Dal papa e dalla Santa Sede un incoraggiamento per il Libano
Apprezzamento del papa e del Vaticano per il tentativo di far tornare il Libano a una vita istituzionale ”entro i binari della normale dialettica politica” compiuto dai leader del Paese mediorientale. E’ quanto si legge in un comunicato della Sala stampa della Santa Sede diffuso al termine dei colloqui che il capo di Stato del Libano ha avuto con il Papa e successivamente con il Segretario di Stato, cardinale Tarcisio Bertone.
”Nel corso dei cordiali colloqui – si legge nel testo – e’ stato ribadito l’interesse della Santa Sede per il Libano e il suo continuo impegno affinche’ sia salvaguardata la peculiarita’ del Paese”.
Quindi e’ stato espresso ”vivo apprezzamento per lo sforzo che il paese e i suoi leaders stanno compiendo nell’intento di ricondurre la vita istituzionale entro i binari della normale dialettica politica dove ogni componente del popolo libanese possa apportare il suo contributo al bene comune e veda le proprie preoccupazioni e attese tenute nella dovuta considerazione”. Ancora fra i temi toccati c’e’ stata la questione palestinese per la quale e’ stata auspicata ”una rapida e giusta soluzione” e si e’ infine accennato ”alle condizioni e ai problemi delle comunita’ cristiane nel Medi Oriente”. L’ incontro privato era durato oltre 25 in francese .
Il presidente del Libano, generale Michel Suleiman, è stato ricevuto in udienza con la consorte Wahaffa, le due figlie Rita e Lara e il seguito. Molto cordiale la stretta di mano tra il Presidente e Benedetto XVI, che si e’ fatto incontro al suo ospite nella sala del Tronetto e lo ha poi fatto accomodare alla scrivania della biblioteca papale. Dopo il colloquio privato il presidente Suleiman, in abito blu scuro e cravatta bordeaux, ha presentato la famiglia e il seguito al Papa, e c’e’ stato poi lo scambio dei doni. Suleiman ha donato un libro in arabo con i canoni del sinodo libanese del 1736 dal quale, ha ricordato al Papa, ”e’ nata la chiesa maronita”. ”Lo abbiamo in biblioteca in latino”, ha riferito Benedetto XVI, che ha poi illustrato all’ospite il proprio dono, la medaglia del pontificato: ”questo e’ lo stemma del mio pontificato”.
