Addio a Suor Giovanna Gentili per 25 anni al servizio dei vaticanisti. Dal 1985 responsabile dell’Ufficio per gli accrediti della Sala Stampa della Santa Sede

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[Korazym.org/Blog dell’Editore, 29.10.2023 – Angela Ambrogetti] – Venticinque anni di servizio per la Santa Sede dal 1985. Poi dal 2009 il ritorno a “fare la suora” nella sua comunità. Suor Giovanna Gentili, suora Paolina, ci ha lasciato ieri in punta dei piedi. Il suo saluto alla Sala Stampa lo aveva fatto nel 2009 con Padre Lombardi a fare gli onori di casa. Io l’avevo conosciuta appena arrivata nel 1991.

«Quando salutò Papa Giovanni Paolo II in occasione della sua visita alla Sala Stampa della Santa Sede, il 24 gennaio 1994, mi presentò Dott. Joaquín Navarro-Valls, affiancato da Suor Giovanna Gentili, F.S.P. Una foto – pure una delle rarissime che ci sono di lei – che dice sulla posizione di Suor Giovanna alla Sala Stampa della Santa Sede più che mille parole. Ho lavorato in stretto contatto con lei per le mie funzioni, da quando era entrata in servizio, alcuni mesi dopo di me. E senza il suo contributo fondamentale, certamente tante cose non avrei potuto fare» (Vik van Brantegem, 28 ottobre 2023).

I giornalisti che per la prima volta attraversavano la grande vetrata d’ingresso nella Sala Stampa della Santa Sede sotto il portico dei Propilei Picentiniani appena fuori Piazza San Pietro, la incontravano sorridente ed efficiente. Suor Giovanna Gentili, per 25 anni ha accolto, accompagnato ed “accreditato” i giornalisti di tutto il mondo. Suora delle Figlie di San Paolo con il carisma della comunicazione e al collo il libro aperto del Vangelo al posto della croce, Giovanna Gentili è stata una delle prime donne in servizio in Vaticano. Il suo è un compito difficile e delicato. Si è occupata delle pratiche per ottenere la tessera di accesso alla Sala Stampa, ma anche alle cerimonie papali e agli eventi vaticani.

«Nel venticinquennale servizio nella Sala Stampa della Santa Sede, uno degli ultimi incarichi ricevuti da Suor Giovanna Gentili, scomparsa oggi a 85 anni di età, era stato quello di accompagnare i pool di giornalisti nell’appartamento alla seconda loggia del palazzo apostolico, per poi consentire a ciascuno di noi ordinatamente di salutare il Papa, in quel momento Benedetto XVI, un Pontefice che lei amava tanto e che secondo molti di noi le assomigliava un po’, in quanto anche lei coniugava una grande disponibilità e amabilità con una certa fermezza. Questa mansione le era molto appropriata, perché, come ci siamo detti spesso, il suo cognome, Gentili, descriveva i modi della nostra suora, mentre il nome Giovanna nella tradizione ebraica deriva da chānān o hanan, che significa “ebbe misericordia”, o “ebbe grazia” o “fu misericordioso”. E lei era sempre dalla nostra parte anche quando per dovere di ufficio doveva ricordare le regole della Sala Stampa e più in generale dell’etica professionale. D’altra parte era una suora paolina, figlia di Don Alberione, che del giornalismo ha esaltato la grande valenza di servizio al bene comune e di annuncio della verità. Ed ecco che Suor Giovanna s’impegnava per garantire in questo spirito che tutti avessimo le migliori condizioni per lavorare» (Salvatore Izzo, 28 ottobre 2023).

Gentile, come dice il suo cognome, e ferma come indica la sua provenienza montanara, Suor Giovanna era la prima persona con cui si entra in contatto quando si inizia il lavoro in Sala Stampa. Ricordo il mio primo contatto con lei nel 1991. Davanti al suo tavolo, dietro una porta a vetri nella grande hall, sono due sedie. Bussi e ti siedi. Con un sorriso ti porge moduli e informazioni. Tu parli, racconti e così Suor Giovanna impara a conoscerti.
“Si ferma a Roma per molto?”, chiedeva ai moltissimi non romani che arrivano in Vaticano per seguire il Papa. Discreta e riservata, tanto che nessuno conosceva la sua età parlava perfettamente inglese e non si lasciava intimorire da nessuno. Il suo non è stato un compito facile con i circa 400 giornalisti accreditati che arrivavano da lei con sempre nuove esigenze e richieste. A lei, e al suo ufficio, spettava anche il compito di “smistare” le richieste. Quello che non poteva risolvere direttamente per competenza lo passava agli altri uffici, o al Vicedirettore o al Direttore della Sala Stampa. Suor Giovanna ha gestito con efficienza il passaggio dallo stile Navarro-Valls a quello di Federico Lombardi, e pochissimi hanno capito cosa ne pensasse effettivamente.

