«Basta con la realtà capovolta. Abbiamo bisogno di una normalità normale» (Max Del Papa)
[Korazym.org/Blog dell’Editore, 03.11.2022 – Vik van Brantegem] – Il vero fascismo di oggi è la classica “democrazia inclusiva e tollerante” della sinistra schizofrenica. Feroci con i portuali e chi correva sulle spiagge, teneri con i centri sociali e i rave party illegali. Sembra di vivere in una società pervasa dal peronismo con suo adagio storico: “Al amigo, todo; al enemigo, ni justicia”. Max Del Papa conclude sul suo blog Il Faro: «Io, cresciuto in tutta questa diarrea quella sì davvero autoritaria, da pensiero unico, e pensiero idiota, di sinistra non la digerisco più, più, più».
«Ci risiamo: almeno 3000 fattoni si sono radunati in un capannone a Modena per un rave party di Halloween. Sono state chiuse le uscite autostradali per impedire l’accesso, ma musica e balli sono andati avanti tutta la notte. Gli organizzatori hanno detto di voler rimanere fino a martedì: “Abbiamo voglia di combattere per ciò in cui tutti noi crediamo”. Cioè sballarsi e ascoltare musica di dubbio gusto a tutto volume (ammazza, che valori). Il Ministro dell’Interno, Piantedosi, ordina di liberare l’area e annuncia nuove misure…» (Dagospia, 30 ottobre 2022).
«Ma a tutti quelli – giornalisti, opinionisti, politici – per i quali “drogarsi non è reato”, quanto piacerebbe avere un figlio o una figlia che partecipa a un #raveparty? Sinceramente…» (Martina Pastorelli).
«Il Tg1 non ritiene doveroso dare notizia dell’attentato ad Imran Khan, ex Primo Ministro estromesso con metodi mafiosi dalla corsa alla Presidenza del Pakistan. Trattasi di un Paese dotato di 100-150 bombe atomiche che da circa settant’anni è in stato di “bassa belligeranza” con l’India, altra potenza atomica. In compenso hanno dedicato un servizio alla messa all’asta delle foto in bianco e nero della Regina Elisabetta. Meritiamo di sprofondare nel letame» (Giacomo Gabellini).
«Il milione e mezzo di euro di George Soros a +Europa, oggi rivendicato dal minuscolo ma potente partito, fa pensare. Ma il vero dramma è che spesso si fatichi a notare quanta poca libertà – e pure poca Europa, a dispetto dell’etichetta – si cela in un’agenda politica che tanto entusiasma un finanziere che avrà talento, ma certo non abbonda in scrupoli» (Giuliano Guzzo).
«Ci hanno rincorso sulle spiagge, vietato le Messe, perseguitati al pranzo di Natale, fatto denunciare dai vicini e invece bastava partecipare a un rave e nessuno ci avrebbe toccato!» (Felice Caccavale).
Infatti, mentre le Messe venivano proibite e resa obbligatoria la venerazione di Santa Amuchina, le feste del PD si svolgevano regolarmente. L’ho scritto in un mio post Facebook del 17 agosto 2020: «Mentre le discoteche chiudono ed un intero comparto imprenditoriale salta, le feste del PD sono confermate con tanto di concerti. Qualcosa non quadra… ++++ AGGIORNAMENTO ++++ Dopo l’indignazione sui social – soltanto il mio post ha avuto già 542 condivisioni in meno di due giorni – il dietrofront (formale) del PD di Castrocaro. Al PD di Castrocaro hanno bloccato tutti i balli. Restano solo i chioschi e le scorpacciate di cappelletti. La festa va comunque avanti. Serve fare cassa. “Ci scusiamo per il ritardo nell’aggiornamento delle locandine secondo la nuova ordinanza che vieta il ballo ma il nostro grafico era in ferie e ci siamo dovuti arrangiare Non si balla più ma finché non finiscono i cappelletti noi vi aspettiamo qua” (Pd Castrocaro Terme e Terra del Sole – Facebook, 18 agosto 2020)» [QUI] e una settimana dopo, in un altro del 24 agosto 2020: «La consultazione della pagina Facebook ufficiale della Festa de l’Unità di San Giovanni in Persiceto, quelli del Partito Democratico che fanno la morale agli altri è illuminante. Un ristorante qualsiasi (non PD) sarebbe stato pesantemente sanzionato con annessa chiusura di 10 giorni, per non aver rispettato le distanze. E i consumatori di cappelletti e costolette di maiale multati per non aver indossato la mascherina in un assembramento. “Per il miglior rispetto delle normative COVID-19. Basta scrivere la frase scaramantica e i partecipanti diventano immuni… per coronavirus e sanzioni» [QUI].
