Un concerto per l’Apurimac in Vaticano

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Parte dalla Parrocchia della Città del Vaticano la sensibilizzazione per le Missioni Agostiniane dell’Apurimac, regione del Perù nel cuore delle Ande con una superficie come l’Emilia Romagna, e 490.000 abitanti. Nella chiesetta barocca di Sant’Anna, due concerti natalizi il 12 e 13 dicembre prossimo, saranno una occasione per riflettere sulla celebrazione della Nascita di Gesù.

Padre Bruno Silvestrini, agostiniano che ben conosce la realtà delle popolazioni delle Alture del Perù, ha organizzato con Andrea Castello, baritono e cooperatore degli agostiniani, due interessanti appuntamenti musicali.

Il 12 dicembre alle 20.30 ospite d’onore sarà il cardinale Angelo Comastri, Vicario del papa per la Città del Vaticano e il 13, sempre alle 20.30 il coro “Tullio Serafin” di Cavarzere eseguirà canti natalizi alla presenza del cardinale Raffaele Farina Bibliotecario di Santa Romana Chiesa. Begoña Alberdi, soprano e Concetta D’Alessandro, mezzosoprano, accompagnate dall’ orchestra da camera “ Roma Classica” saranno protagoniste del concerto con il baritono Andrea Castello sotto la direzione del maestro Renzo Banzato. Il 5° Concerto di Natale della Parrocchia Pontificia di Sant’ Anna vuole offrire una occasione di meditazione e di riflessione, ma anche sensibilizzare ai bisogni dell’ Apurimac.

Dal 1968, per espressa volontà di papa Paolo VI, i missionari agostiniani operano per lo sviluppo del popolo Quechua nelle Tre Province Alte che formano la Prelatura di Chuquibambilla: Grau, Cotabambas e Antabamba, tra le più povere di tutto il Perù. Oltre 80.000 persone di lingua quechua vivono fino a 5.000 metri d’altezza. Geograficamente isolati, la lontananza dal mare e dalla foresta amazzonica costringe gli apurimeñi a una vita dura di agricoltura e pastorizia, priva di strade e di efficienti servizi basilari come educazione, salute, energia elettrica, telefono, acqua. I giovani non possono formarsi al lavoro. Il tasso di mortalità infantile delle Tre Province Alte è superiore a quello registrato in tutto il dipartimento dell’Apurimac dal rapporto UNICEF peruviano, che è pari al 119 per mille tra i nati vivi.

Nel 1966 due esploratori giunsero in avanscoperta sulle Ande, in quella parte dell’Apurimac a 4.000 metri, che oggi è la Prelatura di Chuquibambilla. Quegli esploratori erano due padri agostiniani, P. Lorenzo Miccheli e P. Ettore Salimbeni, pronti per una sfida: l’evangelizzazione e lo sviluppo umano e sociale degli abitanti andini del Perù. Due anni dopo, i primi sette missionari entrarono in contatto con il popolo indio e lo spirito di Dio si vide in ogni cosa, anche nelle tradizioni lontane dalla cultura cristiana. Altre realtà missionarie, hanno collaborato con gli agostiniani dal ’69 ad oggi. Tanti carismi diversi, uniti dallo stesso fervore nel soccorrere gli abitanti bisognosi delle Ande.

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