Gesù Ti chiediamo perdono… Padre Jarek a difesa della Santa Comunione
[Korazym.org/Blog dell’Editore, 02.08.2023 – Vik van Brantegem] – Questa mattina, mentre Papa Francesco era in volo verso il Portogallo, per presiedere a Lisbona la XXXVII Giornata Mondiale della Gioventù fino al 6 agosto, Padre Jarosław (Jarek) Cielecki ha diffuso dall’Eremo di San Charbel a Florencja in Polonia un video-comunicato, a forma di breve catechesi Gesù Ti chiediamo perdono…, di cui riportiamo di seguito la registrazione, seguito dal testo nella nostra trascrizione.
Sullo stesso tema, trattato da Padre Jarek, sul canale Instagram di Katholische Antworten (Risposte cattoliche) è stato pubblicato, indipendentemente e dello stesso tenore, un post con il seguente contenuto (nostra traduzione italiana dal tedesco): «Giornata Mondiale della Gioventù a Lisbona. Questa non può essere la Chiesa Cattolica. Trattare in questo modo con il nostro Salvatore e Redentore Gesù Cristo è uno scandalo assoluto. In quanto estraneo, non potrei mai prendere sul serio questa religione se mi fosse presentata in questo modo. Mi dispiace molto per chiunque non riesca ancora a riconoscere una crisi della Chiesa».
Gesù Ti chiediamo perdono…
Breve video-catechesi di Padre Jarek dall’Eremo di San Charbel a Florencja in Polonia
Stamattina, nel Vangelo l’abbiamo sentito di nuovo [*]: cercate questa perla. Ma Cristo è la perla. Allora, ho deciso di fare questo Comunicato, a seguito di quanto ho ricevuto dal Portogallo dai nostri cari ragazzi che sono partiti per l’incontro della gioventù.
Oggi voglio protestare, voglio dire al Papa: Papa Francesco, guarda cosa sta succedendo. Sai tutto questo? Ci hanno mandato le foto dei giovani, giovani polacchi che hanno paura di quello che stavano vedendo.
Ecco, quelle foto che ho pubblicato questa mattina sul mio profilo social, dove si vedono che laici e laiche, ragazzi e ragazze, distribuiscono la Santa Comunione. Ma vicino a loro c’è un chierichetto vestito di bianco, così come dovrebbero essere vestiti coloro che distribuiscono il Santissimo.
Poi, quanti soldi hanno speso per questo incontro della gioventù, ma guardate che la distribuzione dell’Eucaristia è in questo tipo di piattini. Sono piattini da cucina, più semplice possibile e qui dentro c’è Cristo. Non è un biscottino bianco.
Su un piattino bianco tante volte non si vedono i pezzettini minuscoli delle particole. Allora io temo per quando ci sono le purificazioni, perché in ogni pezzettino della particola, anche minuscolo, c’è Cristo. Perciò, guardate quello che sta cadendo e con il mio appello al Santo Padre Francesco, io prete cattolico della Chiesa Nazionale polacca, richiamo che non è quello la strada. San Charbel ci ha ispirato, ci ha donato proprio quel esempio di adorare Gesù Cristo nell’Eucaristia.
Certo, Gesù è dentro ciascuno di noi, ma soprattutto nell’Eucaristia, per cui dobbiamo avere rispetto. Perciò, io sono sempre nella posizione che le persone consacrate devono distribuire la Santa Comunione.
Qualcuno potrebbe dire, ci sono tanti giovani, va bene così. No! Questo è il nuovo volto della nuova Chiesa. E noi dobbiamo dire no e fare appello ai vescovi e sacerdoti: dovete dire no, quando tocca alle vostre coscienze. I nostri ragazzi mi hanno detto stamattina dal Portogallo, i nostri sacerdoti sono confusi, non hanno mai visto una roba così. Abbiamo visto tanti Giornate Mondiali della Gioventù, iniziando con San Giovanni Paolo II, poi in diversi Paesi, con Papa Benedetto XVI, diversi pontificati, ma non succedevano queste cose. La distribuzione della Santa Comunione avveniva anche da laici, ma vestiti adeguatamente. Ma cosa sta succedendo oggi? I paramenti, anche le casule sono senza segni cristiani, qualche stemma di questo incontro della gioventù, ma neanche un segno della Croce. Ecco il nuovo volto.
