Papa Francesco: la Madonna di Guadalupe protegga il mondo

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Nella festa della Madonna di Guadalupe papa Francesco ha celebrato nella basilica di san Pietro una messa che anche quando la Madonna apparve a Juan San Diego quasi 500 anni fa, si vivevano momenti difficili, ma anche oggi è un momento difficile per l’umanità, un momento in cui il Signore ci deve accompagnare per la via della fraternità:

“Nostro Dio guida la storia dell’umanità in ogni momento, nulla rimane al di fuori dal suo potere, che è tenerezza e amore provvidente. Si rende presente attraverso un gesto, un evento o una persona. Non smette di affacciarsi sul nostro mondo, bisognoso e ferito, per assisterlo con la sua compassione e la sua misericordia. Il suo modo d’intervenire, di manifestarsi, ci sorprende sempre, e ci riempie di gioia”.

La nascita di Gesù dimostra il grande amore di Dio per l’umanità: “Sì, la venuta del Figlio in carne umana è la suprema espressione del suo metodo divino a favore della nostra salvezza. Dio, che ha tanto amato il mondo, ci ha mandato suo Figlio, ‘nato da donna’, affinché ‘chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna’.

Così, in Gesù, nato da Maria, l’Eterno entra nella precarietà del nostro tempo, diviene per sempre, e in modo irreversibile, ‘Dio  con-noi’ e cammina al nostro fianco come fratello e compagno. E’ venuto per restare. Nulla di ciò che è nostro gli è estraneo perché è ‘uno di noi’, vicino, amico, consustanziale con noi in tutto, tranne che nel peccato”.

E la Madonna si è messa in cammino per essere vicino alle sofferenze di ogni popolo: “Nei molti e dolorosi crocevia della nostra storia attuale non siamo soli. Dio continua a mandarci la Vergine Maria. Quest’anno celebriamo Guadalupe in un momento difficile per l’umanità. E’ un periodo amaro, pieno di fragori di guerra, crescenti ingiustizie, carestie, povertà a sofferenza.

E sebbene questo orizzonte appaia cupo, sconcertante, con presagi di ancor più grande distruzione e desolazione, l’amore e la condiscendenza divini ci dicono che anche questo è un tempo propizio di salvezza, nel quale il Signore, attraverso la Vergine Maria, continua a donarci suo Figlio, che ci chiama alla fratellanza, a mettere da parte l’egoismo, l’indifferenza e l’antagonismo, invitandoci a farci carico ‘in fretta’ gli uni degli altri, ad andare incontro ai fratelli e alle sorelle dimenticati e scartati dalle nostre società consumistiche e apatiche”.

Ecco il motivo per cui la Madonna di Guadalupe vuole essere nostra Madre: “In questa celebrazione, oggi come ieri, qui nella Basilica di san Pietro, Santa Maria di Guadalupe vuole incontrare anche noi, come un giorno incontrò Juan Diego sulla collina del Tepeyac.

Vuole restare con noi. Ci supplica di permetterle di essere nostra madre, di aprire la nostra vita a suo Figlio Gesù e di accogliere il suo messaggio per imparare ad amare come Lui”.

Inoltre in questo giorno papa Francesco ha scritto una lettera ai capi di stato per chiedere un gesto di clemenza nei confronti dei carcerati, come ha comunicato la Sala Stampa della Santa Sede:

“In occasione del prossimo Natale papa Francesco sta inviando a tutti i Capi di Stato una lettera per invitarli a compiere un gesto di clemenza verso quei nostri fratelli e sorelle privati ​​della libertà che essi ritengano idonei a beneficiare di tale misura, perché questo tempo segnato da tensioni, ingiustizie e conflitti, possa aprirsi alla grazia che viene dal Signore”.

(Foto: Santa Sede)

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