‘Abbi Fede’: la fede raccontata dai giovani

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Un libro può salvarti la vita? Questo è l’insegnamento di Leyla, la protagonista del terzo romanzo de ‘Le Befane del Nord’. Il romanzo in questione, quello in grado di cambiare la vita delle persone anche nella realtà e non solo in un racconto, si intitola ‘Amando scoprirai la tua strada’.

‘Amando scoprirai la tua strada’, in origine, era una frase scritta nel diario di una giovane, morta a ventitré anni. Si chiamava Sandra Sabattini. Aveva una sensibilità verso gli ultimi e una semplicità innate. Aveva altre qualità, ma spero vorrete approfondire il tutto. Sandra Sabattini è stata beatificata dalla Chiesa di recente, cioè nel 2021. Ho avuto modo di leggere il suo diario e la sua biografia. Ne consiglio la lettura, perché è molto bello vedere la vita e i rapporti con le persone in maniera diversa. Una ragazza normale, con tutti i nostri problemi, affronta la vita in maniera speciale.

Tornando al romanzo grazie a cui è cambiato tutto, devo dire che l’ho divorato e mi ha dato molto. Ho imparato tantissimo da questo racconto in cui Carolina, una non credente, ricostruisce la sua vita grazie a Sandra Sabattini e a chi ha seguito in qualche modo la sua strada.

Questo libro mi chiamava, da quando ne ho scoperto l’esistenza ho sentito qualcosa che mi attirava. Ho scoperto che era dedicato a Sandra   ho deciso di prenderlo. Si è aperto un mondo intero. Il libro mi ha fatto capire molte cose su come ero io e chi conoscevo, sul perché delle mie scelte e molto altro.

Ciò che Leyla, la protagonista del mio libro, dice  riguardo ad ‘Amando scoprirai la tua strada’ è, per la maggior parte, quello che potrei raccontare io. Ho deciso di permettere al mio personaggio di realizzare il suo sogno, nonostante tutti i motivi che lo renderebbero impossibile per chi è nelle sue condizioni. Il sogno che è nato grazie al libro.

Leyla, infatti, troverà il modo di servire Dio e gli uomini, in modo particolare i bambini a lei cari grazie alla rilettura del romanzo, unico conforto nel suo viaggio verso la meta sbagliata. Leyla, infatti, è una fibromialgica dal carattere duro, quasi cinico e sarcastico a causa della sofferenza. E’ pronta a rischiare il tutto per tutto, fino anche a perdere la vita, perché la malattia le ha causato grossi effetti collaterali: è costretta a stare al buio perché non può stare a contatto con nessuna luce solare o artificiale. Non può uscire di casa ed ha alle spalle un grave problema.

Partita per un viaggio non troppo organizzato verso la Svizzera, dove intende trovare la ‘dolce morte’, conosce Sam, un giovane disperato per una delusione d’amore. L’incontro organizzato da qualcuno che vuole loro molto bene, si rivelerà proficuo per il bene di entrambi.

La Fede entrerà nelle vite dei ragazzi in maniera diversa, tramite un libro che esiste veramente. Cosa desiderano davvero Leyla e Sam? L’amore, ma non quello dei libri classici. Uno vero, puro e totalizzante. Quale amore se non quello di Dio? 

La lettura di ‘Amando troverai la tua strada’ fa riflettere i due ragazzi. Leyla addirittura si addormenta e, tramite il sogno, una entità superiore le comunica che deve prendere una decisione. Così, come dice il titolo, la ragazza che ha sempre vissuto nella convinzione che ormai c’è chi può e chi non può, ovvero ‘il c’era una volta e una volta non c’era’, cambia la sua vita. Prende un decisione coraggiosa, di nuovo pronta a tutto pur di farcela anche se difficile a causa dei limiti fisici.

Ora, però, sa che non sono quelli il vero problema. Sam, guidato dalla forza della compagna di avventura, si lascia andare a ciò che ha compreso dal libro. Anche lui comprende che il suo cuore può riempirsi di nuovo e può dare e avere amore. Si dice che sia Dio a ispirare i genitori a darti un certo nome. Si spera che i genitori diano retta, ma non sempre sentono questo ‘consiglio’ divino e scelgono un nome diverso.

Dopo aver conosciuto questa teoria tramite lezioni, ho pensato che l’immagine migliore da usare per arrivare al cuore dei lettori, fosse caratterizzare il personaggio tramite il suo nome. Il nome è la sua essenza, il suo ruolo e il suo futuro. Attenzione perché il nome non si riflette solo su te stesso, in particolare si basa su come tu devi agire nel mondo. Ecco perché c’è una contrapposizione tra il ruolo del significato del nome della protagonista e quello della sua ‘spalla’.

Leyla vive nel buio come la notte e  si sente sola in una oscurità interiore. Il suo nome significa ‘notte’ o ‘scura come la notte’. Credo che questo significato, quello che ho conosciuto per primo, sia quello che le ho attribuito, in quanto Leyla non è la notte, bensì si sente come se fosse nella notte e ne facesse parte. Vorrebbe uscirne e non ci riesce quindi sa di non essere notte, nel profondo.

Dicono  che Sam possa voler dire sia ‘Ascoltato da Dio’, che ‘Il suo nome è Dio’. Può significare anche ‘Dio ha sentito’ e ‘Il nome di Dio’. In tutti questi casi, Sam, variante di Samuele, in ebraico Samuel, è il nome perfetto per il personaggio che, contro la sua volontà, si ritrova in un viaggio alla riscoperta di sé e del suo compito.

