POLI-COVID-22. L’altra storia. Censura. Il confronto negato, il dialogo sottratto, la scienza tradita

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[Korazym.org/Blog dell’Editore, 19.11.2022 – Vik van Brantegem] – Nell’oscurantista Russia si vieta a scienziati e studiosi di fama mondiale, come i professori John Ioannidis, Peter Doshi, Tom Jefferson e Sunetra Gupta) di parlare in una delle più importanti università del Paese… Momento. Ah, no… succede in Italia, a Torino. Vabbè, in democrazia (il mondo della politica) può succedere (anche se pure lì non è segno di un buon stato di salute sociale), ma non nel mondo scientifico (che significa la sua morte accademica).

++++ COMUNICAZIONE IMPORTANTE – Il Congresso POLI-COVID-22 @policovid22 non si sottomette alla censura e cambia sede – Informazioni sul nuovo sito QUI ++++

Invece, a Torino, dopo l’indegna defezione dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), a pochi giorni dal suo avvio, il 16 novembre il Rettore del Politecnico, Guido Saracco, ha revocato il patrocinio al Congresso POLI-COVID-22: salute, scienza e società alla prova della pandemia, che avrebbe dovuto svolgersi presso l’ateneo, dal 21 al 25 novembre prossimi.

Così si tenta a sabotare il primo convegno accademico ad affrontare la gestione della pandemia di COVID-19 con uno sguardo d’insieme multidisciplinare. Perché “non saranno presenti i relatori voluti dall’Istituto Superiore di Sanità”, che si sono ritirati in massa. E qui siamo oltre il sabotaggio, nella censura. Il confronto è negato, il dialogo – di cui il Paese oggi ha disperato bisogno – è sottratto, la scienza è tradita. L’ulteriore ennesima prova, che di scientifico nell’ISS è rimasto ben poco. Perché la scienza vive di confronto, non certo di “posizioni condivise”, come pretende l’ISS. Curiosamente, tra i relatori italiani che hanno aderito, alcuni hanno motivato il loro ritiro con l’impostazione del convegno eccessivamente critica verso i vaccini Covid-19 e altri con la medesima impostazione eccessivamente a favore dei medesimi vaccini.

Da parte sua, il Politecnico di Torino – annullando il patrocinio al convegno, che si sarebbe dovuto svolgere al Lingotto e così rischiava di saltare, visto che anche la sede non è stata più messa a disposizione degli organizzatori – ha fatto una gran figuraccia; nel contempo autodenunciandosi come istituzione antiscientifica. Ha perso una reputazione preziosa. Che vergogna.

In ogni caso, gli organizzatori hanno annunciato che l’appuntamento con POLI-COVID-22 la prossima settimana, da lunedì 21 a venerdì 25 novembre ci sarà comunque, a Torino, in un altro luogo, che verrà comunicato entro domenica 20 novembre [QUI]. Informazioni sul programma e relatori sul nuovo sito [QUI].

L’annuncio abbiamo dato il 13 novembre scorso: POLI-COVID-22. Congresso scientifico col patrocinio del Politecnico di Torino per confrontarsi sulla pandemia COVID-19. Salute, Scienza e Società alla prova della pandemia.

Parlare degli errori commessi durante la pandemia, soprattutto con l’abuso di restrizioni, affrontare i risultati comparati dei lockdown. Parlare di cure alternative ai vaccini per combattere il Covid-19 e delle terapie domiciliari. Parlare non solo dell’efficacia dei vaccini, ma anche degli effetti avversi. Discutere di diritti individuali e comunicazione e di censura. Sono tematiche che, evidentemente, nell’Italia del 2022 restano ancora tabù e quindi non possono ancora essere affrontate. “Oggi non è un bel giorno per la scienza in generale e per l’Accademia in particolare”, ha commentato su Twitter uno dei partecipanti al congresso, il costituzionalista Vincenzo Baldini.

Il video – POLICOVID22 – L’altra storia – Ciò che è successo a Torino e che documenta in modo inequivocabile, il clima totalitario in cui si vive oggi in Italia.

«Il caso del Politecnico di Torino che caccia il convegno sulla pandemia rivela il clima totalitario in cui viviamo. Eppure il confronto aperto e mai preconcetto è ciò che vera scienza richiede. I vertici di ISS e CTS coinvolti fin da subito si sono sfilati all’ultimo, proprio perché il convegno da spazio a punti di vista diversi sulla pandemia e per la presunta non-qualità scientifica, nonostante la presenza di relatori come Ioannidis, Doshi, Sunetra, Gupta e altri. Un boicottaggio che parla chiaro: sul tema COVID-19, chi tocca muore. È la falsificazione della democrazia e “inclusività” resta concetto vuoto, ripetuto da chi lo usa per i propri fini senza mai praticarlo. L’università che dovrebbe esser sede di confronto e condivisione del sapere si chiude a entrambe le cose: che esempio dà agli studenti?» (Martina Pastorelli @CathVoicesITA, giornalista, membro del Comitato scientifico del congresso POLI-COVID-22).

Ma come si è arrivati a questo punto? La giornalista Martina Pastorelli, da membro del Comitato scientifico del convegno ha raccontato in un video, diffuso su Twitter ieri sera [QUI], cosa è successo a Torino: boicottaggio e censura. Discutere? Impossibile. Dialogare? Neppure. “L’altra storia” sull’evento POLI-COVID-22: al Politecnico di Torino dove doveva svolgersi, il convegno non s’ha da fare. Un’occasione mancata per il bene comune.

Primo convegno in ambito scientifico a tracciare un bilancio multisettoriale della pandemia, l’evento è nato per favorire un’occasione di confronto costruttivo su come è stata affrontata questa crisi, a partire dalle misure messe in atto per contrastare la diffusione del virus e della loro ricaduta a livello sanitario, etico e sociale, e per trarre insegnamenti che siano utili a migliorare la gestione di eventuali nuove emergenze.

Con l’obiettivo di uno sguardo d’insieme sulla complessità, si è suddiviso il convegno in cinque aree tematiche di lavoro e studio – biologia, medicina, diritto, bioetica, sociologia e comunicazione. Scienziati e studiosi di fama mondiale (tra i quali i professori John Ioannidis, Peter Doshi, Tom Jefferson e Sunetra Gupta) hanno accettato l’invito a partecipare ad una discussione aperta, franca, plurale e non preconcetta, come la scienza richiede.

L’organizzazione dell’evento, avviata durante l’estate, ha coinvolto fin da subito – integrandoli nel Comitato Scientifico – esponenti dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e dell’ex Comitato Tecnico Scientifico (CTS), che è stato consulente del Governo Italiano nel periodo dell’emergenza. Dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIF) invece non si è ricevuto riscontro all’invito a partecipare al congresso.

A due settimane dallo svolgimento è stato improvvisamente comunicato dai relatori dell’ISS e da altri da loro indicati la rinuncia a partecipare, con la motivazione che il convegno avrebbe dato spazio a punti di vista diversi sulla pandemia, che alcuni fra gli altri relatori confermati non sarebbero secondo loro stati all’altezza dei fini che il congresso si era prefisso e che il tempo rimanente non sarebbe stato sufficiente ad elaborare un programma scientifico condiviso.

Visto la defezione in massa da parte di questa importante componente, il Rettore del Politecnico di Torino ha dunque deciso di revocare il patrocinio.

Rammaricati per la perdita di una cruciale occasione di confronto, conoscenza e crescita in una sede ideale come quella accademica, gli organizzatori hanno annunciato che il Congresso POLI-COVID-22 si svolgerà ugualmente, nelle date previste, in Torino città, presso una sede privata.

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