Il Comune di Roma censura i manifesti di Pro Vita & Famiglia contro l’utero in affitto e il mercato dei figli

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[Korazym.org/Blog dell’Editore, 17.05.2023 – Vik van Brantegem] – L’associazione Pro Vita & Famiglia Onlus ha subìto un pesantissimo, vergognoso attacco dal Comune di Roma, in preda a un delirio totalitario allucinante, ci hanno raccontato il Presidente Antonio Brandi e il Portavoce, Jacopo Coghe, osservando che «la battaglia contro il mercato e il traffico internazionale di figli tramite utero in affitto e il commercio di gameti umani è a un punto di svolta fondamentale».

Jacopo Coghe, il Portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus, ha dichiarato: «La censura politica e ideologica del Comune di Roma si abbatte sui nostri manifesti, con la richiesta di rimozione delle affissioni contro l’utero in affitto, con il messaggio “I Figli non si comprano. Utero in affitto reato universale” e l’immagine di un bambino in un barattolo. Al contrario di quanto vorrebbe far credere la richiesta, i nostri manifesti sono pienamente legittimi e non contengono nessun messaggio né violento né sessista né che rappresenta la mercificazione del corpo femminile o dei bambini. Semmai è il contrario, sono una chiara denuncia proprio della mercificazione delle donne e dei bambini che avviene con la barbara pratica dell’utero in affitto, illegale in Italia. Veniamo censurati e attaccati perché difendiamo la legge. Le motivazioni della richiesta sono quindi inconsistenti e privi di fondamento giuridico, come lo erano, qualche giorno fa, i vergognosi attacchi che ci sono arrivati sempre per queste affissioni, da parte della Presidente della Commissione Pari Opportunità, Michela Cicculli. O forse l’amministrazione Gualtieri ci sta dicendo che è a favore dell’utero in affitto? Ciò non ci stupirebbe, vista anche la presenza di Gualtieri all’assemblea dei sindaci arcobaleno a Torino, i quali hanno inneggiato alle trascrizioni anagrafiche per “figli” di coppie gay. Trascrizioni che, lo ricordiamo, spalancano le porte proprio all’utero in affitto. Il Comune se ne faccia una ragione: la censura politica non ci fermerà. Proseguiremo con questa e simili campagne in favore delle donne, dei bambini e delle famiglie».

Le affissioni di Pro Vita & Famiglia a Roma e in altre città italiane contro l’utero in affitto.


Antonio Brandi, il Presidente di Pro Vita & Famiglia Onlus, ha spiegato cosa sta accadendo: «Siamo molto vicini all’obiettivo di una nuova legge che sanzioni l’utero in affitto come un “reato universale”, punibile anche quando praticato all’estero e non solo in Italia. Venerdì scorso a Torino si sono affrontate due visioni contrapposte sul valore della vita umana, della maternità, della filiazione, del matrimonio, della famiglia e soprattutto dei diritti dei bambini.

Da una parte c’erano i cosiddetti Sindaci Arcobaleno di Torino, Milano, Bologna, Firenze, Roma, Napoli e Bari (tutti del Partito Democratico), riuniti insieme agli esponenti della Lobby LGBTQ per rivendicare il “diritto” di scrivere nelle loro anagrafi una colossale menzogna: che i bambini possono nascere anche da “due papà” o da “due mamme”. Falso!

Dall’altra parte, poco distanti, c’eravamo noi di Pro Vita & Famiglia per denunciare l’apertura di fatto all’utero in affitto da parte di questi Sindaci con le loro illecite trascrizioni anagrafiche: abbiamo indossato maschere con le loro facce davanti a carrelli della spesa ricoperti di finte banconote e pieni di bambolotti in vendita.

Come puoi vedere stiamo facendo di tutto per difendere il diritto dei bambini a una mamma e un papà e contrastare l’utero in affitto. I Sindaci Arcobaleno hanno dalla loro parte la copertura mediatica nazionale, la grande stampa, i fondi e la propaganda del Partito Democratico, artisti, cantanti e VIP progressisti, Lobby, aziende e corporazioni.

Con un atto degno del peggior totalitarismo ideologico, lo scorso 10 maggio il Comune di Roma (guidato dal Sindaco Arcobaleno Roberto Gualtieri) ha ordinato l’immediata rimozione delle nostre affissioni stradali contro l’utero in affitto e il mercato dei figli.

Il vergognoso ordine di rimozione dei manifesti di Pro Vita & Famiglia del Comune di Roma.

La motivazione è allucinante: la campagna di Pro Vita & Famiglia contro l’utero in affitto violerebbe “la libertà di scelta delle famiglie sul tema della procreazione”. Nonostante per la legge italiana l’utero in affitto sia un reato punibile con il carcere, per il Comune di Roma sarebbe invece una forma di “libertà di scelta” procreativa, quindi è vietato criticarlo. Pazzesco.
Porteremo il Comune di Roma in Tribunale a rispondere di questo provvedimento illegittimo e vergognoso: difenderemo fino in fondo la nostra libertà di espressione.

Difenderemo il diritto dei bambini a non essere comprati come merce da banco anche durante la grande Manifestazione Nazionale per la Vita che si svolgerà questo sabato (20 maggio 2023) a Roma: l’appuntamento è alle ore 14.00 in Piazza della Repubblica, dove partirà un corteo di migliaia di famiglie, mamme, papà, nonni, giovani e bambini per proclamare la dignità assoluta della vita umana, offesa dall’aborto, dall’eutanasia e anche dall’utero in affitto [QUI]».

Chi vorrà dare un piccolo contributo a Pro Vita & Famiglia per sostenere i costi della campagna contro l’utero in affitto e della battaglia legale che attende l’associazione contro il Comune di Roma e tutti i Sindaci Arcobaleno che manomettono la Legge per favorire la Lobby LGBTQAI+ può farlo QUI.

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