Io avrei vergogna di mettere questi piattini su un tavolo per un pranzo importante, ma in Portogallo, dove hanno speso milioni, hanno comprato più semplici piattini. Ma io oggi faccio protesta. Sono molto amareggiato, che tanti sacerdoti, vescovi e cardinali stanno lì, ma chi di loro ha fatto protesta? Il Papa, che ora è ancora nel volo verso il Portogallo, faccia quella protesta. Da questo piccolo posto scelto da San Charbel in Polonia, da Florencjia, piccolo posto, io piccolo prete che non conta più per tanti di voi, faccio questa protesta, perché chiedo il Signore perdono. Infatti, il primo venerdì, dopodomani, qui nell’Eremo ci sarà la preghiera dopo la Messa di sera, l’adorazione di espiazione per questo. Ci vuole espiazione.
Se ci sarebbe San Charbel, San Padre Pio, San Giovanni Paolo II lì a vedere questa distribuzione… Ma questa cosa accadeva già prima, però a tanta gente non importa di questa, va bene la nuova riforma, va bene tutto questo. Ma noi dobbiamo sentire la voce di Gesù. Quella voce che parlò a San Francesco. Oggi, con il pensiero siamo alla Porziuncola in Assisi. E da questa piccola Porziuncola dove mi trovo, l’Eremo di San Charbel in Polonia, sento ancora di più quella voce di Cristo: «Va’ e ripara la mia chiesa in rovina».
Guardate cosa sta accadendo. Per questo non dico di non obbedire, ma di riparare. Questa è la cosa più importante, soprattutto onorare Cristo, Cristo presente nell’Eucaristia. San Charbel adorava sempre Cristo nell’Eucaristia e ci ha dato questo esempio.
Perciò, facciamo questa protesta. Scrivete sotto questo filmato la vostra protesta al Papa: Santo Padre, no, fermiamo questo, non possono fare laici e soprattutto giovani ragazzi fare questo. Senno siamo veramente su una strada che ci porta in direzione sbagliata.
Lo vedovo già anni fa. Ero invitato ad una parrocchia vicino a Padova, dove un prete insegnante, professore del Seminario, mi ha chiesta di celebrare Messa e alla fine dell’Adorazione Eucaristica, quando gli ho detto di andare per concludere e benedire con il Santissimo Sacramento, mi ha detto di no. Gli ho chiesto il perché e mi ha risposto: “Se lo fai tu, devo farlo io tutti i giorni questa cosa“. Poi una ragazzina quasi in minigonna andava vicino all’altare, prendeva l’ostensorio, l’alzava e diceva: “Signore benedici tutti” e poi portava l’Eucaristia dentro il tabernacolo. Ho detto, no, non così.
Sapeva già allora che questo era la direzione della Chiesa nuova. Per quello io sono rimasto qui, in questa Chiesa Cattolica, delle origini anche, con successione apostolica. E lo difenderò, anche se domani potrei restare da solo e tutti diranno che Padre Jarek non ha ragione, che non è così. Però, non cambio qui una virgola, una parola, nella dottrina, nei Sacramenti e nelle celebrazioni. E sempre onoriamo Cristo.
Ho condiviso sul mio social anche un video dal Messico di un frate francescano che distribuisce la Santa Comunione. La gente riceve la Santa Comunione con grande amore e alla fine arriva un piccolo bambino, che si inginocchia davanti al sacerdote. Non poteva ancora ricevere Gesù, ma si inginocchia e abbassa la testa fino a terra e resta così a lungo. Ecco, questo è che piace a Cristo.
