La campagna contro l’ideologia gender nelle scuole. Pro Vita & Famiglia: «Dalla Sinistra censure illegali, reagiremo» #StopGender #RestiamoLiberi

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[Korazym.org/Blog dell’Editore, 15.09.2022 – Vik van Brantegem] – Ci siamo di nuovi. Jacopo Coghe, il Portavoce dell’associazione Pro Vita & Famiglia Onlus ci comunica l’ennesimo, sconfortante e vergognoso episodio di censura politica contro la libertà di espressione in questo Paese. Ormai ne abbiamo perso il conto…

«Nei Comuni amministrati dalla sinistra la libertà di pensiero ed espressione è ormai un lontano ricordo: per l’ennesima volta una nostra campagna di affissioni stradali sull’indottrinamento gender dei bambini nelle scuole è stata sottoposta a censura politica e immediatamente rimossa. È grave e preoccupante che i nostri manifesti siano stati rimossi a seguito di pressioni giunte da rappresentanti politici delle amministrazioni di Torino, Milano e Roma circa la “natura del messaggio veicolato” dai nostri cartelloni, che, a loro dire, violerebbero una norma inserita nel Codice della strada nel 2020. Tuttavia, tale norma è attualmente del tutto inapplicabile, poiché mancano i decreti attuativi ministeriali previsti dalla stessa e mai emanati. Pertanto, tali disposizioni non sono invocabili nemmeno in astratto per censurare il messaggio di Pro Vita & Famiglia. Inoltre non vi è nulla nel messaggio della nostra campagna, che costituisca una critica all’ideologia gender (Basta confondere l’identità sessuale dei bambini. #stopgender), che possa rappresentare un contenuto violento, sessista, lesivo delle libertà o discriminatorio. Affermare oggi che la libertà educativa dei genitori deve essere rispettata è diventato un messaggio da censurare. Noi non ci faremo tappare la bocca e proseguiremo con le affissioni in tutto il resto d’Italia e con la campagna che prevede anche webinar informativi per genitori e una petizione popolare che ha raccolto oltre 36.000 firme» (Jacopo Coghe, Portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus).

Quale sarebbe il cartellone “fuorilegge”? La settimana scorsa è partita la campagna nazionale di Pro Vita & Famiglia per sensibilizzare società e politica sui pericoli dell’ideologia gender nelle scuole. L’associazione esprime semplicemente la posizione della stragrande maggioranza dei genitori, che non vogliono che le associazioni del movimento LGBTQIA+ entrino nelle classi dei loro figli per “insegnare” che la sessualità è fluida e che si può “scegliere” se essere uomini, donne o altre infinite “identità di genere”.

Tra le varie iniziative in programma rientrava una campagna di affissioni stradali che era già partita a Torino, Milano e Roma. Ne abbiamo parlato il 12 settembre 2022: Il contrasto dell’ideologia gender nelle scuole. Il Comitato Media e Minori faccia rispettare Leggi e Costituzione in televisione. https://www.korazym.org/78790/il-contrasto-dellideologia-gender-nelle-scuole-il-comitato-media-e-minori-faccia-rispettare-leggi-e-costituzione-in-televisione/

Sì, la campagna “era” partita perché, come hai letto, è stata immediatamente ghigliottinata dalla censura politica di sinistra. L’agenzia incaricata per le affissioni, infatti, ha comunicato a Pro Vita & Famiglia di aver dovuto sospendere la campagna a causa (cito testualmente) di “segnalazioni preoccupanti da parte di rappresentanti di una pubblica amministrazione in ordine alla natura del messaggio veicolato”. In altre parole, le affissioni hanno scatenato la furia della lobby LGBTQIA+ (che vuole continuare a entrare nelle scuole) tanto da spingere le amministrazioni di sinistra di Torino, Milano e Roma a ordinarne la rimozione.

La protesta contro i nostri manifesti è partita dall’associazione delle cosiddette “Famiglie Arcobaleno”, che nega il diritto dei bambini a una mamma e un papà e vuole legalizzare l’utero in affitto. Secondo loro i manifesti di Pro Vita & Famiglia sarebbero “falsi” e addirittura “violenti”. Solo perché chiedono di non confondere l’identità sessuale dei bambini.

Il (brutale, antidemocratico e intollerante) intervento delle amministrazioni di sinistra è stato immediato:

L’accusa di essere “contro la legge” è una menzogna assoluta: i manifesti sono stati regolarmente affissi, e non violano nessuna legge. Nel giro di poche ore, sono stati comunque tutti rimossi a Torino, Milano e Roma.

Il manifesto di Pro Vita & Famiglia rimosso a Roma su pressione del movimento LGBTQIA+.

Ci auguriamo che chi legge si renda conto, fino in fondo, della gravità assoluta di ciò che stiamo subendo. Perché è così che muore nostra libertà di espressione. È così che si passa da una democrazia a un regime totalitario. Proprio la violenta reazione della Lobby LGBTQIA+ e della sinistra radicale deve farci capire l’importanza di insistere nella battaglia contro il gender nelle scuole. O dovremmo forse arrenderci allo strapotere delle associazioni LGBTQIA+ e smetterla di difendere i diritti della famiglia e dei bambini? Ricorda: quando censurano Pro Vita & Famiglia, è la tua, la mia, la nostra bocca che vogliono tappare. Non ci riusciranno. Le famiglie, unite, sapranno resistere. Coraggio! In alto i cuori.

Postilla

«Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò. Dio li benedisse e disse loro: “Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra”» (lo dicono le Sacre Scritture, il primo Libro della Bibbia, Genesi 1,27-28a).

I sessi sono due, maschile e femminile, e i bambini nascono soltanto da una femmina (donna) e da un maschio (uomo) (lo dice la biologia e lo si sapeva prima dell’esistenza della scienza; il genero è il marito della figlia), che sono i genitori (coloro che generano o hanno generato figli maschi e figlie femmine, il padre e la madre, dicono i dizionari), che si chiamano mamma e papà (lo dice la nostra cultura ancestrale).

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