I vescovi invitano ad osare la speranza

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A conclusione del Consiglio permanente della Cei a Matera, a poche ore dall’apertura del Congresso Eucaristico Nazionale di Matera che domenica sarà concluso da papa Francesco, i vescovi hanno rivolto un appello agli italiani con l’invito all’impegno nella città e ‘sconfiggere gli inverni’.

I lavori si sono aperti con il ricordo delle vittime dell’alluvione che ha colpito le Marche, delle loro famiglie e di quanti soffrono a causa di questo evento drammatico con un pensiero a suor Maria De Coppi, missionaria comboniana uccisa il 7 settembre scorso in Mozambico:

“Nella sua umiltà è una figlia grande delle nostre Chiese in Italia, che non ha rinunciato a servire l’umanità del mondo e il Vangelo nella vita di un popolo lontano. Piccola sorella universale! E’ segno della ricchezza dell’esistenza di una donna, di un’anziana e di una missionaria. Un’anziana può dare molto; una donna può dire molto; una missionaria è andata oltre, più avanti, di noi”.

Il Presidente della CEI ha quindi offerto una riflessione sui tanti ‘inverni’ che si affacciano sull’Italia: quello ‘ambientale’, con “l’incertezza sulla disponibilità di gas ed energia, lo spettro del razionamento energetico, il ritorno ad una austerity di cui solo alcuni di noi hanno un lontano ricordo”; quello ‘sociale’, con “alti livelli di povertà assoluta che persistono nel tempo e con il rischio di esclusione sociale superiore alla media europea”;

quello dei ‘divari territoriali’, come quello ‘ormai atavico tra Nord e Sud’ e come quello “delle aree interne, sparse in tutto il Paese, il cui spopolamento e la cui progressiva emarginazione non accennano ad arrestarsi, frammentando il Paese e rendendo ancora più disuguali i cittadini e le opportunità di cui possono fruire”.

Inoltre il card. Zuppi si è soffermato sul ‘pesante inverno della denatalità e su quello ‘educativo’ che concerne “non solo gli scarsi investimenti sull’edilizia scolastica, ma soprattutto la serpeggiante sfiducia nei confronti della ricerca e in generale della cultura, di quella competenza per interpretare i segni della storia e preparare quel nuovo umanesimo di cui non solo l’Italia ha bisogno”. Infine, ha citato ‘l’inverno delle comunità ecclesiali’, che “pur con belle eccezioni” sono “affaticate dalla pandemia e faticano a recuperare vitalità e vivacità”.

Infine il card. Zuppi ha ricordato il cammino sinodale, perché “una Chiesa sinodale è una Chiesa che condivide il cammino degli uomini e delle donne di oggi e di questi si prende cura, sapendo fare proprie le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce, soprattutto quelle dei poveri e di tutti coloro che soffrono”.

Al termine un riferimento all’Ucraina e alla necessità di ‘non abituarci alla guerra’: “C’è il rischio di un’assuefazione alle notizie, che continuamente ci arrivano dai media e che ci inducono a considerarla ineluttabile. La guerra non porta alla pace. Abbiamo bisogno di tenere alto l’interesse e la speranza per la pace”.

Inoltre il Consiglio Permanente si è confrontato sul Cammino sinodale delle Chiese in Italia, all’inizio del secondo anno della fase ‘narrativa’, ancora di ascolto dell’intero popolo di Dio.

I vescovi si sono soffermati sulla proposta dei tre ‘cantieri sinodali’ (della strada e del villaggio; dell’ospitalità e della casa; delle diaconie e della formazione spirituale) comuni a tutte le diocesi italiane, secondo il documento ‘I cantieri di Betania’ ed il successivo vademecum metodologico ‘Continuiamo a camminare’.

Inoltre è stata approvata la creazione di un Fondo di solidarietà a sostegno delle diocesi per contrastare l’aumento dei costi dell’energia: la somma (€ 10.000.000) sarà assegnata alle singole diocesi secondo il metodo di ripartizione dell’8×1000 attraverso una quota fissa per ciascuna diocesi e una variabile in base alla popolazione. Il contributo sarà finalizzato a mettere in atto una riduzione dei consumi e a realizzare progetti di efficientamento energetico.

Comunque resta sempre alta l’attenzione dei Vescovi sul tema della tutela dei minori e delle persone vulnerabili: durante i lavori è stato offerto un aggiornamento sull’impegno delle Chiese in Italia, riassunto nelle cinque linee di azione assunte dall’Assemblea Generale nel maggio scorso, circa la formazione di tutto il popolo di Dio e la prevenzione per evitare che il peccato e reato gravissimo degli abusi accada.

Per favorire la sensibilizzazione a livello locale, anche quest’anno sarà celebrata, venerdì 18 novembre, la seconda Giornata nazionale di preghiera per le vittime e i sopravvissuti agli abusi con lo slogan: ‘Il Signore risana i cuori affranti e fascia le loro ferite (Sal 147,3). Dal dolore alla consolazione’.

Infine il Consiglio permanente della Cei ha approvato la pubblicazione di due messaggi: quello per la 34ª Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra cattolici ed ebrei (17 gennaio 2023), dal titolo ‘Uno sguardo nuovo (Is, 40, 1-11)’, e quello per la 45ª Giornata per la vita (5 febbraio 2023), sul tema ‘La morte non è mai una soluzione. Dio ha creato tutte le cose perché esistano: le creature del mondo sono portatrici di salvezza, in esse non c’è veleno di morte (Sap. 1,14)’.

(Foto: Cei)

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