L’incoerenza di chi critica il Dl anti-rave ma propone il liberticida Ddl Zan
di Federico Cenci
Pro Vita & Famiglia, 3 novembre 2022
Tiene banco uno dei primi decreti legge del nuovo governo. Il Consiglio dei Ministri ha infatti approvato l’introduzione del reato di invasione di terreni o edifici allo scopo di organizzare raduni, con oltre cinquanta persone, considerati pericolosi per l’ordine pubblico, l’incolumità pubblica o la salute pubblica. L’obiettivo dichiarato dell’esecutivo è dunque quello di offrire nuovi strumenti per contrastare i rave party illegali.
Una decisione che però ha fatto insorgere Sinistra e in generale l’opposizione, che ha gridato allo «Stato di polizia» (cit. Giuseppe Conte) e a un nuovo reato «lesivo dei principi costituzionali» (cit. Deborah Serracchiani). Dalla polemica non si è sottratto Enrico Letta. In un tweet, il segretario del Pd ha sottolineato che il rave party dei giorni scorsi avvenuto a Modena «è stato gestito bene, con le leggi vigenti». Dunque, per Letta, non serve una nuova norma, che rischia piuttosto di suonare «come limite alla libertà dei cittadini e minaccia preventiva contro il dissenso».
Eppure Letta è il segretario del partito che persegue l’approvazione del ddl Zan. “Che c’entra?”, penserà qualcuno. C’entra eccome. Perché una delle ragionevoli obiezioni alla proposta legislativa contro l’omotransfobia è proprio la medesima obiezione che oggi il numero uno dei Dem muove al primo decreto del governo Meloni. Infatti «il Codice Penale già punisce ogni atto di violenza contro qualunque persona» a prescindere dall’orientamento sessuale, ricordava giusto un anno fa a proposito del ddl Zan il portavoce di Pro Vita & Famiglia Jacopo Coghe.
Sorge allora spontanea una domanda al segretario del Pd: perché per contrastare i rave party abusivi basterebbe l’utilizzo delle leggi attuali, mentre per arginare la violenza e le offese contro alcune categorie di persone occorrerebbe una legge specifica? La stessa accusa che Letta indirizza al decreto anti-rave può quindi essere rivolta – tale e quale – al ddl Zan: si tratta di una norma che non contrasta la violenza, ma che, prevedendo di punire con la reclusione astratte azioni di omofobia o di transfobia, rischia di costituire un «limite alla libertà dei cittadini e minaccia preventiva contro il dissenso» al pensiero dominante a tinte arcobaleno.
Non solo. Il ddl Zan – come Pro Vita & Famiglia ha ripetutamente denunciato – «introdurrebbe surrettiziamente l’ideologia gender nelle scuole, attraverso l’istituzione della “Giornata nazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia”». In tale occasione dovrebbero essere organizzati negli istituti incontri, cerimonie e iniziative. E chi non dovesse essere d’accordo? Chi volesse manifestare pubblicamente sostegno alla famiglia naturale e al diritto del bambino a crescere con una mamma e un papà? Si stringerebbe per costui la gogna dell’omofobia o della transfobia assurte a reati penali?
Senza voler entrare nel merito di questo decreto, che naturalmente può essere contestato, ci teniamo a invitare chi oggi si preoccupa per una presunta deriva liberticida, ad assumere prima una robusta dose di coerenza. Ce n’è bisogno.
