Il significato della celebrazione del Cardinal Zuppi con il Populus Summorum Pontificum

Condividi su...

[Korazym.org/Blog dell’Editore, 02.11.2022 – Andrea Gagliarducci] – Il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, il Cardinale Matteo Zuppi, ha presieduto venerdì 28 ottobre 2022 i Vespri per l’XI Pellegrinaggio Annuale del Populus Summorum Pontificum a Roma. Il pellegrinaggio prende il nome dalla Lettera apostolica in forma di Motu proprio Summorum Pontificum di Papa Benedetto XVI del 7 luglio 2007, che riconosceva il diritto di tutti i sacerdoti di celebrare la Santa Messa secondo il Messale Romano del 1962, che è in latino.

Il tradizionale pellegrinaggio del popolo del Summorum Pontificum è all’undicesimo anno, quindi, è antecedente alle recenti restrizioni e modifiche decretate da Papa Francesco, e Zuppi ha chiarito che nella sua presenza non ci sono particolari “segni” da interpretare. Zuppi, 67 anni, ha affermato di aver ricevuto un invito a partecipare prima di essere nominato Presidente della Conferenza Episcopale Italiana. Ha accettato, “non pensando che ci fosse qualcosa di sbagliato”. Tuttavia, la partecipazione di Zuppi al pellegrinaggio, che porta a Roma migliaia di pellegrini favorevoli alla Messa Tradizionale Latina, ha avuto un impatto particolare, se non sorprendente.

Il pellegrinaggio ha visto negli anni diversi cardinali e arcivescovi celebrare per i numerosi pellegrini. Il Cardinale Antonio Cañizares Llovera ha celebrato con i pellegrini nel 2012 nella Basilica di San Pietro quando era Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti. Eppure, Cañizares – che recentemente ha rinunciato come Arcivescovo di Valencia, in Spagna – è stato tra coloro che hanno praticamente applicato alla lettera la Lettera apostolica in forma di Motu proprio Traditionis custodes di Papa Francesco, sospendendo la celebrazione della Messa Tradizionale Latina nella sua arcidiocesi.
Traditionis custodes è il motu proprio del 16 luglio 2021 in cui Papa Francesco ha posto restrizioni radicali alla celebrazione della Messa utilizzando il Messale Romano del 1962, variamente noto come la forma straordinaria del rito romano, la Messa tridentina e la Messa Tradizionale Latina [Traditionis custodes-Indice].

Mentre alcuni vescovi, come Cañizares, applicavano le restrizioni alla lettera, Zuppi, nella sua Arcidiocesi di Bologna, trovò una soluzione pragmatica. Il chierico, che ha una reputazione come il “cardinale in bicicletta”, ha tenuto conto anche della particolare sensibilità dei fedeli della diocesi. In un decreto, Zuppi annotava che una comunità tradizionale era iniziata a Bologna subito dopo la Summorum Pontificum e che questa celebrazione aveva già soddisfatto i requisiti della Traditionis custodes. Così il cardinale decise di mantenere tutto com’era – salvo trovare un’altra chiesa non parrocchiale – permettendo ai fedeli di assistere alla Messa Tradizionale Latina. Zuppi ha infatti sottolineato che «la tradizione liturgica ha dato un’impronta inconfondibile alla nostra Chiesa locale. È un giardino da coltivare con rinnovato amore e passione senza mai rassegnarsi alla stanchezza e alla pigrizia, che — anche quando non degenerano in abusi — finiscono per indebolire la formidabile forza della liturgia da cui la Chiesa nasce ed è sempre costruita». La decisione di Zuppi non dovrebbe sorprendere, considerando che come un vescovo ha accettato anche gli inviti a celebrare la Messa Tradizionale Latina.

C’era da aspettarsi la sua partecipazione al Pellegrinaggio del Populus Summorum Pontificum di quest’anno. Di recente Zuppi ha anche visitato l’Istituto Cristo Re Sommo Sacerdote (ICRSS) a Gricigliano, vicino a Firenze. L’ICRSS anche celebra la Messa Tradizionale Latina e, secondo quanto riferito, Zuppi è rimasto colpito dai numerosi seminaristi.
Pur essendo un pastore esperto e un vescovo molto rispettato, Zuppi non è considerato un “tradizionalista” o un “conservatore” ed è noto per il suo sostegno attivo alla Comunità di Sant’Egidio. La sua tendenza di agire come un costruttore di ponti si nota anche in un Collegio cardinalizio frammentato.

Papa Francesco ha nominato Zuppi membro del Dicastero per le Chiese Orientali. È già membro del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale. L’Arcivescovo di Bologna, dunque, accresce i suoi incarichi in Curia, divenendo membro di un importantissimo dicastero.

Tutte queste mosse fanno di Zuppi un candidato alla successione di Papa Francesco? Questa è speculazione vana. Resta da vedere come potrebbero decidere i cardinali elettori in un eventuale conclave. L’unico fatto tangibile è che Zuppi non vuole dividere. Invece, sta costruendo ponti, che potrebbe ancora rivelarsi un ruolo essenziale in una Chiesa segnata da tensioni e divisioni.

Questo articolo nella nostra traduzione italiana è stato pubblicato in inglese il 31 ottobre 2022 da Catholic News Agency [QUI].

Foto di Messa in Latina-MiL dell’XI Pellegrinaggio Ad Petri Sedem del Populus Summorum Pontificum dal 28 al 30 ottobre 2022: Venerdì 28 ottobre 2022, Vespri nella Basilica di Santa Maria dei Martiri (Pantheon), organizzati dall’Istituto del Buon Pastore, presieduti da Sua Eminenza il Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana. Presenti l’Arcivescovo François Bacqué, Nunzio Apostolico, e Mons. Marco Agostini, Cerimoniere Pontificio.

Free Webcam Girls
151.11.48.50