Report Meter 2022 sulla pedofilia e pedopornografia. Fenomeno con numeri inquantificabili, in crescita

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[Korazym.org/Blog dell’Editore, 28.03.2023 – Vik van Brantegem] – L’opera concreta dell’Associazione Meter Onlus (viale Lido Corrado Santuccio 13 ad Avola) a difesa dei piccoli e vulnerabili, dimostra la diffusione del fenomeno sottaciuto della pedofilia e pedopornografia con numeri inquantificabili. Le modalità di scambio di materiale pedopornografico, secondo quanto emerge dal lavoro di monitoraggio svolto da Meter, stanno cambiando: adesso i pedofili prediligono le cartelle compresse condivise e vendute nella massima privacy all’interno di piattaforme di file hosting; inquantificabile la mole di materiale in esse contenuto. La pedofilia è un crimine organizzato che lucra sulla pelle delle piccole vittime. Molti i casi seguiti dal Centro Ascolto.

Don Fortunato Di Noto.

Sono questi i dati emersi dall’analisi del Report disponibile sul sito Associazionemeter.org [QUI], presentato dall’Associazione Meter di Don Fortunato Di Noto quest’oggi 28 marzo 2023, presso il Polo Formativo ed Educativo dell’Associazione in via Maucini 13 a Pachino in provincia di Siracusa.

Sale il numero di cartelle compresse e i link. Aumentano i casi seguiti e le richieste telefoniche

Andando a vedere i numeri nel dettaglio, il 2022 ha riaffermato la nuova modalità di scambio: è più comodo e conveniente condividere a pagamento cartelle compresse (1.734 nel 2022, 637 nel 2021).

L’OS.MO.CO.P. di Meter (Osservatorio Mondiale Contro la Pedofilia) ha registrato un aumento sia dei protocolli ufficiali inviati alla Polizia (1.766 nel 2022, 1.402 nel 2021), sia dei link segnalati (nel 2022 15.660, nel 2021 14.679). Diminuiscono le foto (da 3.479.052 alle attuali 1.983.679) e i video (da 1.029.170 a 921.382) rilevati, ma purtroppo tale diminuzione non equivale ad una minore circolazione del materiale in rete.

Bisogna constatare che i social vengono utilizzati meno rispetto agli anni precedenti, tant’è che il numero di segnalazioni si è dimezzato (da 316 del 2021 a 146 del 2022). In aumento invece i casi seguiti da Meter (da 167 a 194) e le richieste telefoniche al Numero verde 800 455 270 (da 406 a 527). L’Associazione invita sempre e comunque a tenere presente che dietro ognuna di quelle foto o video c’è una vittima.

Vent’anni di violenze e abusi

Dal 2002 a oggi Meter ha inviato 66.856 protocolli ufficiali alla Polizia Postale italiana e a varie Polizie internazionali (Polizia Francese, Polizia Neozelandese, Polizia Spagnola, ecc.) con 219.571 link oggetto della segnalazione (a garanzia dell’operato c’è un protocollo di collaborazione siglato nel 2008 con la Polizia Postale italiana e nel 2017 con la Polizia polacca). Dal 2002 ad oggi sono 2.193 i casi seguiti dal Centro ascolto, 31.213 le richieste telefoniche.

Dal 2007 Meter raccoglie le segnalazioni degli utenti grazie ad un form disponibile sul sito Associazionemeter.org [QUI]; esse ammontano a 18.130. I social consegnano, dal 2008 ad oggi, 9.123 riferimenti a chat usate dai pedofili per condividere materiale pedopornografico.

Dal 2012 a oggi sono stati individuati 47.801 link nel deep web e nel dark web, la faccia oscura della Rete, spazio libero in cui le associazioni a delinquere di tutto il mondo espandono i loro traffici, proprio per la capacità di offrire anonimato e privacy.

Meter dal 2014 monitora continuamente foto, video e mega archivi: sono 25.233.802 le foto denunciate, 7.452.304 i video, 15.437 i mega archivi. Tutte denunce inviate alle autorità competenti e in molti casi anche agli amministratori che gestiscono le piattaforme in cui questo materiale viene veicolato e venduto.