Feroci coi portuali, teneri con i centri sociali
Pro Memoria, 27 ottobre 2022
Giuseppe Conte ha gridato che le scene viste alla Sapienza «fanno venire i brividi»
Ezio Mauro… vigilare attentamente «sull’uso che il governo di destra farà della polizia»
Luigi De Magistris… portare «solidarietà a chi lotta»
Ilaria Cucchi… «reazione a un sit in pacifico»
Sapienza, facoltà di Scienze politiche, era stata organizzata una conferenza
erano stati invitati Fabio Roscani… e Daniele Capezzone
«Fuori i fascisti dalla Sapienza»
… non siamo tifosi delle manganellate e riteniamo che il diritto di manifestare sia sacrosanto
… stavano cercando di impedire a un parlamentare e a un giornalista di parlare
… pare violenta e intollerante la pretesa di tacitare chi la pensa diversamente accusandolo di «fascismo»
L’università, fino a prova contraria, è pubblica, ed è un luogo quasi sacro, in cui tutte le opinioni dovrebbero avere cittadinanza
Le comari indignate… dov’erano l’anno scorso quando le forze dell’ordine puntavano i getti degli idranti sui pacifici portuali triestini… seduti a terra per portare avanti la protesta silenziosa contro il green pass?
Tacevano, gli ipocriti. O, peggio, applaudivano l’operazione ben riuscita del governo dei migliori
… persone semplici, lavoratori, che si appoggiano a terra e in qualche caso pregano
… per chiedere di poter lavorare liberamente
… senza che qualcuno li privi dello stipendio
Sì, sono proprio gli stessi
… mesi fa, si precipitavano a chiamare la polizia se qualcuno non esibiva il green pass al ristorante
… godevano quando i malcapitati corridori venivano inseguiti dai droni per i campi
… invocavano la repressione antiterroristica contro chi marciava in strada per difendere il lavoro proprio e altrui
L’altro ieri davano dei fascisti ai no vax
Le botte ai manifestanti non ci piacciono. I piagnistei degli oppressori ci suscitano ribrezzo
Prof. Roberto Bernabei: “Ho fatto parte del famigerato CTS, bisognava fare una operazione a rischio”
di Stefano Pezzola
Arezzo Web, 2 novembre 2022
Il prof. Roberto Bernabei è direttore del Dipartimento Scienze dell’invecchiamento, neurologiche, ortopediche e della testa collo del Policlinico Gemelli di Roma.
È anche direttore dell’U.O.C. Riabilitazione e Medicina Fisica dello stesso Ospedale e docente a contratto all’Università Cattolica del Sacro Cuore [QUI].
Ha fatto parte del Comitato Tecnica Scientifica (CTS) creato con una ordinanza del capo dipartimento della protezione civile del 3 febbraio 2020 e poi istituito per decreto del commissario per l’emergenza Angelo Borrelli, con lo scopo di fornire consulenza al capo del dipartimento della protezione civile in merito all’adozione delle misure di prevenzione necessarie a fronteggiare la diffusione del coronavirus [QUI].
Ospite della trasmissione in onda su RAI dal titolo “ReStart” condotta da Annalisa Bruchi, di fronte ad un attonito Giovanni Toti, un impaziente Michele Emiliano ed un sorridente Francesco Borgonovo, afferma che “tra le tante avventure della vita io ho avuto anche quella di essere parte del CTS, il famigerato Comitato Tecnico Scientifico. Li c’è un problema perché il primo ministro ha ragione sostenendo quello che sosteneva un vecchio ministro della sanità che bisogna lavorare sulle evidenze, non c’è il minimo dubbio. Il problema che con il Covid non c’erano evidenze per cui bisognava fare una operazione a rischio, pensare e vedere quella che era la cosa più opportuna. Sapete, le vaccinazioni certamente hanno fatto il bene dell’umanità, per cui diventava due più due uguale quattro, per cui cerco di vaccinare il più maggior numero di persone possibile, ragazzi compresi, perché c’è il problema dei ragazzi che vanno a scuola, ecc“.
Premesso che la malattia da coronavirus (COVID-19) è una patologia infettiva causata dal virus SARS-CoV-2, onde per cui è LA e non IL COVID-19, pare proprio che i medici nel nostro paese non riescano a raccontare al pubblicato televisivo che “La malattia da coronavirus (COVID-19) è una patologia infettiva causata dal virus SARS-CoV-2. La maggior parte delle persone che contraggono il virus sviluppa sintomi lievi o moderati e guarisce senza avere bisogno di cure particolari. Tuttavia, alcune sviluppano una forma di malattia grave e necessitano di assistenza sanitaria” [QUI].
Invito tutti i lettori ad ascoltare l’intervento del Prof. Bernabei [QUI] .
