Il Vescovo di Terni co-inaugura il nuovo ingresso della Casa Massonica ternana, assieme al Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia e altri “venerabili”. Nun ce se crede

Condividi su...

[Korazym.org/Blog dell’Editore, 03.10.2022 – Vik van Brantegem] – Tra ieri e oggi, i blog di MiL-Messa in Latino [QUI] , di Marco Tosatti [QUI], di Sabino Paciolla [QUI], di Roberto de Mattei [QUI], di Cronicasdepapafrancisco [QUI], tra altri, hanno opportunamente portato alla nostra attenzione la partecipazione (attiva, compiaciuto e applaudendo, come si vede nelle foto, e intervenendo anche con un “messaggio di saluto”) del Vescovo di Terni-Narni-Amelia, Mons. Francesco Antonio Soddu, il 27 settembre 2022 a Terni all’inaugurazione del nuovo ingresso della Casa Massonica del Grande Oriente d’Italia ternano.

Un amico sacerdote mi scrive, mentre sto approdando questo articolo: «Vedi tu. A noi i Vescovi ci proibiscono di fare le preghiere, poi loro vanno dai massoni. Vergognoso. Preghiamo tanto per la conversione dei peccatori». Vero. Tra tanta dire e fare ci resta solo a pregare.

Si tratta di un palazzo di tre piani nel centro storico in via Roma di Terni, dove il 18 ottobre 2021, sempre alla presenza del Gran Maestro della loggia massonica, il Fratello Stefano Bisi, c’era stata già un’inaugurazione con la ristrutturazione di parte della sede e la realizzazione del secondo Tempio massonico nella sede ternana. Quella giornata era poi proseguita con la Tornata della Loggia P. Faustini N. 1153, per celebrare “l’Innalzamento delle colonne dell’officina”.

Mons. Soddi, nominato da Papa Francesco Vescovo di Terni-Narni-Amelia il 29 ottobre 2021, è proveniente dal clero di Sassari e fino a quel momento era Direttore della Caritas Italiana. Quasi un anno dopo vediamo questo vescovo cattolico apertamente andare a braccetto con una loggia massonica, dimenticandosi le inequivocabili parole di Gesù Cristo nostro Signore: «Nessuno può servire a due padroni: o odierà l’uno e amerà l’altro, o preferirà l’uno e disprezzerà l’altro: non potete servire a Dio e a mammona» (Mt 5,24).

Commenta Tosatti su Stilum Curiae: «A Roma dicono: Nun ce se crede… avremo visto tutto». MiL-Messa in Latino: «Non abbiamo parole!!!» (e qui i punti esclamativi sono indicati). Laconico Paciolla: «Giudicate voi. Io sono senza parole!». De Mattei ricorda: «Il compito dei Pastori è quello di salvare le anime del loro gregge, non di portarle all’apostasia e alla perdizione». Salus animarum suprema lex. Come si legge nella Prima Lettera di San Pietro: «Perciò esultate di gioia indicibile e gloriosa, mentre raggiungete la meta della vostra fede: la salvezza delle anime» (1Pt 1,3).

A margine, da notare la totale assenza di partecipanti femminili all’inaugurazione tutta al maschile “venerabile”. Inoltre, anche se un sorridente Mons. Soddu ha auspicato «che iniziative come questa possano alimentare il dialogo e il confronto tra realtà diverse sconfiggendo i pregiudizi», si nota dalle parole del Gran Maestro del Gran Oriente d’Italia, che il pregiudizio anticlericale è ben vivo nella loggia massonica. Questi sono i campioni della tolleranza – massonica e clericale – che ci definiscono intolleranti, perché continuiamo a considerare la Massoneria e il Cristianesimo per quello che sono. Antitetiche.

Condividiamo gli articoli da MiL-Messa in Latino, da Roma Radio Libera e da Cronicasdepapafrancisco, seguiti dall’articolo del sito della loggia massonica Grande Oriente d’Italia.

Terni. Il vescovo Soddu inaugura la nuova casa massonica, assieme al Gran Maestro e ad altri “venerabili”
MiL-Messa in Latino, 2 ottobre 2022


Non abbiamo parole!!!

La notizia è passata in sordina ma un nostro lettore, che ringraziamo, ci ha segnalato questa grave circostanza.

