovo della propria diocesi o arcidiocesi di appartenenza [2].
La lettera dovrebbe essere inoltrata da almeno una ventina di persone, perché possiamo a ragione nutrire la speranza di ottenere una Messa antica domenicale, a settimana, in chiesa; oppure ottenere il permesso di poterla celebrare in locali privati, come sono le nostre abitazioni e come nel testo della missiva è riportato.
Quindi, chi ne verrà a conoscenza è pregato di farsi promotore tra i cattolici della propria area di appartenenza, che si ritenessero interessati.
Per completezza di informazione pubblichiamo anche l’elenco di Messe antiche già esistenti nel mondo e in Italia (regione per regione), seppur non perfettamente aggiornato e da verificare caso per caso [QUI]. Ma, dopo aver consultato questo elenco, chiediamo a chi scoprisse di averla a portata di mano, di farsi tuttavia promotore della diffusione di questa lettera da inviare ai vescovi, perché anche altri fratelli possano più facilmente ottenerla e parteciparvi col grande ausilio che essa offre al rinforzo della propria muscolatura spirituale.
Per queste ragioni i sottoscritti fondatori, Valter e Veronica a nome di tutti gli Alleati, ringraziano quanti si adopereranno a promuovere e diffondere la presente iniziativa, preziosa fin da subito e propedeutica per i tempi a venire.
I sacerdoti sappiano, come sanno, che le porte delle case degli Alleati per le Celebrazioni Eucaristiche e per ogni loro sacrosanta necessità sono aperte comunque fin da subito. Amen.
Oremus. A Dio nulla è impossibile. Deo gratias
Valter Tuninetti e Veronica Cireneo
Canale Telegram degli Alleati dell’Eucaristia e del Vangelo [QUI].
[1] Troviamo la frase “con me o contro di me” nel Vangelo secondo Matteo (12,30) e secondo Luca (11,23): «Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde».
[2] Testo della lettera da inviare al proprio vescovo
Eccellenza Reverendissima,
siamo un gruppo di fedeli della sua diocesi affezionati alla Messa tradizionale cattolica, cosiddetta tridentina, celebrata per secoli da innumerevoli vescovi e sacerdoti, nonché Santi e Martiri. Siamo un gruppo molto eterogeneo, composto da studenti, impiegati, casalinghe, insegnanti, disoccupati, pensionati, liberi professionisti e anche persone ritornate al cattolicesimo dopo anni di lontananza o tiepidezza e accomunati dal fervente desiderio di pregare nel modo che riteniamo più consono alla nostra spiritualità, quello che fu anche dei nostri padri.
La Costituzione Dogmatica Lumen gentium (N. 37), laddove riporta: «I laici, come tutti i fedeli, hanno il diritto di ricevere abbondantemente dai sacri pastori i beni spirituali della Chiesa, soprattutto gli aiuti della parola di Dio e dei sacramenti; ad essi quindi manifestino le loro necessità e i loro desideri con quella libertà e fiducia che si addice ai figli di Dio e ai fratelli in Cristo», ci spinge a rivolgerci a Lei con profonda umiltà e fiducia.
I luoghi ove si celebra la Santa Messa Vetus Ordo nella nostra diocesi, purtroppo (non ci sono) o (sono molto rari). Le chiediamo pertanto di fare celebrare una Santa Messa in rito antico la domenica nel comune di …, almeno con frequenza settimanale.
Se non fosse possibile avere locali appartenenti alla Chiesa, saremmo ugualmente lieti di ottenere l’autorizzazione a celebrare in luoghi privati, come sono le nostre abitazioni.
Siamo certi che la E. V. dimostrerà profonda sensibilità verso questa forma di spiritualità che costituisce un tesoro per la fede cattolica romana, nonché un retaggio millenario di inestimabile valore anche culturale.
Confortati anche dal Can. 212 del Codice di Diritto Canonico §2: «I fedeli hanno il diritto di manifestare ai Pastori della Chiesa le proprie necessità, soprattutto spirituali, e i propri desideri», confidiamo fiduciosi che la E. V. voglia realizzare il nostro desiderio e accogliere la nostra richiesta.
La preghiamo di accettare i nostri deferenti saluti.
Città, data
Firma
Foto di copertina: «”I vostri padri mangiarono la manna nel deserto e morirono. Questo è il pane che discende dal cielo, affinché chi ne mangia non muoia. Io sono il pane vivente che è disceso dal cielo; se uno mangia di questo pane vivrà in eterno; e il pane che io darò per la vita del mondo è la mia carne”. I Giudei dunque discutevano tra di loro, dicendo: “Come può costui darci da mangiare la sua carne?” Perciò Gesù disse loro: “In verità, in verità vi dico che se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete vita in voi. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue è vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me, e io in lui. Come il Padre vivente mi ha mandato e io vivo a motivo del Padre, così chi mi mangia vivrà anch’egli a motivo di me. Questo è il pane che è disceso dal cielo; non come quello che hanno mangiato i padri e sono morti; chi mangia di questo pane vivrà in eterno”» (Gv 6,49-58).