Una ulteriore conferma che il “famigerato” Comitato Tecnico Scientifico era soltanto un organismo politico.
A margine ricordiamo che questo Prof. Roberto Bernabei è stato pure ammesso in sala operatoria per l’intervento subito da Papa Francesco, secondo quanto ha dichiarato il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, il 5 luglio 2021: «Il Santo Padre, ricoverato nel pomeriggio al Policlinico A. Gemelli, è stato sottoposto in serata all’operazione chirurgica programmata per stenosi diverticolare del sigma. Il Santo Padre ha reagito bene all’intervento condotto in anestesia generale ed eseguito dal Prof. Sergio Alfieri, con l’assistenza del Prof. Luigi Sofo, del dott. Antonio Tortorelli e della dott.ssa Roberta Menghi. L’anestesia è stata condotta dal Prof. Massimo Antonelli, dalla Prof.ssa Liliana Sollazzi e dai dott.ri Roberto De Cicco e Maurizio Soave. Erano altresì presenti in sala operatoria il Prof. Giovanni Battista Doglietto ed il Prof. Roberto Bernabei».
Scribacchini (et alii…) vil razza dannata. E continuano…
di Marco Tosatti
Stilum Curiae, 3 novembre 2022
Questo – lo ammetto – è un post di pancia. Perché mi infuria il fatto che a dispetto di tutto quello che sappiamo, grazie a studi scientifici seri, ampi, documentati e provati a livello nazionale e internazionale, la Banda del Siero continui a spargere veleni di ogni genere. Politici – e vabbè, si sa che sono quello che sono – ma medici, ordini professionali e soprattutto soi disant giornalisti, il cui ruolo nella frode è stato ed è ancora, come vedrete, centrale.
Ennesimo caso [l’intervento del Prof. Roberto Bernabei nella trasmissione “ReStart”] di confessione involontaria dei propri crimini, da annotare per i futuri processi. Se lo dicono da soli che sono “famigerati” (“che gode di pessima fama, malfamato”).
E che dire del contenuto criminale del resto della frase: non avevano alcuna evidenza dei questa presunta malattia e hanno “vaccinato” alla cieca sperando che andasse bene perché in passato “ha fatto il bene dell’umanità”, anche ai ragazzi perché “vanno a scuola e stanno tutti insieme”.
C’era bisogno di presunti luminari della medicina per dire (e fare) bestialità del genere che possono benissimo sentirsi nel bar sotto casa?
Il Comitato Tecnico Scientifico era una organismo politico, pseudo-scientifico, terroristico e criminale, responsabile della morte di decine di migliaia di italiani.
La presunta Covid, di cui appunto “non si sa nulla”, è la solita influenza, così rinominata per le finalità che sappiamo.
La messa in scena vaccinale è solo una copertura per somministrare sostanze tossiche sperimentali a mRNA e altre componenti non dichiarate.
Sembra giusto, no? E invece abbiamo gente come questa che prosegue imperterrita nella propaganda dei mezzi di informazione – che avranno la loro convenienza, diremmo a Genova.
Quelli stessi che fecero morire Giovanni Paolo II un giorno prima, come potete vedere dalla schermata seguente…
E nel circo di persecuzione verso chi non ha voluto, esercitando un diritto costituzionale, sottoporsi a una inutile (ammissione Pfizer) sperimentazione, non potevano mancare né Cazzullo, né, ma su un tono melanconico, Battista…
Il resto è tutto da ridere…Conosco almeno quindici persone che si sono fatte tre dosi e si sono ammalate di Covid, alcune anche due volte. Però abbiamo ancora persone così. Straordinario, vero?
Comunque, non dobbiamo dimenticare; anche perché questi personaggi inqualificabili guidati da creature come Ronzulli e Gasparri sono ancora aggressivi e prepotenti.
Mi stavo dimenticando Zingaretti…poteva mancare?
A questo poveretto [che segue] ha risposto già ieri un medico vero, di quelli che hanno curato e salvato [QUI].
Tutto quello che gli possiamo consigliare è di andare a leggere gli studi resi pubblici, compreso quello dell’ISS e magari dare anche un’occhiata a effetti avversi e morti improvvise. Ecco chi sono i veri ciarlatani antiscienza, quelli come questo signore che grazie a Dio non conosco.