Ecco che nelle foto vediamo il Vescovo di Terni (ed un altro sacerdote…) partecipare tutto giulivo al taglio del nastro, e poi far la foto di rito accanto alle “due colonne” poste all’ingresso della loggia, in uno dei due “tempii” massonici.

Ma lo sa Mons. Soddu che la massoneria è ancora condannata e i massoni sono ancora in peccato grave (e un tempo scomunicati)?

Per ricambiare la cortesia, il Gran Maestro, nella sua allocuzione di circostanza, ha esaltato il 20 settembre, auspicando che venga ripristinato come Festa, in nome di una sempre più indiscutibile laicità dello Stato.

Ecco la perla anticlericale: “E oggi, come in passato, il nostro obiettivo è sempre lo stesso: celebrare tutte le battaglie della libertà, a cominciare da quella che nel 1870 con la Breccia di Porta Pia pose fine al dominio della Chiesa, favorendo la nascita dell’Italia libera e laica”.

E Mons. Soddu era presente?

Ma roba da matti.

Continuano a domandarci: questo clero, se lo merita ancora il nostro 8xMille? O preti di buona volontà inizino un po’ a farsi sentire!!

PS da notare come i preti cattolici partecipino con piacere ad eventi ricchi di simbologie e ritualità (funerali della Regina Elisabetta e da ultimo a questa circostanza massonica) ma siano i primi che rinneghino e disprezzino i riti, i simboli e la liturgia della loro Chiesa.

Roberto

Il vescovo di Terni inaugura la sede della Massoneria
Il commento di Roberto de Mattei
Radioromalibera.org, 1° ottobre 2022


Nel 1968 apparve un libro dello scrittore francese Jean Madiran dal titolo L’eresia del ventesimo secolo (L’Hèrésie du XX siècle, Nouvelles Editins Latines, Parigi 1968): l’eresia a cui Madiran si riferiva era quella dei vescovi, in particolare dei vescovi francesi, di cui denunciava le posizioni eretiche o eretizzanti assunte dopo il Concilio Vaticano II.

Madiran osservava come tutto nasceva da un cedimento dei cattolici alla filosofia moderna, e in particolare al principio secondo cui l’evoluzione della società imporrebbe un mutamento nel concetto stesso di salvezza portato da Cristo. La Chiesa dovrebbe aprirsi al mondo, ascoltarne il messaggio evangelico, che consiste nel comprendere il valore positivo della modernità, voltando le spalle alla fede tradizionale, rigida e intollerante.

L’analisi di Madiran, dopo oltre mezzo secolo, è più che mai attuale, ma forse oggi più che di eresia si dovrebbe parlare di apostasia dei vescovi, cioè di un rinnegamento globale della fede cattolica, che non si esprime solo attraverso eresie ed errori, abbondantemente diffusi tra i vertici ecclesiastici, ma da un atteggiamento di fondo che si esprime anche in parole e gesti dotati di una forte valenza simbolica. Ci limitiamo a citare uno tra i più recenti esempi.

Il 27 settembre la Casa Massonica del Grande Oriente d’Italia, in via Roma a Terni, ha aperto le proprie porte al pubblico, in occasione dell’inaugurazione della nuova sede. Un evento, comunica il Grande Oriente, al quale hanno partecipato istituzioni e autorità oltre ai “liberi muratori” delle logge cittadine. Il Gran Maestro della Massoneria Stefano Bisi, è stato accolto da Luca Nicola Castiglione, Presidente del Collegio dei Maestri Venerabili dell’Umbria, da Gabriele Cardona, Presidente del Consiglio dei Maestri Venerabili di Terni e da numerosi affiliati. Dopo la cerimonia ha avuto luogo la visita alla Casa Massonica che conta al proprio interno due templi. Alla visita quale hanno preso parte il Sindaco Leonardo Latini, il Prefetto Giovanni Bruno, e il Vescovo di Terni-Narni-Amelia Francesco Antonio Soddu, che “nei loro messaggi di saluto hanno ringraziato per l’invito ed espresso l’auspicio che iniziative come questa possano alimentare il dialogo e il confronto tra realtà diverse sconfiggendo i pregiudizi”.

