Papa Francesco autorizza nuovi Servi di Dio: anche Arnaldo Canepa

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Nei giorni scorsi papa Francesco ha autorizzato il Dicastero delle Cause dei Santi a promulgare alcuni decreti riguardanti l’attestazione del martirio e delle virtù eroiche di alcuni Servi di Dio, in cui ha riconosciuto il martirio del Servo di Dio Giuseppe Beotti, Sacerdote diocesano; nato il 26 agosto 1912 a Campremoldo Sotto (Italia) e ucciso in odio alla fede il 20 luglio 1944 a Sidolo. Il sacerdote, ordinato nel 1938, era parroco di un piccolo paese sull’Appennino parmense ed è stato ucciso dai nazisti in uno dei tanti eccidi compiuti dalle truppe tedesche dopo l’armistizio del 1943.

Inoltre il papa ha autorizzato i decreti che attestano le virtù eroiche di otto Servi di Dio: si tratta della Serva di Dio Edda Roda, Suora professa dell’Istituto delle Suore Cappuccine di Madre Rubatto; nata il 30 ottobre 1940 a Leno e morta il 16 giugno 1996 a Bergamo; del Servo di Dio Arnaldo Canepa, Fedele Laico Catechista; nato il 24 settembre 1882 a Roma e ivi morto il 2 novembre 1966; della Serva di Dio Maria Cristina Ogier, Fedele Laica; nata il 9 marzo 1955 a Firenze e morta l’8 gennaio 1974 a Roma; della Serva di Dio Lorena D’Alessandro, Fedele Laica; nata il 20 novembre 1964 a Roma e ivi morta il 3 aprile 1981.

Riconosciute inoltre le virtù eroiche dei Servi di Dio Simon Mpeke, Sacerdote diocesano; nato intorno al 1906 a Batombé (Camerun) e morto il 13 agosto 1975 a Édéa (Camerun); Pedro de la Virgen del Carmen, Sacerdote professo dell’Ordine dei Chierici Regolari Poveri della Madre di Dio delle Scuole Pie; nato il 14 aprile 1913 a Pampliega (Spagna) e morto il 14 dicembre 1983 a Saragozza (Spagna); Tereza Margarida do Coração de Maria, Monaca professa dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi; nata il 24 dicembre 1915 a Borda da Mata (Brasile) e morta il 14 novembre 2005 a Três Pontas (Brasile); Guido Vidal França Schäffer, Seminarista; nato il 22 maggio 1974 a Volta Redonda (Brasile) e morto il 1° maggio 2009 a Rio de Janeiro (Brasile).

E grande gioia fra i catechisti e i soci del Centro Oratori Romani per l’autorizzazione concessa da papa Francesco alla promulgazione del decreto, ad opera del Dicastero per le Cause dei Santi, sull’eroicità delle virtù del Servo di Dio di Arnaldo Canepa; il fondatore del COR diviene così Venerabile.

La notizia giunge a conclusione di un lungo iter, prima nella Diocesi di Roma e successivamente in Vaticano, cominciato esattamente 30 anni fa con l’editto del card. Vicario Camillo Ruini che avviò la causa di canonizzazione. Tale passaggio riconosce come questo catechista, laico, romano abbia esercitato in modo ‘eroico’ le virtù cristiane, come ha commentato il Presidente del COR, David Lo Bascio:

“La Chiesa indica l’esistenza terrena di Arnaldo Canepa come un passaggio luminoso della storia… Non a caso la sua vita ancora risplende come esempio per chi si spende ‘eroicamente’ nel servizio dei più piccoli.

Noi catechisti di Oratorio siamo grati al Signore per essere stati raggiunti, chissà per quale disegno della Provvidenza, da questa testimonianza di fede, di annuncio, di carità e rendiamo omaggio al laico Arnaldo Canepa e alle sue virtù, consapevoli di come il nostro presente necessiti con urgenza di figure laicali capaci di coraggio, di costanza e di un cuore buono che le renda credibili.

La figura di Arnaldo Canepa, finora forse troppo circoscritta all’esperienza del COR, diviene oggi dono per l’intera comunità diocesana come modello originale di laico e catechista e proposta alla città di Roma, affinché il mondo veda ancora come Dio lo ha amato tramite se stesso e i suoi testimoni.”

Ed ha ricordato il suo impegno negli oratori romani: “Canepa dedicò oltre quaranta anni della sua esistenza alla fondazione e direzione di oratori per bambini e ragazzi, individuando profeticamente nei giovani e negli adolescenti i catechisti più adatti a questa missione. Per loro rinunziò alle sue attività professionali privandosi gradualmente di tutti i suoi averi e scegliendo di vivere in francescana povertà fino alla morte in una clinica romana.

Dopo la sua conversione nel maggio del 1921 e con l’apertura del suo primo oratorio festivo presso la parrocchia di Santa Maria del Buon Consiglio, a Roma nel 1931, Canepa diede avvio ad un’opera che lo porterà nel 1945 a fondare l’associazione ‘Centro Oratori Romani’ che dopo quasi 80 anni ne porta ancora avanti il carisma e il metodo educativo. 

Canepa spese la sua vita per gli oratori di Roma, facendo dell’oratorio parrocchiale uno spazio vitale, aperto a tutti i bambini del quartiere senza nessun criterio selettivo, dove la fede fosse piuttosto vissuta che teorizzata. Sviluppò nel tempo un metodo, oggi diremmo una pastorale catechetica, che anticipò nei contenuti le dimensioni della catechesi indicate dal Concilio Vaticano II”.

Per lui la catechesi era una pedagogia della fede: “Praticò la catechesi come pedagogia della fede e della crescita umana, vedendo nel bambino tanto il futuro cristiano, quanto il futuro cittadino.

Si impose nella considerazione del clero romano come credente di sicura fede cattolica che rispettava profondamente il ministero dei vescovi e dei presbiteri nelle comunità cristiane, ma che chiedeva pari riconoscimento e rispetto del ministero dei laici, anticipando anche in questo le indicazioni del Vaticano II.

Soprattutto caratterizzò la sua testimonianza con una profonda vita interiore alimentata dalla costante adorazione eucaristica e da una spiccata devozione a Maria. Spesso i suoi collaboratori lo trovavano in un angolo nascosto della Chiesa assorto in preghiera con il rosario in mano”.

(Foto: COR)

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