Tanti auguri a papa Francesco ricordando il suo impegno per la pace

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“Vi ringrazio per questa visita così piena di affetto e piena di messaggi: il messaggio della povertà, il messaggio della vicinanza, il messaggio della fratellanza, il messaggio della preghiera, che è l’eredità che Madre Teresa ci ha dato sempre. Anche la preghiera nei momenti bui, perché questa donna ha passato vere tempeste spirituali con il buio dentro, ma ha continuato a pregare. Coraggiosa!  Ci aiuti Madre Teresa dal cielo a vivere la povertà con semplicità e con la preghiera. Così possiamo aiutare gli altri, e non è una semplice beneficenza; che è una cosa buona, una beneficenza è buona, ma è pagana. Cristiana è la vicinanza, la carità con preghiera”.

Nel giorno del suo compleanno papa Francesco ha ricevuto in udienza la delegazione del premio ‘Madre Teresa’; un compleanno di ‘lavoro’ con tre incontri pubblici. Infatti dopo tale delegazione papa Francesco ha ricevuto gli artisti del concerto di Natale, che lo hanno dedicato alla pace:

“La pace, lo sappiamo, si costruisce giorno per giorno, è un desiderio che accompagna e motiva il nostro vivere quotidiano. Ma purtroppo, in questo momento storico, la pace è anche un’emergenza, come dice lo slogan che promuove il progetto solidale abbinato al Concerto.

In Ucraina, i salesiani di ‘Missioni Don Bosco’ sono accanto alle popolazioni, lavorano per l’accoglienza dei rifugiati e per la distribuzione di cibo e medicinali. Con questa iniziativa li vogliamo sostenere; ma tutti noi, in qualsiasi ruolo, siamo chiamati ad essere artigiani di pace, a pregare e a lavorare per la pace”.  

Anche il canto contribuisce alla costruzione della pace, come ha scritto san Giovanni Paolo II nella lettera agli artisti: “L’adesione di tanti artisti a questo progetto testimonia la volontà di partecipare alla solidarietà con i fratelli e le sorelle che soffrono per la guerra, e che il Natale ci invita a sentire più vicini.

In effetti, il messaggio che la Parola di Dio ogni anno ci rivolge nel tempo di Avvento non è un messaggio di rassegnazione o di tristezza, ma un messaggio di speranza e di gioia, un messaggio da interiorizzare e da comunicare. E in questo ‘comunicare’ entrano in gioco anche la musica e il canto…

Con il vostro canto, voi contribuite a diffondere questo messaggio di amore e di vita, arrivando a toccare tanti cuori e allargando il perimetro della fraternità. È così che Dio opera nella storia umana, anche in scenari dolorosi e desolati: con misericordia chiama tutti noi, si serve dei nostri talenti come dei nostri limiti, e vuole salvare l’umanità di oggi. Come a Natale, ogni giorno!”

Auguri al papa anche dal giornalista Biagio Maimone, direttore della comunicazione dell’associazione ‘Bambino Gesù del Cairo’: “I nostri auguri non intendono essere formali, ma certamente l’espressione concreta e sincera di stima profonda per un uomo della Chiesa contemporanea che ha voluto, coraggiosamente,  ripartire dai valori fondanti del cristianesimo e del Vangelo, non certo elusi, ma certamente solo ricordati nelle omelie, con grande fervore, ma senza quell’immersione  nelle acque del battesimo, che il cristiano deve, ogni giorno, praticare”.

Ed è anche un ringraziamento per un cammino accanto all’uomo: “Camminare nel mondo insieme agli esseri umani significa accogliere gli altri, praticare la fraternità, quella che vede negli altri il volto del fratello e non di un estraneo, di cui nulla ci appartiene.

Papa Francesco ci sprona, incessantemente, a camminare nel mondo insieme agli altri, condividendo con essi quello che ci è stato donato, ossia la vita, la città, la nazione in cui vivono i diritti umani, il nostro benessere”.

Un grazie a papa Francesco per aver difeso la dignità umana: “Grazie a papa Francesco perché ci sprona a riconoscere la centralità del valore della dignità umana e ci fa comprendere che essa è l’identità di ciascuno di noi, sicché, senza il rispetto della dignità umana, non esiste più l’essere umano.

Oggi più di ieri parlare di dignità umana, riconoscendo la sua centralità, significa riscattare il valore della persona, farla assurgere da oggetto quasi inutile a soggetto, il quale ha un’anima che ne fa una creatura divina e, nel contempo, lo rende protagonista dell’edificazione di una società a misura d’uomo, equa ed umana, senza più persone ai bordi della società, senza più terre depresse ed aride”.

Mentre la Conferenza Episcopale Italiana ha augurato il buon compleanno al papa attraverso due immagini: “Abbiamo ancora negli occhi le immagini del Suo viso solcato dalle lacrime, mentre si rivolge alla Vergine Maria, nella Solennità dell’Immacolata Concezione, durante il tradizionale Atto di Venerazione in piazza di Spagna.

Nella Sua voce, rotta dall’emozione, e nel Suo capo chino abbiamo percepito il dolore e l’angoscia per il dramma di una guerra che sta coprendo, con le sue tenebre, la martoriata Ucraina. A pochi giorni dal Natale, la gioia di fronte alla vita che nasce rischia di tramutarsi nel tormento per le tante, troppe morti”.

Anche nel messaggio del presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, è riecheggiato un ringraziamento per l’impegno a favore della pace: “Su tale drammatico sfondo acquistano particolare valore gli accorati appelli di Vostra Santità per mettere in guardia la Comunità internazionale sul rischio di una pericolosa deriva verso un conflitto generalizzato.

Risuonano con forza nelle menti e nei cuori le parole con le quali, anche in occasione di viaggi apostolici e di visite in diverse città d’Italia, Ella ha invitato a non perdere la speranza nell’avvio di concreti percorsi di dialogo, riconciliazione e solidarietà quali presupposti ineludibili per un futuro di pace”.

(Foto: Santa Sede)

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