Sei speciale nonostante i tuoi difetti

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Nel mondo dove la pubblicità ci insegna ad essere perfetti, dove certe scuole di comportamento ci plasmano tutti uguali secondo alcune regole uguali per tutti, spicca il brano Potevo nascere gattino, illuminante per genitori e figli. Da ascoltare insieme perché certe canzoni per bambini dovrebbero essere fatte ascoltare, soprattutto, agli adulti.

Non è una canzone che parla dell’amore per i gatti. E’ l’importante tema della diversità e dell’accettazione di sè con quelli che possiamo considerare dei difetti o dei limiti, ma che in realtà sono peculiarità che ci rendono unici, a saltar fuori. Essere unico vuol dire tante cose: essere se stessi, diversi, speciali. La vera unicità è essere quello che si è, diversi dagli altri.

Speciali perché solo noi siamo così. Si cerca sempre un altro sè, un simile, qualcuno di affine. Se siamo giovani o  se abbiamo perso la bussola, cerchiamo dei modelli quando, con una grande dose di umiltà, i modelli siamo noi.  Non dobbiamo ispirarci a nessuno per essere migliori, perfetti… possiamo unirci ad un pensiero positivo, una buona causa… ma come noi stessi, non come cloni  di altri.

Perché, nel mondo artistico, i ‘cloni’ di un certo attore o cantante  svaniscono e resta il primo? Perché è l’originale. Chi rinuncerebbe al promo, quello vero?  La metafora artistica, chiara soprattutto ai ragazzi, dovrebbe spiegare bene l’unicità vera. Non è ‘io sono superiore e quindi diverso, ovvero unico, gli altri non mi capiscono e quindi sono banali e da allontanare’. Non è  essere superiore. 

E’ essere te stesso cosi  come sei, libero di avere dei modelli di riferimento, ma non in tutto. Solo come ispirazione. Puoi seguire quello che dice il Papa, ad esempio. Lui ti guida, ti dà  delle indicazioni, ma non ti modella su se stesso. Puoi aderire alle cause sulla pace, un mondo migliore più  unito. Ci sono molti gruppi di giovani e di adulti che lo fanno seriamente.

Puoi aderire all’ideale della non violenza, della convivenza pacifica tra popoli e vari tipi  di servizi comunitari e volontariato. Altrimenti si cade nei modelli sbagliati degli show, della ‘gloria’ e delle copie di modelle, cantanti, artisti vari o peggio di droghe e dipendenze varie per essere qualcuno o come qualcun altro. In questi casi  perché si rimane delusi?

Spesso ci aspettiamo che l’altra persona ragioni come noi in quasi tutto e ci faccia sentire a casa. Ma siccome ognuno è unico e diverso, seppur sotto le stesse leggi da rispettare, ciascuno si comporta a modo suo. Non esiste una persona uguale all’altra. Gli ideali, anche per la vita di ognuno, sono diversi.

Quello che si può e si deve fare è capirsi e accettarsi, anche come nemico. Bisogna capire chi c’è dall’altra parte per sapere come comportarsi. Bisogna  accettare che non possiamo piacere a tutti e viceversa nonostante gli sforzi. Allora che fare? Andare avanti ignorando le battutine riguardo ogni cosa che ci possono dire. Non siamo di bell’aspetto/ teneri?

Pazienza non è colpa nostra e poi il bello è relativo. Non siamo magri e atletici? Non è una cosa necessaria, basta avere la salute. La tonicità fisica fine a se stessa è inutile. Non siamo ricchi e famosi con conoscenze speciali? Fa niente. Tutto ciò che è ottenuto con fatica ha più importanza.

Non abbiamo doti straordinarie apparenti? Bisogna vedere cosa si intende per doti speciali. In un mondo in cui i bambini sono adulti e viceversa, la normalità, a volte, potrebbe essere originalità (qui consiglio a genitori e figli di ascoltare anche il brano ‘Bravissimissima’).

Infine la canzone ‘Potevo nascere gattino’ ci ricorda che proprio nel luogo inaspettato e nelle condizioni più povere, è arrivato Gesù che comunque ha cambiato la storia. Non sempre essere poveri, piccoli, con poche doti è negativo. Non scegliamo dove nascere, ma tu puoi scegliere come cambiare la tua vita: come vederti e come non. Ascolta la canzone.

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