Resta il fatto che fra i lacunosi meandri legislativi, fra il rimpallo di responsabilità e l’inefficacia della repressione annegano bambini innocenti in ogni parte del mondo. Meter documenta questo scempio da oltre 20 anni: sono 24 le operazioni contro il fenomeno avviate grazie alle segnalazioni dell’Associazione.

La privacy: ostacolo alle indagini

Anche nel 2022 la pedopornografia online è stata un fenomeno mondiale che tocca tutto il pianeta. America (12.771 link su 15.660 segnalazioni) ed Europa (1.299 link) sono la culla della maggior parte delle aziende che gestiscono i server che permettono il funzionamento di siti e di piattaforme in cui si divulga il materiale pedopornografico. L’analisi delle geolocalizzazioni dei server conferma che i Paesi dell’Occidente opulento risultano essere i “padroni del web”, fornitori di servizi accessibili da tutto il mondo, veloci, anonimi e in completa sicurezza. E le leggi sulla privacy, che custodiscono la riservatezza di tutti, sono talvolta un ulteriore muro a difesa dei pedofili che possono agire indisturbati. Su questo argomento l’Associazione Meter è intervenuta più volte presso il Parlamento Europeo per proporre un’adeguata soluzione a tutela dell’infanzia. Ogni Stato dovrebbe dotarsi di norme specifiche contro la pedofilia online. Necessaria, inoltre, una maggiore cooperazione internazionale e un coordinamento tra le polizie di tutto il mondo.

Pedomama, animali e abusi tra minori

Dall’analisi del materiale si evidenzia ancora la presenza delle Pedomama, donne che compiono abusi sessuali ai danni di minori e di filmati pedopornografici con la presenza di animali che compiono atti sessuali su minori, spesso questo materiale è prodotto artigianalmente in ambito familiare. Inquietante la presenza degli abusi sui neonati e degli abusi di minori su minori.

I giochi online e l’adescamento

Come se non bastasse, l’utilizzo continuativo e sistematico dei videogiochi durante il tempo libero, sostitutivo di attività alternative relazionali, genera una tendenza all’isolamento e favorisce il rischio di adescamento.

Il dominio .com prevale nell’analisi delle segnalazioni

Andando ad esaminare i domini nazionali e generici, ossia le “targhe” dei siti internet, è stato rilevato che, come l’anno scorso, la maggioranza dei link segnalati è contrassegnata dal dominio .com (13.977 nel 2022, 8.972 nel 2021). Su un totale di 15.660 link segnalati, 14.233 hanno dominio generico (11.488 nel 2021). Questo evidenzia un cambiamento delle modalità di scambio del materiale pedopornografico.

Tra i domini nazionali segnalati (totale 1.439) emergono: l’Africa con la Libia (.ly, 1.091 link); gli Stati Uniti (.us, 84 link); il Montenegro (.me, 41 link).

Continenti

Africa (1.097 segnalazioni), Europa (120), America (113), Asia (71), Oceania (38). Per il dettaglio dei domini nazionali consultare le pagine 42-43 del Report scaricabile dal sito Associazionemeter.org [QUI].

America ed Europa sede dei server

I grafici della geolocalizzazione dei server evidenziano che America (12.771 link) – particolarmente in evidenza quest’anno – ed Europa (1.299 link) sono la culla della maggior parte delle aziende che gestiscono i server che permettono il funzionamento di molti siti o piattaforme in cui si divulga materiale pedopornografico. Questo dato è interessante poiché fa comprendere il meccanismo economico sottostante: i continenti più ricchi risultano essere i “padroni del web”, fornitori di servizi che i cyberpedofili usano per i propri traffici criminali.

Le vittime. Più a rischio la fascia 8/12 anni (foto e video), seguita da quella 3/7 anni

I link monitorati per fasce d’età indicano che la preferenza sia delle foto che dei video è per la fascia d’età 8/12, che totalizza 1.667.559 foto e 718.615 filmati. Seguono la fascia 3/7 con 312.748 foto e 201.975 video, e a chiudere quella 0/2 anni con 1.542 foto e 648 video, la cosiddetta infantofilia.