«”Dentro ogni persona, anche sotto una scorza dura o un atteggiamento un po’ strano, c’è qualcosa di grande, che va incoraggiato”. È l’insegnamento che Suor Giovanna Gentili dichiara, in un’intervista al settimanale diocesano Vita Trentina, di aver tratto dal suo venticinquennale servizio in Vaticano come responsabile dell’Ufficio accrediti della Sala Stampa della Sala Stampa della Santa Sede, incarico lasciato il 1° luglio 2009. Essendo più giovane di lei, sono andato in pensione quattro anni dopo di lei, continuando a lavorare con il suo successore, Matteo Bruni, oggi Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, che mi ha dato la notizia della sua morte. “La diplomazia vaticana insegna il rispetto dei popoli, per cui non viene detto nulla che possa nuocere”, afferma Suor Gentili smentendo l’accusa che a volte viene rivolta alla Chiesa di “nascondere, più che di comunicare”.
I funerali verranno celebrati da Padre Federico Lombardi, S.I., domani lunedì 30 ottobre 2023 ad Albano alle ore 15.00, nell’Ora della Misericordia» (Vik van Brantegem).

Suor Giovanni Gentili il 24 maggio 2019 nella Sala delle Conferenze “Giovanni Paolo II” della Sala Stampa della Santa Sede, alla presentazione del libro Navarro-Valls El portavoz: il ritratto di Joaquín Navarro-Valls in un libro a cura del fratello Rafael.

Eppure non era una donna fredda. Al contrario, davanti al suo tavolino in molti ci siamo fermati per un consiglio, una chiacchierata, un racconto. E spesso, chi la conosceva da tempo, la vedeva arrossire per una battuta. Chi l’ha vista con in braccio il figlio neonato portato a conoscere ai colleghi pensa che forse la sua vocazione fosse proprio quella di dedicarsi all’infanzia. E magari è per questo che quando accompagnava i giornalisti nei pool li guidava come bambini. Forniva mappe e informazioni su ogni dettaglio del Palazzo Apostolico, da indicazioni di comportamento e di vestiario, ai luoghi e introduceva persone che magari un collega appena arrivato dalla Isole Salomone non immagina.

Lo presentava al Papa, al Segretario particolare, che la considera sempre il “capo delegazione”. Tanto “Lei Suor Giovanna conosce bene le regole!” le diceva spesso Monsignor Gänswein con un grande sorriso. E, quando si arriva davanti al Papa era lei che ti spingeva avanti, ti faceva vincere l’imbarazzo. Poi, quando arrivava il suo turno, sembrava una scolaretta. “È sempre una emozione”, diceva e un attimo dopo rientrava nel suo ruolo e cominciava a spiegare che cosa farà l’ospite del Papa, se andrà o meno a pregare in basilica o ad incontrare il Segretario di Stato. E alla fine chiedeva se tutto era andato bene. Pronta a tornare discretamente ai suoi impegni giornalieri. Se la si sapeva ascoltare si imparava la storia del giornalismo attraverso le vicende più personali. Ha conosciuto capi di Stato e di Governo di ogni parte del mondo, giornalisti e reporters famosi di grandi testate hanno chiesto a lei le informazioni per partecipare ad un volo papale, e Suor Giovanna, con la massima naturalezza ha risolto e sbrigato di tutto. Con inflessibilità nell’anno del Grande Giubileo del 2000 o per la morte di Giovanni Paolo II, il Conclave e l’elezione di Benedetto XVI, ha gestito migliaia di giornalisti che arrivavano da ogni parte del mondo affamati di notizie e poveri di conoscenze vaticane. Per il Conclave la Sala Stampa aprì una “succursale” per i giornalisti che arrivavano all’ultimo momento e anche in questo caso a dirigere l’ufficio accrediti è stata Suor Giovanna Gentili.