E adesso permettetemi un sorriso sulla polemica sui Rave Party…
Basta con la realtà capovolta
di Max Del Papa
Il Faro, 1° novembre 2022
Io lo so che sei anni sono assurdi per chi organizza rave illegali, e sono assurdi perchè in Italia sei anni non li danno neppure ai narcos o agli stragisti e se gli danno arriva il solito giudice piddino a disinnescarli, so pure che le leggi ci sono già, altrimenti la polizia non poteva intervenire a Modena, e so ancora che certi imbecilli vestiti da nazi o che citano pensatori nazisti non dovrebbero diventare sottosegretari.
So tutto, capisco pure la frenesia intervenista di Giorgia Meloni, capisco che voglia marcare un abisso rispetto ai predecessori, anche se strafare non è mai una buona politica, da legge e ordine a legge e casino è un attimo.
Però poi penso alle Lamorgese, che i fannulloni rugginosi li faceva scortare, a spese della collettività. Penso a Speranza, uno sconsiderato che ha fatto ammalare 60 milioni di persone accettabilmente insane.
Penso ai balordoni della Sapienza, così prepotenti, così petulanti, “No, qui Capezzone non entra. Perché? Perché è fascista e se uno è fascista lo decido io e con te che sei fascista non parlo”.
Penso alla buffonata delle occupazioni resistenziali sospese per il ponte, tutti a Modena, sotto al capannone, penso a quel fattone perso con la testa rossa che vagolava inebebito dopo essersi chiaramente cagato addosso, e non ne posso più.
Sarà che sto invecchiando, ma io di vedere questi scarti, questa umanità a perdere, che la fa franca, che pretende e ottiene il mantenimento, il diritto di saccheggio, di spaccio, di stupro, ne ho pieni i coglioni. Di sentirmeli esaltare ogni giorno che Cristo manda in terra, non gliela faccio più.
Ne va di mezzo la democrazia? Non scherziamo, la democrazia è già andata a puttane e ce l’hanno accompagnata i garantisti di sinistra con i loro coprifuoco, i lasciapassare, una politica veramente fascista. Autoritaria e arrogante. E se sono sopravvissuto alle loro vessazioni, posso benissimo sopravvivere alle presunte vessazioni su quattro o cinquemila nullità che non potranno più requisire proprietà altrui per cagarsi addosso a spese mie.
Dite che poi toccherà a me? Ma peggio di questi due anni, che dovrei aspettarmi? Cosa c’è peggio del regime Mattarella-Conte-Draghi-Speranza? Elodie nelle orecchie H24?
Voglio voltare pagina, ho bisogno di tornare a una società dissociate fin che volete, ma ancora comprensibile. E invece io vedo i cosiddetti attivisti, per il clima, che paralizzano diritti, che dicono “ci ispiriamo alle Brigate Rosse e del clima non ce ne frega niente, siamo drogati di attenzione e viviamo per creare l’incidente”, li vedo impuniti, esaltati anziché presi a legnate mi sale una reazionaria, ottusa, senile, ma prepotente voglia di Giustiziere della notte.
Il garantismo essendo quello di Letta, il segretario più fallimentare nella storia della sinistra che è storia di nullità (anche Berlinguer? Ma certo, anche lui: cosa avrebbe fatto di memorabile, a parte rallentare, da autentico idiota, l’avvento della tivù a colori?). O di Sansonetti, uno che appena apre bocca ti verrebbe voglia di metterlo a posto. Quella spocchia, quel vaneggiare pieno di sé: ci credo, che è allergico al merito uno che non ha mai combinato niente ma sempre a galla sulla zattera del partito: ha affondato tutti i giornali che gli han dato, dal Dubbio, quello degli avvocati, l’hanno cacciato a pedate, e adesso tocca al Riformista; difendeva il pluriassassino Cesare Battisti inventando di sana pianta violazioni dei diritti umani.
D’accordo, va bene, Meloni dovrebbe calibrare meglio la sua foga, i suoi sottoposti hanno già cominciato coi proclami, e sono istintivamente insopportabili, si faranno male da soli, è solo questione di tempo.
Io però sento adesso il bisogno di una normalità normale, dove chi è uno stronzo è uno stronzo, chi è un incapace deve starsene fuori dalle palle e chi delinque deve restarsene dietro le sbarre.