Il Centro Ascolto: 194 casi seguiti nel 2022, 2.193 in 20 anni

Da sempre Meter cerca di dare speranza alle piccole vittime di abuso offrendo servizi alle famiglie che ne chiedono l’intervento: tra questi il Centro Ascolto e di prima accoglienza che è – di fatto – il cuore di Meter. L’mpegno dell’Associazione è traducibile in questi numeri, nel 2022 seguite 194 richieste di tutela dei minori, le problematiche affrontate riguardano prevalentemente: 45 relazioni familiari disfunzionali, 41 i rischi online, 29 gli abusi e 60 le psicopatologie, anche correlate. Tra le vittime dei rischi online 32 casi di adescamento da piattaforma di gioco online.

Le richieste telefoniche

Nel 2022 sono state 527 le chiamate pervenute al Numero Verde [800 455 270] e al Numero Istituzionale [+39 0931 564 872] da diverse città italiane. Meter ha dato risposta a richieste telefoniche di diversa tipologia. Importanti le chiamate relative alle consulenze psicologiche (170) e consulenze informatiche (23).

Incontri formativi

Nel 2022 Meter ha registrato 154 incontri di cui 134 in presenza e 20 online. Ha incontrato oltre 22.448 persone, nello specifico 7.974 studenti, docenti e famiglie ed ha erogato 970 ore di tirocinio. Nel ventennio 2002-2022 ha tenuto 2.829 incontri.

L’argomento principale di cui i professionisti Meter si sono occupati, anche nel 2022, riguarda la pedofilia e le insidie della rete: l’analisi dei profili di pedofili e vittime, le dinamiche del fenomeno, gli aspetti psicologici del pedofilo e le conseguenze sulla vittima, i rischi che celano Internet e la tecnologia.

Meter e la Chiesa: i corsi di formazione per sacerdoti

Meter è nata come realtà cattolica che vive nella Chiesa e collabora con essa. L’Associazione partecipa infatti a importanti tavoli tecnici e di lavoro con la Conferenza Episcopale Italiana (C.E.I.) e con la Conferenza Episcopale Siciliana (C.E.Si). A proposito della C.E.Si, nel 2021 è stato conferito a Don Fortunato Di Noto l’incarico di Referente per la Diocesi di Noto e nell’ambito del Servizio Regionale di Tutela dei Minori della Conferenza Episcopale Siciliana, è stato nominato Responsabile del Centro Ascolto Regionale.

Per quanto riguarda l’ambito formativo, nel 2022 Meter ha incontrato 17 diocesi, ha formato 430 sacerdoti e religiosi, ha incontrato 2.430 persone presso le parrocchie.

Il Centro Polifunzionale per l’Infanzia e l’Adolesecenza

Nel 2022 sono state dedicate 3.840 ore a bambini e ragazzi. Nel 2016, vista l’esigenza del territorio, Meter ha attivato il Centro Polifunzionale per l’Infanzia e l’Adolescenza (viale Lido Corrado Santuccio 48 ad Avola): sensibilità, accoglienza, professionalità pongono al centro dell’attenzione i bambini e le loro famiglie, protagonisti e parte attiva dell’intervento. I bambini seguiti hanno un’età compresa tra 2 e 10 anni, i ragazzi tra gli 11 e i 17 anni. Nel 2022 Meter ha dedicato a questi bambini e ragazzi 3.840 ore attraverso la family room per i bisogni educativi speciali, la Snoezelen room che con particolari luci, colori, musiche, profumi, paesaggi, rilassa e stimola appositamente i piccoli con bisogni speciali. Meter ha rappresentato anche quest’anno un ponte tra scuola e famiglia aiutando questi bambini a integrarsi meglio negli istituti grazie a incontri e interventi sul gruppo classe e l’uso di appositi strumenti per educare i compagni di classe e scuola dei ragazzini con bisogni speciali.