«Se n’è andata alle tre del pomeriggio, “alla vigilia della festa di Gesù Divin Maestro che adesso potrà celebrare pienamente”, sottolineano dalla curia generalizia delle suore paoline. La notizia della morte, a 85 anni, di Suor Giovanna Gentili, per oltre 25 anni impegnata al servizio accrediti della Sala Stampa della Santa Sede, ha fatto il giro dei vaticanisti in un lampo. L’avevamo conosciuta tutti, anche se aveva lasciato il lavoro il primo luglio del 2009. Per tutti era semplicemente “Suor Giovanna”, una istituzione. Perché non c’era problema che non risolvesse, domanda a cui non dava risposta. A volte con modi bruschi e sbrigativi, ma sempre con un sorriso che rasserenava. Aveva lavorato per oltre vent’anni con Joaquín Navarro-Valls e dal 2006 con Padre Federico Lombardi» (Annachiara Valle, 28 ottobre 2023).

«Nella foto di Gregorz Gałazka, prima del rito delle esequie di Joaquín Navarro-Valls il 7 luglio 2017 nella basilica di Sant’Eugenio a Roma. con Suor Giovanna Gentili, FSP, che prestò servizio presso la Sala Stampa della Santa Sede per 25 anni. L’Ufficio degli accreditamenti della Sala Stampa della Santa Sede, così come è oggi, è il frutto del lavoro di Suor Giovanna. L’ha diretto dal 1985 al 2009 con dedizione, “distintasi per la cura dei particolari, per il garbo con cui ha svolto delle funzioni che, a volte, esigono anche una certa fermezza, una certa decisione, ma sempre con gentilezza e con moltissima pazienza”. “È una persona che non ha misurato il suo impegno, il suo tempo al servizio del Santo Padre, della Chiesa e di ognuno di noi, con una sensibilità umana e religiosa”, ha proseguito l’allora direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Padre Federico Lombardi, S.I. in occasione della cerimonia di congedo il 1̊ luglio 2009. Tutti noi abbiamo vicende personali, liete e tristi che siano- ha proseguito -, ed è bello sapere che “abbiamo di fronte una persona dotata di squisita sensibilità e capace anche di pregare con fervore per i nostri problemi e le nostre ansie”» (Vik van Brantegem).

A volte si discuteva con lei. Le sue posizioni erano ferme e amava le regole. Ma bastava un sorriso e una stretta di mano per far tornare tutto a posto e ascoltare magari il racconto nostalgico delle sue montagne che raggiungeva nei pochi giorni in cui riusciva a lasciare il suo piccolo e fondamentale ufficio nella Sala Stampa del Papa. Fu lei ad aiutarmi nelle ricerche fatte per il mio primo libro su Giovanni Paolo II. Il suo archivio era infallibile e meravigliosamente cartaceo. “Quando c’è da tutelare il buon nome della Chiesa e del Santo Padre, Suor Giovanna si butta a capofitto”, disse Padre Ciro Benedettini al momento del congedo dalla Sala Stampa di Suor Giovanna. In una intervista rilasciata dopo il suo ritiro ricordava i direttori con cui ha lavorato. Di Navarro-Valls diceva che “godeva di una fiducia unica, era di una straordinaria fedeltà al Papa, avvertiva un forte senso del dovere: un uomo riservato, che coltivava un profondo spirito di preghiera”. Di Padre Lombardi la colpiva “la sua capacità di conoscere e ricordare, come la disponibilità che ha con i giornalisti”. Il 1° luglio del 2009 a Suor Giovanna era stata assegnata la “Croce pro Ecclesia e pro Pontifice”, onorificenza concessa ai laici e agli ecclesiastici che “si sono distinti per il loro servizio verso la Chiesa”.

Anche lontano dai media era sempre attenta alla comunicazione e fu lei ad accompagnarmi a febbraio del 2017 per la prima volta nella Casa Divin Maestro di Ariccia dove si tengono gli esercizi spirituali per volontà di Papa Francesco. Un ufficio stampa perfetto. La foto che pubblichiamo è stata scattata in quella occasione. Con il telefono in mano, non smetteva mai di comunicare. Ora possiamo parlare con lei di nuovo, pregando.

Questo articolo è stato pubblicato su ACI Stampa [QUI].

L’ultimo messaggio di Suor Giovanni Gentili, che ho ricevuto il 18 giugno 2023 via WhatsApp, con la foto che segue (Vik van Brantegem, 28 ottobre 2023).
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