È stato aperto oggi «Caput Mundi The Mall», il «nuovo boutique mall nel cuore di Roma, nel centro del Mondo». Accanto a Piazza San Pietro

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[Korazym.org/Blog dell’Editore, 16.03.2023 – Vik van Brantegem] – Quindi, la denuncia alla fine ha avuto il suo risultato. Il “mall che guarda al Giubileo” a due passi di Piazza San Pietro, a cui si accede anche direttamente da via della Conciliazione, è un progetto commerciale nato nel 2020, di cui abbiamo parlato a più riprese, non si chiamerà più “Vatican Mall” – come era stato presentato originalmente, facendo storcere il naso a non pochi dentro le mura vaticane – ma “Caput Mundi The Mall” (“il nuovo boutique mall nel cuore di Roma, nel centro del Mondo”). Un sacrificio sull’altare dell’ipocrisia (copyright papale).

Della questione ci siamo occupato più volte l’anno scorso: il 10 agosto 2022 con Un “Vatican Mall”, che è un centro commerciale di lusso con i cagnolini robot, ma non è in Vaticano, il 16 settembre 2022 con La fake news del “Vatican Mall” dentro il “Vatican Wall” è dura a morire, perché alla Santa Sede c’è chi duro d’orecchi fa orecchie da mercante e il 1° ottobre 2022 con Il Vatican Mall della discordia. Occhio non vede, cuore non duole. I denari di Giuda e quelli dei Samaritani. E poi, l’ultima volta l’8 ottobre 2022 con Esilarante cronaca sull’outlet di lusso Vatican Mall. Stato della Città del Vaticano e Santa Sede rimangono zitti e muti, rilevando come il caso del Luxury Outlet Vatican Mall diventava sempre più kafkiano. Nel tempo era stata amputata la prima parte, imbarazzante e divisivo, per diventare il più attrattivo (e ingannevole) Vatican Mall. Gli attenti lettori che vogliono conoscere la storia di questa cosa del lusso attiguo alla Città del Vaticano può trovarla ai link indicati.

Ci siamo fermati in attesa del taglio del nastro, avvenuto nella mattinata di ieri 15 marzo 2023, prendendo atto che nel frattempo anche la seconda parte del nome originale è stata amputata. Con il ribattezzo (contrario alla dottrina cattolica, ma sull’altare dell’ipocrisia sono stati fatti altri sacrifici) è diventato “Caput Mundi The Mall”, nome studiato – supponiamo – dai pierre del marketing, trovando un nome altosonante, senza pericolo per i nasi prelatizi, quelli sì per diritto vaticani.

Nella mattinata di ieri 15 marzo 2023, Monica Lucarelli, Assessora alle Politiche della Sicurezza, Attività Produttive e alle Pari Opportunità del Comune di Roma insieme a Roberto Pacini e Gaetano Nicolosi, rispettivamente Amministratore Delegato e Presidente del Consiglio di Amministrazione della società Gasak che gestisce “Caput Mundi”.

Si tratta di un investimento (iniziale) da oltre 10 milioni di euro, in uno spazio (iniziale) di 11mila metri quadri (5mila di “spazio retail” e 6mila per il parcheggio e i magazzini) con i “corner” di circa 40 “brand” del lusso, in un mix di shopping, moda, accessori, arte, “food&wine” (enogastronomia), sostenibilità e solidarietà. Quindi, è stato aperto oggi alle ore 15.00, in attesa che arrivano i 35 milioni di “turisti” (si sa che non suona bene “pellegrini” in tale ambiente) che saranno in città nel 2025, comunque per il Giubileo, pare. Il tutto in spazi appartenenti al Vaticano al quinto piano del Terminal Gianicolo, gestiti dalla società Gasak. C’è anche la partnership con Salotto di Brera, società attiva nei settori “duty free” e “travel retail” nel segmento di lusso e che fa capo a Giglio Group.

Stona sentir spiegare dai gestori che quel “brand mix” di lusso e di nicchia, ha “una certa attenzione a temi etici quali la sostenibilità e la solidarietà”, che suona come un manifesto destinato al Domus Sanctae Marthae. Come esempi vengono citati il torinese Canna di Bambù, che lavora fibra di bambù con plastica riciclata da bottiglie recuperate nei mari e che collabora anche con il progetto di moda solidale Made in Carcere. E Corium, che in Campania lavora pelle rigenerata. Poi, c’è anche Ethic-all, un servizio in collaborazione con la piattaforma Goodify che permette a chi fa acquisti di fare nello stesso tempo una donazione solidale. E visto che gli investitori hanno calcolato che il Giubileo porterà a Roma anche molte famiglie, nel contempo non disdegnando gli utenti del vicinissimo ospedale pediatrico Bambin Gesù della Santa Sede, è stato ricavato anche un “corner” per i bambini, con abbigliamento e giocattoli, un’area gioco con un cagnolino robot che offre una sorta di pet therapy virtuale, una libreria dalla Mondadori, una parafarmacia e un supermercato (piccolo però, si sottolinea) Crai. Caput Mundi strizza l’occhio anche alla tecnologia con la presenza il vero pupazzo del film E.T., donato da Daniela Rambaldi, figlia del creatore Carlo Rambaldi per l’omonimo film e con Sony Aibo, il cucciolo capolavoro della scienza, dell’intelligenza artificiale e della robotica.

Una candela profumata di Saint Candles dedicata all’Arcangelo Raffaele a Caput Mundi.

Altro ammiccamento all’utenza “pellegrina” (con un occhio sempre rivolto al Domus Sanctae Marthae) sono i “marchi che evocano la vicinanza al cuore della Chiesa Cattolica”: il brand di gioielli Amen, il marchio californiano di candele profumate Saint (ognuna è ispirata a una figura sacra, viene venduta con una preghiera e parte del ricavato è devoluta all’ospedale pediatrico) e il corner di San Pietro’s Gifts.

Warhol a Caput Mundi.

Poi, gli amministratori della Gasak sottolineano la presenza di opere di arte contemporanea, curata dalla Mundi Art Gallery, con eventi culturali e mostre d’arte dedicate ad artisti moderni e contemporanei. Al momento sono presenti cinque opere di Andy Warhol: Kiku (serigrafia su cartoncino), Liza Minnelli (cover originale firmata da Andy Warhol e Liza Minnelli dell’album live at carnagie all), Marylin (serigrafia), Fish (serigrafia su carta da parati), e Liza Minnelli in blue ground (colori acrilici stesi con telai). In mostra anche due opere di Ernesto Lamagna (Pinocchio e Adda Passà ‘a Nuttata), una di Stefano Bressani (Disaster Tree), le sculture di Maria Luisa Taddei e numerosi arazzi e tappeti di varie epoche. «È una scelta che contraddistingue Caput Mundi, e dà anche l’opportunità di fruire dell’arte in un modo originale, mentre si fa shopping», ha commentato l’Amministratore Delegato della Gasak, Roberto Pacini. E come poteva mancare il corner del servizio di prenotazione di visite guidate ai siti di interesse storico e artistico nelle vicinanze.

“Sono felice di veder nascere questa impresa – ha detto l’Assessora Monica Lucarelli che ha tagliato il nastro di Caput Mundi – così attenta alla sostenibilità, al sociale e al territorio, dove sarà possibile camminare nel bello in un luogo in cui la cultura e l’arte sono rese accessibili e alla portata di tutti”.

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