Perciò, alziamoci in piedi e diciamo a Gesù: perdonaci. Per questo sono amareggiato che nessuno protesta, i preti, i vescovi, i cardinali lì. Perché? Per paura di perdere il posto e la posizione, di essere mandato in pensione, che forse dovrebbe arrivare dopo qualche anno? Hai paura di questo? Ma non hai paura di Cristo?
Perciò aveva ragione Papa Benedetto XVI: rimarranno piccole comunità, fedeli che adorano Cristo, resteranno come vera Chiesa. Per questo tanto preghiamo.
Sono arrivati già dei commenti, che mettono in dubbio quanto ho pubblicato sul social. Ma ho fonti di questo, ragazzi che sono nel posto, che dicono che dei ragazzi distribuiscono la Santa Comunione, ma dove sono le persone consacrate?
Sul mio profilo sul social vedo un prete – ecco questo è il volto – che commenta: “Ma dove è la fonte di questo. Probabilmente questa signora, questa ragazza è travestita, non è vera la cosa”.
In questo momento mi stanno arrivando anche altre immagini, dove si vede le persone che distribuiscono l’Eucaristia vestite in modo casual. Poi ci sono persone che sembrano appena arrivati direttamente da qualche attività sportiva, da qualche incontro di famiglia, e che distribuiscono l’Eucaristia. Ecco, così li vediamo.
Tutto chiaro! Ma il prete polacco mi dice: forse non è vero, perché è Padre Jarek che lo dice. Come per anni dicono in tanti: non ascoltate lui, non andare dietro di lui. Ma non dico, entrate nella Chiesa Nazionale, ma siate fedeli a Cristo.
Poi, altri scrivono che anche senza veste liturgica si piò distribuire l’Eucaristia. Forse nudo… o vestito per andare al mare. Come uno volta, come sappiamo, un sacerdote ha celebrato Messa in mare su un materassino.
Ma noi chiediamo a Gesù, perdonaci. E voglio insistere soprattutto sul il mio appello al Papa, ai vescovi e ai sacerdoti, ma soprattutto a voi, carissimi fratelle e sorelle nelle Case di Preghiera di San Charbel, che siete uniti. San Charbel ha tanto pregato e per questo restiamo fedeli. Sotto questo filmato scrivete i vostri commenti, vostro sì o no, ho ragione o no.
E che il Signore vi benedica, nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Sia lodato Gesù Cristo. Sempre sia lodato.
[*] Padre Jarek, con il “di nuovo”, fa riferimento al Vangelo (Mt 13, 44-52) proclamato domenica scorso, la XVII Domenica del Tempo Ordinario, di cui è stato ripresa oggi la stessa parte che fa riferimento alle perle (Mt 13,44-46).
Cercare, trovare, comprare: sono i tre gesti del mercante protagonista della parabola del Vangelo odierno, che va in cerca di perle preziose e che trovatane di grande valore, vende tutti i suoi averi e la compra. Papa Francesco li ha suggerito ai fedeli, all’Angelus domenicale, perché contengono degli insegnamenti. Alla fine il mercante compra la perla: «Resosi conto del suo immenso valore, vende tutto, sacrifica ogni bene pur di averla. (…) Ma che cos’è questa perla per la quale si può rinunciare a tutto, quella di cui ci parla il Signore? Questa perla è Lui stesso, è il Signore! Cercare il Signore e trovare il Signore, incontrare il Signore, vivere con il Signore. La perla è Gesù: Lui è la perla preziosa della vita, da cercare, trovare e far propria. Vale la pena investire tutto su di Lui perché, quando si incontra Cristo, la vita cambia. (…) so spendermi per Gesù? Lui per me è al primo posto, è il bene più grande della vita? Sarebbe bello dirgli oggi: “Gesù, Tu sei il mio bene più grande”. Ognuno nel cuore lo dica ora: “Gesù, Tu sei il mio bene più grande”. Maria ci aiuti a cercare, trovare e abbracciare Gesù con tutto noi stessi».