Gli alunni di Ratzinger a messa con il professore

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Mentre il giornalismo senzazionalistico corre dietro alle “rivelazioni” sui motivi della rinuncia di Benedetto XVI, gli studenti del professor Ratzinger, il “Ratzinger Schülerkreis”, proseguono a rendere omaggio e trarre frutto dal pensiero e dal lavoro del Papa emerito con l’annuale incontro degli ex allievi. La storia iniziata alla fine degli anni ’70 quando Ratzinger insegnava nelle università tedesche e subito dopo la sua nomina ad arcivescovo di Monaco e Frisinga. Un periodo di grande produzione teologica in Germania nell’immediato post concilio. Erano anni fecondi, nel 1972 insieme ad Hans Urs von Balthasar, Henri de Lubac ed altri grandi teologi, Joseph Ratzinger dette inizio alla rivista di teologia “Communio”. Dal 1981, anno in cui il già arcivescovo cardinale Joseph Ratzinger, diventa Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, gli incontri si tengono a Roma, in due o tre conventi diversi. Nell’ultimo incontro, quello del 2004, i partecipanti si congedarono con un accordo preciso: nelle riunioni del Circolo del 2005 si sarebbe parlato del rapporto con l’Islam. Con l’elezione del cardinale Ratzinger a Sommo Pontefice gli “studenti” pensarono che un ciclco si fosse chiuso, ma Benedetto XVI, fece sapere ai suoi amici ed ex allievi che non cambiava nulla e che l’incontro, con il tema previsto, si sarebbe svolto ugualmente in privato. E fu talmente privato che per molti mesi nessuno seppe nulla dell’incontro che si era svolto a Castel Gandolfo. A curare la logistica e a guidare durante tutto l’anno il lavoro del circolo c’è il salvatoriano Stephan Horn, presidente della Joseph Ratzinger — Papst Benedict XVI. — Stiftung, la fondazione intitolata a Papa Ratzinger con sede a Monaco di Baviera. Tra i suoi scopi proprio quello di prepare l’incontro annuale, la promozione degli studi intrapresi da Ratzinger quando era docente, la diffusione del suo insegnamento teologico e della sua spiritualità, oltre che la pubblicazione dei libri di Benedetto XVI. Dal 1977 sino all’incontro prossimo del 2013 il Circolo si è riunito 38 volte. Negli 8 incontri della “Ratzinger Schülerkreis” – da quando J. Ratzinger è Papa (2005/2013) – il Pontefice emerito ha partecipato solo in parte ai lavori, ma ha sempre aggiunto la riflessione a quella degli altri. La messa domenicale concludeva l’incontro.

Quest’anno Ratzinger non ci sarà. Non tanto perché è Emerito, ma soprattuto perché ha deciso di fare una vita riservata. Non mancherà però la messa celebrata, forse, nella cappella del Monastero Mater Ecclesiale in Vaticano. Il trentottesimo incontro, il nono da quando Ratiznger è Papa, si tiene dal’ 31 agosto al 3 settembre e il tema è stato già deciso: La questione Dio sullo sfondo della secolarizzazione. Una riflessione alla luce della produzione filosofica e teologica di Rémi Brague, teorico francese premiato l’anno scorso con il “Premio Ratzinger” per la teologia.

Negli anni del pontificato i temi furono: Dio nell’Islam nel 2005, ma si seppe solo nel gennaio 2006 quando ne parlò in un programma radiofonico degli Stati Uniti il gesuita Joseph Fessio, fondatore dell’editrice Ignatius Press. Ne scaturì un dibattito su Islam e democrazia.

Nel 2006 tornò in scena il rapporto tra Creazione ed Evoluzione. Tema già trattato nel 1969 dall’allora Professore Joseph Ratzinger in un saggio molto citato e interessante che portava il medesimo titolo. A Castel Gandolfo tra i Relatori c’erano: l’arcivescovo di Vienna, cardinale Christoph Schönborn, e i professori Peter Schuster dell’Istituto di Chimica Teorica, Università di Vienna, Robert Spaemann della Ludwig-Maximilians-Universität di Monaco di Baviera, Paolo Erbrich SJ della Facoltà di Filosofia di Monaco. 2007, si parla di dottrina della creazione e della biologia, relatori principali furono il professore di teologia Ulrich Luke (Aquisgrana) e il professore di filosofia Rolf Schönberger (Ratisbona). I testi su questo sessione del Circolo spesso vengono raggruppati ed illustrati insieme con quelli dell’incontro del 2006. Stephan Otto Horn – Siegfried Wiedenhofer su incarico dello Schülerkreis (Gruppo di allievi) di Papa Benedetto XVI, Creazione ed Evoluzione. Un Convegno con Papa Benedetto XVI a Castelgandolfo, Edizioni Dehoniane, Bologna 2007 nel 2008 è la volta della relazione tra i Vangeli e il gesù storico e il significato della Passione. Si discute sul rapporto tra i Vangeli e il Gesù storico e la Passione, anche alla luce del libro del Papa “Gesù di Nazaret’. Nasce il nuovo shulerkreis, con gli studenti e studiosi che oggi si occupano della teologia di Ratzinger.

2009, la Missione nella prospettiva ecumenica. Il cardinale arcivescovo di Vienna, Christoph Schönborn, commentando l’incontro dichiara: “Si vede che per il Santo Padre è un momento di distacco dalla quotidianità per stare con i suoi ex allievi nel modo solito di tanti anni fa, quando era professore e noi eravamo suoi allievi”. L’ermeneutica del Concilio Vaticano II è il tema del 2010, relatore principale è l’arcivescovo Kurt Koch, già vescovo di Basilea, appena nominato presidente del pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani. Il presule terrà due interventi: il primo su “Il concilio Vaticano II tra tradizione e innovazione. L’ermeneutica della riforma tra l’ermeneutica di una continuità con rottura e di una continuità non storica”; il secondo su “‘Sacrosanctum concilium’ e la riforma postconciliare della liturgia”. Il nome del relatore principale e il tema dell’incontro – come riferisce il salvatoriano Stephan Horn, presidente dell’associazione degli ex allievi del papa – sono stati indicati e approvati dallo stesso Benedetto XVI tra una rosa di scelte possibili propostagli dagli organizzatori.

Il 2011 è l’ anno della Nuova Evangelizzazione, due i relatori esterni che intervengono Hanna-Barbara Gerl-Falkovitz, docente di filosofia della religione all’università di Dresda, e Otto Neubauer, direttore dell’Accademia per l’Evangelizzazione della Comunità Emmanuel a Vienna. Di ecumenismo si torna a parlere nel 2012 e alla fine dell’incontro si parla anche di un possibile atto nei confronti dei luterani. Il tema è “Risultati e domande ecumenici nel dialogo con il luteranesimo e l’anglicanesimo”, con particolare riferimento al libro del cardinale Walter Kasper  “Raccogliere i frutti. Fondamenta della fede cristiana nel dialogo ecumenico”. Dice il cardinale Schönborn: “Ciò che ci colpisce sempre è come il Santo Padre conosca i suoi allievi: chiede come vanno la famiglia, i figli; quando c’è un dolore nella famiglia lo sa, si interessa … Si vede che questo aspetto umano – paterno, fraterno – è molto presente. Penso che anche questo sia in parte uno dei motivi per cui questo “circolo” si è mantenuto dal 1977 fino ad oggi …”

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