Uno dei primi atti di Mons. Francesco Antonio Soddu, Vescovo di Terni dal 29 ottobre 2021, è stato dunque quello della visita a una sede della Massoneria, un’associazione segreta, condannata da innumerevoli documenti della Chiesa, che propone una visione del mondo direttamente antitetica a quella cattolica.

La condanna della Massoneria non è mai stata abolita. La Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede, in un suo documento del 26 novembre 1983, stabilisce che “rimane immutato il giudizio negativo della Chiesa nei riguardi delle associazioni massoniche, poiché i loro principi sono sempre stati considerati inconciliabili con la dottrina della Chiesa e perciò l’iscrizione ad esse rimane proibita. I fedeli che appartengono alle associazioni massoniche sono in stato di peccato grave e non possono accedere alla Santa Comunione”.

E questo vale per ogni tipo di Massoneria, latina o anglosassone. Non ci sono due o più massonerie, alcune buone, altre cattive. La Massoneria, fin dal suo documento fondativo, le “Costituzioni di Anderson” del 1717, presenta un’ideologia, che mette da parte ogni verità religiosa e morale, riducendo le religioni tradizionali a opinioni soggettive. Il relativismo costituisce in questo senso l’anima della Massoneria, anche se non ne racchiude tutta l’essenza. La Massoneria, infatti, presume di essere una “religione universale”, depositaria di un segreto di cui il massone prende gradualmente coscienza attraverso i riti, i simboli, i testi che assimila, ma anche attraverso l’atmosfera coinvolgente che respira nelle logge in cui è inserito. Il tempio della Massoneria di Terni, appena inaugurato, sarà un luogo in cui l’incauto aspirante massone abbandonerà la Chiesa Cattolica per essere immesso in una setta anticristiana in cui perderà la sua anima e smarrirà la strada al destino di eterna felicità a cui la fedeltà al Vangelo lo chiama.

Il Vescovo di Terni è un successore degli Apostoli. C’è un aureo libretto di Sant’Alfonso Maria de’Liguori, dal titolo Riflessioni utili a’vescovi per la pratica di ben governare le loro chiese, ripubblicato qualche anno fa proprio in Umbria (a cura di Mario Colavita, Edizioni Tau, Todi 2015), di cui consigliamo la lettura a Mons. Soddu e a tutti i vescovi italiani.

Il compito dei Pastori è quello di salvare le anime del loro gregge, non di portarle all’apostasia e alla perdizione. Perciò, spiega Sant’Alfonso, se il vescovo è negligente circa la salute delle sue pecorelle, “sarà reprobo nel tribunale di Gesù Cristo”. Questa è purtroppo la strada su cui si è messo Mons. Francesco Antonio Soddu, Vescovo di Terni-Narni-Amelia, partecipando all’inaugurazione del Grande Oriente di Terni, fianco a fianco con il Gran Maestro della Massoneria italiana.

Che cosa si può fare di fronte a un evento così grave, se non denunciarlo apertamente e pregare per un intervento della Divina Provvidenza che ponga fine a questi scandali che si moltiplicano in Italia e nel mondo?

I men in black di Satana, il Vescovo Soddu e la Massoneria senza più remore…
Cronicasdepapafrancisco.com, 2 ottobre 2022


Il Vescovo di Terni, Mons. Soddu, all’inaugurazione della Casa Massonica; notare l’espressione compiaciuta dei massoni che attorniano Sua Eccellenza (Sì lo chiamiamo “Sua Eccellenza” perché pur detestando, noi, il suo folle e inaudito gesto, non manca il rispetto soprannaturale per il ruolo che ricopre); vediamo da un lato un ghigno di soddisfazione, come se dicessero “Ormai abbiamo vinto, e la Chiesa sta diventando una nostra loggia“; da un lato una certa commiserazione, come se dicessero (loro, non noi): “Povero fesso: ormai la nostra guerra contro la Chiesa è come sparare sulla Croce rossa“…

Il 27 settembre 2022 la Casa Massonica del Grande Oriente d’Italia, in via Roma a Terni, ha aperto le proprie porte al pubblico, in occasione dell’inaugurazione del nuovo ingresso. Un evento al quale hanno partecipato istituzioni, autorità oltre ai liberi muratori delle logge cittadine. A tagliare il nastro con il Gran Maestro … l’invitato illustre e benedicente Vescovo di Terni mons. Francesco Antonio Soddu… che nei loro messaggi di saluto hanno ringraziato per l’invito ed espresso l’auspicio che iniziative come questa possano alimentare il dialogo e il confronto tra realtà diverse sconfiggendo i pregiudizi.

