Il Principato di Monaco ha firmato la campagna di Rondine ‘Leaders for Peace’
Nei giorni scorsi il Principato di Monaco ha firmato la campagna ‘Leaders for Peace’, lanciata da Rondine Cittadella della Pace il 10 dicembre 2018 alle Nazioni Unite. La firma è stata posta oggi nella sede del ministero degli Affari esteri e Cooperazione internazionale del Principato, alla presenza della ministra degli Esteri Isabelle Berro-Amadeï e del presidente e fondatore di Rondine, Franco Vaccari.
Con la campagna ‘Leaders for Peace’, Rondine chiede a ciascuno degli Stati membri delle Nazioni Unite di dedicare una cifra simbolica alla formazione di nuovi leader globali in grado di intervenire nei principali contesti di guerra del mondo, per promuovere lo sviluppo di relazioni sociali e politiche pacificate. Un aspetto su cui le istituzioni monegasche, tramite la Coopération monégasque au développement, ha da sempre dedicato grande attenzione.
Con la firma inoltre il Principato di Monaco consolida l’alleanza con Rondine, impegnandosi a diffondere il Metodo Rondine sulla trasformazione creativa dei conflitti in particolare nei sistemi d’istruzione nazionali e nei contesti dove il conflitto costituisce un ostacolo allo sviluppo umano integrale e ai diritti umani universali.
“Con questa firma, il governo di Monaco – recita la nota ufficiale del Principato, nella figura della ministra degli Affari esteri e Cooperazione internazionale Isabelle Berro-Amadeï – ribadisce la volontà di sostenere iniziative volte a promuovere la pace su scala globale e ridurre i conflitti armati”.
La firma è il frutto di un rapporto ultradecennale tra Arezzo e il Principato di Monaco, che ha avuto i suoi albori già nell’estate del 1968, con la storica visita della principessa Grace a La Verna, il luogo di san Francesco che ha ispirato anche la nascita di Rondine. Qui alcuni giovani, insieme a un nutrito gruppo di scout monegaschi, accolsero la Principessa che restò affascinata da questi luoghi unici e pieni di umanità.
“Quella con il Principato di Monaco è un’amicizia che va avanti da molti anni anche grazie al prezioso supporto degli ambassador di Rondine, Ritalba e Giuseppe Spinetta, e dei sostenitori che da Monaco apprezzano e sostengono il lavoro della Cittadella perché hanno colto l’importanza di sostenere i giovani leader di pace.
E siamo orgogliosi di poter annoverare tra i sostenitori di Rondine anche la Cooperation monegasca che ci ha permesso di ospitare a Rondine numerosi studenti dall’Africa e dal Medio Oriente, oggi impegnati in importanti incarichi e progetti di impatto sociale nei loro Paesi”, ha dichiarato il presidente di Rondine, Franco Vaccari.
Un percorso di amicizia e collaborazione che nel 2012 e nel 2017 ha portato nel Principato di Monaco la testimonianza dei giovani internazionali della World House – Studentato Internazionale di Rondine attraverso eventi che hanno messo al centro le esperienze, le storie e i conflitti che loro vivono, il rapporto con il ‘nemico’, i passi concreti per costruire la pace, anche con la presenza di testimonial come la cantante Noa e momenti artistici di alto livello.
La firma, che oggi si unisce agli endorsement di papa Francesco, del presidente Mattarella, dei governi di Italia e Costa Rica e del presidente del Comitato Economico e Sociale Europeo fino al riconoscimento a Rondine dello Status consultivo speciale da parte del Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite, preparata con la cura che occorre avere per facilitare ogni possibile passo verso la pace tra le persone e i popoli, sempre più compromessa, ha avuto un incontro preliminare nel borgo vicino ad Arezzo, mercoledì 21 giugno, con la visita dell’ambasciatrice del Principato di Monaco in Italia, Anne Eastwood, la quale aveva già partecipato in aprile alla presentazione del bilancio sociale di Rondine alla Camera dei Deputati, dove aveva avuto occasione di conoscere il lavoro dell’organizzazione e incontrare il presidente e fondatore Franco Vaccari, assieme a una delegazione di studenti internazionali.
La visita era iniziata con un incontro con i ragazzi e le ragazze dello studentato World House, provenienti da oltre 15 nazionalità diverse e da Paesi, regioni e comunità in conflitto. Al centro dell’incontro la politica estera del Principato, l’attivismo del Principe Alberto II sui temi del clima e dell’ambiente, il mantenimento della storica neutralità del Principato pur in un contesto geopolitico oggi sempre più instabile anche a seguito del conflitto armato in Ucraina.
Oggi la firma della campagna Leaders for Peace nel Principato di Monaco è un altro mattone per costruire la pace, con l’obiettivo della graduale estinzione dei contesti bellici dal pianeta attraverso l’affermazione di una nuova cultura che smascheri il falso concetto di nemico e diffonda tra i cittadini le abilità per trasformare positivamente i conflitti, integrando l’educazione del Metodo Rondine con l’insegnamento dei diritti umani.
(Foto: Rondine – Cittadella della Pace)