Si trova proprio nel posto giusto e al momento giusto.  Rappresenta l’aiuto inviato a Leyla. Entrambi i ragazzi del treno hanno bisogno di aiuto, ma siccome ogni nome ha un significato che racchiude una missione, è Sam che aiuta Leyla e le permette di fare lo stesso con lui. 

Leyla prende l’iniziativa, ma è lei che ha più bisogno di aiuto e Sam è lì per fornirglielo.  Questa è la sua missione: ascoltare.  Entrambi sono il mezzo per la salvezza del compagno di viaggio perché ci vuole coraggio sia per ascoltare che per parlare rivelando cose di sé che non si direbbero mai. Il romanzo ‘Abbi fede’ vuole insegnare che la fede si può trovare  in qualsiasi momento e che un crollo non significa averla persa o per forza averne meno.

Proprio quando si cade ci si può rialzare e l’aiuto può venire da ciò che è insospettabile come un piagnone o una cinica con un libro in mano.  La fede si può ricoltivare, ritrovare, secondo il libro. Basta solo aprire il cuore. Questo è vero e ve lo posso confermare. Basta una dolce guida per riportarti ‘a casa’.

Dopo due racconti sulla Speranza mi sono buttata un po’ più in là, raccontando qualcosa che, in parte è successo a me.  Quando ho letto per la prima volta Amando troverai la tua strada ho iniziato a vedere le cose in modo diverso.

A capire me stessa e gli altri. In particolare ho compreso questi ultimi.  Mi ha fatto aprire gli occhi davanti a circostanze che non avevo  mai compreso seriamente, come ad esempio lo shock dei tuoi ‘amici’ davanti ai tuoi cari che sono diversamente abili.

L’aumento della sensazione di turbamento dei primi quando, inspiegabilmente per loro, abbracci i secondi. Mi ha fatto riconsiderare il fatto del classico “c’è chi può e chi non può”. Questo è molto importante perché secondo questo mantra c’è chi non può fare o avere, ma chi lo ha detto? Perché io dovrei avere meno diritti perché malata?

Questa è la vera domanda a cui ne segue una più importante: se io non ho valore perché ci sono? Dunque devo trovare la mia strada e il ‘c’è chi può e chi non può’ va eliminato. Ho riflettuto sulle possibilità di servizio che io avrei potuto svolgere nonostante la mia malattia, quella della protagonista del mio romanzo.

Ho deciso di trasmettere queste morali insieme all’importanza dell’andare oltre al dolore che ti porta a smettere di vivere. Per fare questo ho utilizzato una battuta di un personaggio de ‘I miei ultimi 10 minuti e 38 secondi in questo strano mondo’, libro di una autrice turca che tocca proprio l’argomento del chi ha diritti e chi no. Secondo un personaggio c’è chi  non ha diritto, per alcuni, e sparisce  come se non fosse mai nato.

Forse c’era o forse non c’era, come dice l’incipit delle fiabe dell’Anatolia. La notte in cui cade Leyla è legata a questo. Essendo inutile, secondo tanti, non ha diritti, nessuno la cerca e la vuole . Più sola di quando era piccola sente di appartenere alla categoria de ‘una volta non c’era’: una invisibile, intoccabile, scarto che però continua a sentire dolore.

Se non può esistere per il mondo, per cui si donerebbe,  allora la vita non ha senso.  Il dolore che prova non ha senso. Deve morire. Non compresa neanche dai suoi, fugge ma ecco che il suo legame con l’amore e la speranza si ricrea. Porta con sé un romanzo religioso per avere conforto dello spirito.

Questo gesto, in realtà rappresenta proprio il suo attaccamento alla vita e al non volersi arrendere ad essere relegata in un ruolo che le è stato imposto ma non le si confà. Questo le permette di riascoltare parole che le hanno dato forza  e grazie ad un aiuto soprannaturale riuscirà a trovare la via per dimenticare il dolore causatole da chi ha incontrato e per prendere la via della consacrazione.

Sam, il non credente, grazie al conforto che dà a Leyla legge e pensa  alla propria vita scoprendo che l’amore non è solo quello per una persona che può tradirti. L’amore è quello per tutti e per il Cielo che non delude. Sam cambia la sua vita da ricco  giovane non credente e decide di seguire l’esempio della cinica che in realtà ha un cuore. Nonostante i genitori, inizialmente, non siano d’accordo, prende i voti e diventa prete.

Questo romanzo  è il più cattolico di tutta la serie perché narra una storia con una soluzione diversa che scombina tutti i piani e stupisce tutti, ma rende davvero felici quelli che hanno scelto di cambiare per vedere la vita come avrebbe dovuto essere. Si parla del vero valore della vita come dono da custodire nonostante il dolore e regalo per gli altri che rende pienamente liberi e contenti. 

Insegna il valore dell’accettazione degli altri e di sé con i propri limiti senza condannare o giudicare. Due insospettabili vittime del nostro secolo riescono a cambiare visione grazie alla speranza che fa riaccendere la fede che era in loro solo flebile ma comunque accesa. Come dicono alcune teorie cattoliche se hai speranza puoi avere fede. Potete trovare Abbi fede online su Lulu.com. Foto creata da me unendo due immagini gratuite di Pixabay e aggiungendo qualche effetto. Foto nuova edizione esterna fatta con internet in un sito per creare avatars.

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