Non vogliono far parlare Capezzone? E in nome di che? Di Elly Schlein che non esiste? Di Bonino che piglia stecche da Soros, e si sapeva, per pompare sull’aborto sistemico e il resto delle porcherie eurounioniste? Delle Bibiano che come una lebbra infettano tutta l’Italia col patrocinio del PD?
Pazienza se non piacerà ai parassiti della sinistra, gli Zerocalcare o Zoro o Zulu o cazzo che sia. Non ne posso più di vedere esaltati i cialtroni, premiati gli imbecilli, e tutti a farla franca. Mi aspetto che i responsabili del regime, vero regime, dal 2020 al 2022 vengano giudicati e condannati duri; che i coglioni della Sapienza scoprano davvero cosa è la repressione, visto che quella delle mascherine non l’hanno percepita; che i cagatori da rave non prendano il reddito di cittadinanza, finanziato con le mie tasse, ma pedate nel culo. E che il merito, d’altra parte, cominci davvero a funzionare. Così si ripuliscono un po’ di scuole, televisioni, giornali, burocrazie miste, eccetera.
Comprendo di star sognando, ma lasciatemelo fare: so perfettamente che i miracoli non li fa nessuno, non me li aspetto da donna Giorgia, molte delle facce che le gravitano intorno mi stanno pesantemente sui coglioni (c’era un Dalmastro, o Salmastro, che appena apriva bocca mi veniva da tirargli una scarpa sullo schermo).
Ma il gretinismo, il sessantottismo, il settantasettismo, il brigatismo, il genderismo, il femminismo isterico non li reggo più, sono saturo, li rigurgito: datemi almeno il tempo di detestare questi altri, ci arriverò presto, sono già sulla buona strada ma io, cresciuto in tutta questa diarrea quella sì davvero autoritaria, da pensiero unico, e pensiero idiota, di sinistra non la digerisco più, più, più.
* * *
Postscriptum
«Dice il Signore: “Non temere, perché io sono con te; non smarrirti, perché io sono il tuo Dio. Ti rendo forte ti vengo in aiuto e ti sostengo, ora e per sempre”» (Don Salvatore Lazzara).
«Ascoltate questo, popoli tutti,
porgete l’orecchio, voi tutti abitanti del mondo,
voi, gente del popolo e nobili,
ricchi e poveri insieme.
La mia bocca dice cose sapienti,
il mio cuore medita con discernimento.
Porgerò l’orecchio a un proverbio,
esporrò sulla cetra il mio enigma.
Perché dovrò temere nei giorni del male,
quando mi circonda la malizia
di quelli che mi fanno inciampare?
Essi confidano nella loro forza,
si vantano della loro grande ricchezza.
Certo, l’uomo non può riscattare se stesso
né pagare a Dio il proprio prezzo.
Troppo caro sarebbe il riscatto di una vita:
non sarà mai sufficiente
per vivere senza fine
e non vedere la fossa.
Vedrai infatti morire i sapienti;
periranno insieme lo stolto e l’insensato
e lasceranno ad altri le loro ricchezze.
Il sepolcro sarà loro eterna dimora,
loro tenda di generazione in generazione:
eppure a terre hanno dato il proprio nome.
Ma nella prosperità l’uomo non dura:
è simile alle bestie che muoiono.
Questa è la via di chi confida in se stesso,
la fine di chi si compiace dei propri discorsi.
Come pecore sono destinati agli inferi,
sarà loro pastore la morte;
scenderanno a precipizio nel sepolcro,
svanirà di loro ogni traccia,
gli inferi saranno la loro dimora.
Certo, Dio riscatterà la mia vita,
mi strapperà dalla mano degli inferi.
Non temere se un uomo arricchisce,
se aumenta la gloria della sua casa.
Quando muore, infatti, con sé non porta nulla
né scende con lui la sua gloria.
Anche se da vivo benediceva se stesso:
“Si congratuleranno, perché ti è andata bene”,
andrà con la generazione dei suoi padri,
che non vedranno mai più la luce.
Nella prosperità l’uomo non comprende,
è simile alle bestie che muoiono»
(Salmo 48).
Foto di copertina: Fattone al rave party di Modena (Foto di Il Faro di Max Del Papa).