Non sono mancate attività psicoeducative attraverso i laboratori, il Campus Estivo per favorire l’aggregazione tra giovani e dare rispose concrete ai bisogni educativi del territorio, dei minori e delle loro famiglie per promuovere e tutelare i loro diritti, offrendo condizioni per una migliore qualità di vita attraverso la prevenzione e/o il superamento delle condizioni di disagio sostenendo responsabilità e competenze familiari grazie a interventi di socializzazione nonché educativi.

Iniziative di sensibilizzazione

Anche nel 2022 sono state numerose le attività promosse dall’Associazione Meter per la sensibilizzazione alla cultura e alla tutela dell’infanzia, tra queste va ricordata la XXVI Giornata dei Bambini Vittime della violenza, dello sfruttamento e dell’indifferenza, contro la pedofilia (GBV) e la mostra Addèvu. Il bambino nella fotografia e nella poesia, in dialogo con Meter e le opere della Galleria regionale di Palazzo Bellomo organizzata presso la Galleria Regionale di Palazzo Bellomo di Siracusa in occasione della Giornata Mondiale dell’infanzia e dell’adolescenza del 20 novembre 2022.

Don Di Noto: reazione ai numeri inquantificabili, impegno e prevenzione

Per Don Fortunato Di Noto, Fondatore e Presidente di Meter “i dati, i numeri, i grafici, seppur raccapriccianti, non ci permettono di fotografare la reale condizione degli abusi, soprattutto sessuali, nei confronti dei bambini vittime”. Non solo: per il sacerdote siciliano “non è possibile quantificare l’ingente mole di materiale pedopornografico che naviga nella rete internet, così come non è possibile arrestare un fenomeno che avanza”. Come se non bastasse: “Tale impotenza rappresenta l’aspetto più sconvolgente e inquietante del problema. Continuiamo, insieme, ad operare per la tutela dei bambini”, conclude.

Email dell’Associazione Meter Onlus: SegreteriaInfoUfficio Stampa.

Il saluto del Vescovo di Noto, Mons. Salvatore Rumeo, a Don Fortunato Di Noto: “Non possiamo voltarci dall’altra parte, facciamo squadra e rete contro ogni forma di violenza”

“Come Chiesa e comunità civile non possiamo voltarci dall’altra parte, chiudere gli occhi, non possiamo rimanere inermi dinanzi a forme di violenza che devastano fortemente la persona. Alziamo la voce e continuiamo a lavorare per dare, innanzitutto, credibilità al nostro operato di cristiani”. È un accorato messaggio quello inviato dal nuovo Vescovo di Noto, Mons. Salvatore Rumeo, a Don Fortunato Di Noto, Fondatore e Presidente dell’Associazione Meter Onlus in occasione della presentazione oggi, 28 marzo, presso il Polo Formativo e Educativo di Pachino del Report sulla lotta alla pedofilia e pedopornografia online edizione 2022.

Nel messaggio, il neo presule netino sottolinea un pressante invito a: “Fare squadra e rete contro ogni forma di violenza e di ingiusta struttura di peccato che a volte, in maniera invisibile, ritroviamo sulle strade del nostro territorio”. E ancora: “Uniamoci per la tutela dell’infanzia. Non cediamo alla rassegnazione o alla dilagante indifferenza”.

Nell’esprimere il suo “grazie” all’attività dell’Associazione Meter “a servizio del bene della collettività e di ogni singola persona, a chi si prodiga come educatore a tracciare sentieri di vera e dignitosa umanità”, Mons. Rumeo sottolinea: “I dati riportati dalle cronache sono storie di dolore e violenza, silenzi e compromessi che dovrebbero scuotere le nostre coscienze di cristiani e uomini e donne di buona volontà”.

Don Fortunato Di Noto ha dichiarato: “Siamo grati a Mons, Rumeo, il nostro ‘Don Salvatore’. Grazie al suo affetto ci sentiamo confermati e confortati nel nostro duro lavoro, nel quale purtroppo le statistiche indicano una dura lotta contro un mondo di vergogna e abuso che ci vedrà sempre dal lato dei piccoli e deboli”.

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