SCONFIGGENDO I PREGIUDIZI??? Quindi, tutte le condanne contro la Massoneria sarebbero PREGIUDIZI da sconfiggere? Va detto a ragion del vero che, a sdoganare e a “sconfiggere” questi presunti pregiudizi ci pensò nel 2016 il Cardinale Gianfranco Ravasi [QUI] con una Lettera aperta alla Massoneria in segno di pace, fratellanza: “CARI FRATELLI MASSONI…” e non certo quale monito a lasciare la Massoneria, al contrario, per benedire una futura cooperazione…

Intanto mettiamo subito nero su bianco, ecco cosa fece firmare San Giovanni Paolo II dal Prefetto della Sacra Congregazione della Dottrina della Fede [prima hanno tolto “Sacra” e poi completato l’opera con il cambio in “Dicastero”. V.v.B.] nel 1981 e poi ripreso dal nuovo Prefetto (Ratzinger) nel 1983 a chi gli chiedeva se la scomunica contro la Massoneria fosse decaduta con il Concilio e nel nuovo Codice di Diritto Canonico, entrambi citati dallo stesso Ravasi: “Non compete alle autorità ecclesiastiche locali di pronunciarsi sulla natura delle associazioni massoniche con un giudizio che implichi deroga a quanto sopra stabilito, e ciò in linea con la Dichiarazione di questa S. Congregazione del 17 febbraio 1981…” [QUI].

E a cosa non si poteva e non si può far deroga? A questo: Disse dunque Ratzinger a nome della Congregazione della Dottrina della Fede: “Prescindendo dalla considerazione dell’atteggiamento pratico delle diverse logge, di ostilità o meno nei confronti della Chiesa, rimane immutato il giudizio negativo della Chiesa nei riguardi delle associazioni massoniche, poiché i loro princìpi sono stati sempre considerati inconciliabili con la dottrina della Chiesa, e perciò l’iscrizione a esse rimane proibita”.

  • E come non bastasse, riportava [QUI] Sandro Magister nel 1999, è arrivata un mese fa La Civiltà Cattolica a picchiar sodo… E proprio mentre il Gran Maestro Raffi faceva uscire la sua intervista amichevole, ha prodotto, in tema di massoneria, un editoriale decisamente ostile. Per mostrare che ai vertici della Chiesa la linea è immutata. E invece condanna era e condanna resta.
  • Ma la gelata più tremenda fu il nuovo codice di diritto canonico, promulgato il 25 gennaio 1983. Il nuovo canone 1374 così predica: «Chi dà il nome a una associazione che complotta contro la Chiesa sia punito con una giusta pena; chi poi tale associazione promuove o dirige sia punito con l’interdetto». Sparita la parola massoneria, sparita la parola scomunica… Alt. però, provvide il Cardinal Ratzinger, con la controfirma del Papa, a fugare le illusioni e a dare l’unica interpretazione autorizzata del canone. Il giorno stesso dell’entrata in vigore del nuovo codice, sentenziò inappellabilmente che: primo, la condanna della massoneria resta immutata; secondo, i cattolici che appartengono a una loggia sono in stato di peccato grave e non possono fare la comunione; terzo, non sono ammesse deroghe. Per i filomassoni di parte cattolica, i tempi si sono quindi fatti duri, sotto l’impero del binomio Wojtyła-Ratzinger, inflessibili nell’avversare ogni relativismo.

Il gioco sporco che fanno è semplice: NON SI ISCRIVONO alla Massoneria pensando così di non infrangere alcuna regola, ma fanno peggio, ci vanno come OSPITI GRADITI, vescovi che benedicono il demonio in persona e che chiamano “fratello”… È il Demonio in persona (che fa le pentole ma non i coperchi) a fornirci la chiave di lettura dei tempi che viviamo, non perché ci ama, ma perché ci odia a tal punto da gettare la confusione nel popolo di Dio, redento da Cristo.

