Il ‘sogno’ di Giulia Zedda

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Giulia Zedda, la bambina sarda morta a 10 anni per un tumore e nata in cielo, tra i puri, aveva un sogno da realizzare prima di lasciare questa terra: ‘Mamma, vorrei che prendessi tutti i miei giocattoli e li regalassi ai bambini bisognosi. Io voglio fare del bene al prossimo’. Giulia aveva due sogni: diventare veterinaria  e aiutare gli altri. Grazie alla mamma, che realizza il suo ultimo desiderio, quello più  importante si è  avverato.

Eleonora, insieme ad alcune amiche, crea un gruppo chiamato ‘Il sogno di Giulia’. Esso, grazie alla comunità Papa Giovanni XXIII, che ha dato all’associazione la possibilità di usare uno stanzino, il mercoledì e il venerdì raccoglie e distribuisce giocattoli, seggiolini, passeggini, abbigliamento ma anche corredi, che giungono a Cagliari da ogni angolo della Sardegna e non solo.

Il lavoro continua. Eleonora mi ha raccontato: “Adesso  abbiamo un locale di circa 100 metri quadrati, siamo in affitto, paghiamo noi. Aiutiamo famiglie di tutta la Sardegna. Abbiamo 40 professionisti che ci affiancano e ci danno supporto per visitare i bambini: Ginecologa, nutrizionista, dentista psicologhe, oculista, otorino”… Ma non finisce qui. 

L’associazione si avvale anche di ‘pasticceria per le torte gratis, professori e maestro per le ripetizioni e una counselor in allattamento’. Non mancano piani per il futuro: “Poi c’è un progetto per arredare una stanza di oncoematologia pediatrica dell’ospedale San Pietro di Sassari,  un altro per aiutare i fratelli dei bambini malati di cancro. Un ulteriore  progetto, aiuta le famiglie coi bambini malati, nei viaggi della speranza fuori dalla Sardegna, dedicato alle famiglie che non hanno possibilità economiche per curare i figli”.

L’associazione è riuscita ad arredare il reparto di oncoematologia al Bambin Gesù, dove Giulia era stata ricoverata. Commovente il post e le foto sul profilo di Eleonora Galia al riguardo. I legami creati si notano: “La forza di Giulia  arriva forte e spacca ogni cosa, è uno tsunami di emozioni, è un’esplosione di vita, amore. Ci è stata donata per un periodo, perché potesse renderci pieni di luce,ma lei era destinata ad altro, aveva ed  ha dei compiti più immensi portare luce ovunque.

Uno, dieci, cento bambini ogni giorno…tanti nuovi, tanti che conosciamo da 4 anni, che abbiamo visto nel pancione,come Bryan che adesso parla e cammina e sceglieva con cura le macchinine e altri giochini ,come nel paese dei balocchi. E tutti entrano ed escono con un grande sorriso, con un dono , un libro un gioco nuovo che hanno desiderato,con il quaderno del personaggio preferito,con l’astuccio di Spiderman e di Frozen ….lo zaino ed i grembiuli per la scuola materna ed elementare.

Quanto risparmio per le famiglie, tutte le famiglie. Siamo aperti per tutti, abbiamo tanto per tutti. È uno scambio virtuoso dove chi ha di più dà a chi ha meno, senza vergogna. Le persone generose portano e condividono ,avvengono tanti scambi sulla porta del sogno ,si scambiano sorrisi e per tante coincidenze fortuite sembra che le cose che servono e che mancano all’interno arrivino in quel momento…. come se ci fosse un appuntamento.

Ringraziamo sempre le instancabili e preziose volontarie che non si fermano un attimo e smistano, selezionano e suddividono la roba cercando sempre di accontentare le mamme ed i papà. Ognuno ha i suoi reparti, la sua peculiarità, una dote che mette a disposizione delle altre, e tutti non si risparmiano nel dare il loro contributo al ‘sogno’, ormai da tre anni….ci sono delle volontarie storiche che son arrivate subito e ancora oggi danno la loro opera ed esperienza ,il loro tempo e i sorrisi immancabili,per aiutare chi non ce la fa. Pagina facebook il sogno di Giulia Zedda”.

Eleonora conclude questa bellissima spiegazione con un giorno da segnare sul calendario: “Il 14 settembre abbiamo festeggiato 4 anni di associazione. Potete  visitare  la pagina Facebook ‘Il sogno di Giulia’ e  quella su Instagram, che ha lo stesso nome, per avere ulteriori informazioni e collaborare in qualsiasi modo potete per far continuare una grande opera.

(Foto: pagina facebook)

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