L’Uomo dei Misteri. Una mostra “pellegrina” con la ricostruzione iperrealistica del corpo di Cristo

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[Korazym.org/Blog dell’Editore, 31.10.2022 – Vik van Brantegem] – Il Mistero si è fatto carne nella cattedrale di Salamanca, la città spagnola che con i riti della Settimana Santa ogni anno rievoca in maniera monumentale la Passione di Cristo, il 13 ottobre scorso è stata inaugurata la mostra The Mystery Man (L’Uomo dei Misteri), che dall’anno prossimo diventerà “pellegrina” nei cinque continenti.

L’esposizione si sviluppa su 600 metri quadrati, suddivisa in quattro sale. In primo luogo la musealizzazione con autoguida e l’esposizione di oggetti storici, una sezione multimediale che fa immergere, attraverso foto, luci e suoni, nelle immagini sacre che si sono susseguite nei secoli.

Viene riprodotta la storia della Sindone conservata a Torino ma anche alcuni oggetti del racconto dei Vangeli, dai trenta denari di Giuda alle fruste, dalle lance all’iconografia che ha rappresentato il volto e il corpo di Cristo nei secoli.

Un video mapping indica in forma digitale le caratteristiche della Sacra Sindone. La sala immersiva offre l’esposizione artistica del volto di Gesù.

Il tutto culmina nell’impressionante opera iperrealista e volumetrica che rappresenta il corpo di Cristo. La scultura cerca di mostrare allo spettatore un corpo di qualità umana senza movimento artistico, senza interpretazione, basato su dati storici e studi scientifici multidisciplinari sulla Sacra Sindone. Quindi, la replica del corpo di Gesù viene presentata attraverso un viaggio che narra la sua passione e la sua morte, tra arte, archeologia e ricerca scientifica sulla Reliquia conservata a Torino, che vengono mostrate per la prima volta insieme.

La scultura è stata realizzata in lattice e silicone, pesa circa 75 kg e la postura è del Cristo defunto in rigor mortis. Le gambe sono leggermente piegate, le mani incrociate a livello del pube. Non sono stati omessi particolari nella figura. L’intero corpo dell’uomo sulla Sindone è visibile. Quando ci si avvicina alla figura si possono osservare ogni poro della pelle, lentiggini, ciglia e sopracciglia, le ferite in tutto il corpo, il viso tumefatto, i capelli intrisi di sangue. Una figura iperrealista che finora non era mai stato realizzato, con tutte le sue sofferenze ma anche tutta la sua nudità. “Siamo pronti alle polemiche – ha detto il curatore della mostra, l’artista Álvaro Blanco – ma d’altronde ci furono anche quando fu svelata la Cappella Sistina di Michelangelo”. Blanco ha ringraziato ArtiSplendore, la società che promuove l’evento e la Cattedrale di Salamanca “per il coraggio con cui hanno scommesso sul progetto della mostra”.

Il Vescovo di Salamanca, Monsignor José Luis Retana, dopo aver visitato la mostra, ha commentato: “Abbiamo appoggiato questa iniziativa sin dal primo momento. L’opera mi è piaciuta molto, la verità è che ti trovi davanti a quella che è una rappresentazione esatta di quello che subì Gesù e che causò la sua morte, e questo sconvolge. Ora i nostri occhi possono vedere che cosa è stata la passione di Cristo”. Ha ammesso che ci è voluto “coraggio” ad ospitare all’interno di una chiesa una figura così “cruda”, nella sua sofferenza e nella sua nudità. “Ma c’è bisogno di coraggio per evangelizzare”, ha rimarcato. D’altronde “il Mistero si è fatto carne e questo corpo mostra alla gente che Dio si è fatto uomo ed ha sofferto per noi”. Monsignor Retana ha affermato che il corpo dell’uomo della Sacra Sindone può rappresentare “la concretizzazione dell’amore di Dio che si fa carne in Gesù Cristo che muore come un malfattore, con un sacrificio terribile per la nostra salvezza. Non esiste al mondo un amore più grande”. Poi ha aggiunto che “il mistero si è fatto carne, ma si è fatto carne per morire per noi, e poi risuscitare. Allora credo che la mostra possa aiutare la fede dei credenti e suscitare quella dei non credenti”.

“Siamo di fronte a un’opera realizzata con la tecnica iperrealista dove sono stati introdotti tutti i dettagli che emergono dalla Sacra Sindone. È stata creata su una base 3D, inserendovi minuziosamente i diversi studi pubblicati sulla Sindone nel corso della storia. Sangue, ferite, misure e posizione del corpo. La novità consiste nel capire che l’immagine di Gesù è l’immagine più rappresentata di tutta la storia”, ha detto Blanco. Spiega di aver lavorato con un gruppo di artisti che hanno cercato di “realizzare una figura il più simile possibile a quella che emerge dalla Sacra Sindone”. Ha poi aggiunto che si tratta di un lavoro che ha richiesto più di 15 anni di studio sulla Sacra Sindone. “È un momento di verità unico, non è una interpretazione artistica, questo è il corpo di un uomo le cui ferite e sofferenze corrispondono alla perfezione ai racconti sulla Passione di Cristo”, ha spiegato Blanco. “Al momento di vedere il corpo finito ero convinto di essere davanti a Gesù, ero davanti all’immagine del corpo di Gesù di Nazaret”, ha detto.

“L’obiettivo – ha spiegato l’Amministratore delegato di ArtiSplendore, Francisco Moya- è che questa mostra diventi pellegrina, pellegrina non itinerante”, precisa. La mostra rimarrà a Salamanca fino a dicembre, per poi cominciare il suo pellegrinaggio nei cinque continenti. Tra le prime tappe previste in Spagna ci sarà Malaga, altra città che come Salamanca ha una lunghissima tradizione nei riti della Settimana Santa. Poi, si prevede che la mostra nel 2023 sarà a Lisbona per la Giornata Mondiale della Gioventù e nel 2025 a Roma per il Giubileo della Misericordia., per arrivare anche a Torino, la città della Sindone. Il Sindaco di Salamanca, Carlos García Carbayo, ha descritto The Mystery Man come “una grande mostra che avrà un’eco mondiale e che esce da Salamanca, è motivo di orgoglio per tutti noi”.

Foto di Blanca Ruiz Antón/ANSA.

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