RICORDIAMO che era già accaduto nel 2019 e riportato da Andrea Zambrano [QUI]:

  • Il vescovo è il super ospite per il compleanno della loggia massonica [QUI]. Succede ad Arezzo per i 150 anni della loggia Benedetto Cairoli del Grande Oriente d’Italia, che ha celebrato sabato la ricorrenza con un convegno aperto al pubblico dedicato alla storia della loggia e ai suoi 150 anni “di lavoro per il perfezionamento dell’uomo”.
  • Presenti, a fare gli onori è stato il Gran Maestro Stefano Bisi, le istituzioni cittadine. Ma la parte dell’ospite d’onore – è proprio il caso di dirlo – l’ha fatta sua eccellenza. La foto che ritrae l’abbraccio tra monsignor Riccardo Fontana e Bisi è diventata praticamente la foto emblema della giornata di sabato.

Riportiamo qui solo un passaggio significativo, invitandovi a leggere integralmente la fonte [QUI], facendo nostre anche le riflessioni che sono state fatte.

– dall’Istruzione massonica: ” Noi non intendiamo già di guadagnare il Papa alla nostra causa, né di farne un neofito dei nostri principii od un propagatore delle nostre idee. Questo sarebbe un sogno ridicolo. (..) Quello che noi dobbiamo cercare ed aspettare, come gli Ebrei aspettano il Messia, si è un Papa secondo i nostri bisogni… Con questo solo noi marceremmo più sicuramente all’assalto della Chiesa. (..) … giacché noi avremo il dito mignolo del Successore di Pietro ingaggiato nel complotto: e questo dito mignolo varrebbe per questa crociata tutti gli Urbani secondi e tutti i San Bernardi della Cristianità. Noi non dubitiamo punto di arrivare a questo termine supremo dei nostri sforzi…“.

SI LEGGA ANCHE:

Il video dell’inaugurazione della Casa Massonica a Terni.

Terni. Inaugurato il nuovo ingresso della Casa Massonica. All’evento il Gran Maestro, il sindaco, il vescovo e alti rappresentanti delle istituzioni/Video
Grande Oriente d’Italia, 27 settembre 2022

Il 27 settembre la Casa Massonica del Grande Oriente d’Italia, in via Roma a Terni, ha aperto le proprie porte al pubblico, in occasione dell’inaugurazione del nuovo ingresso. Un evento al quale hanno partecipato istituzioni, autorità oltre ai liberi muratori delle logge cittadine. A tagliare il nastro il Gran Maestro Stefano Bisi, accolto davanti alla sede di via Roma da Luca Nicola Castiglione, presidente del Collegio Circoscrizionale dei Maestri Venerabili dell’Umbria, da Gabriele Cardona, presidente del Consiglio dei Maestri Venerabili di Terni e da numerosi fratelli.

Dopo la cerimonia ha avuto luogo la visita alla Casa Massonica che conta al proprio interno due templi, alla quale hanno preso parte il sindaco Leonardo Latini, il prefetto Giovanni Bruno, del vescovo Francesco Antonio Soddu, che nei loro messaggi di saluto hanno ringraziato per l’invito ed espresso l’auspicio che iniziative come questa possano alimentare il dialogo e il confronto tra realtà diverse sconfiggendo i pregiudizi. Presenti anche il parlamentare Raffaele Nevi e l’assessore comunale Cristiano Ceccotti.

Il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia svela la targa della Casa Massonica a Terni il 27 settembre 2022, sotto lo sguardo compiaciuto del Vescovo di Terni-Narni-Amelia, nella foto di spalle.

Alcuni articoli precedenti dedicati all’argomento

Motus in fine velocior. Note biografiche del neo Segretario particolare papale 2.0. Alcune integrazioni e piccolo aggiornamento – 29 gennaio 2020
– Il dialogo tra Chiesa e Massoneria. Chiara e assoluta inconciliabilità – 6 novembre 2017
– Motus in fine velocior. Nel processo di unificazione di forze avverse, il moto è più veloce verso la fine della trasformazione – 29 ottobre 2017
– La Chiesa & la Loggia: il Cardinale Ravasi sul Sole 24 Ore | La dichiarazione sulla massoneria del 1983 – 14 febbraio 2016

Free Webcam Girls
151.11.48.50