XX domenica Tempo Ordinario: sono venuto a portare il fuoco sulla terra!

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Oggi il Vangelo ci invita a fare una analisi e una diagnosi mirabile sull’uomo. Il cristianesimo è la religione dell’entusiasmo, possiede il più grande ideale: la conquista della felicità, della giustizia, della sapienza e dell’immortalità.

Ma si è cristiani se si ha fede, che non è un lusso, né una occupazione per pensionati, né un ricovero per anziani; la fede è una scuola militare ed insegna la presenza di un Dio invisibile, la speranza della vita eterna.

Il cristianesimo è una scuola di gioia e di entusiasmo: non trovi in esso un ‘santo’ angustiato, malinconico, pessimista. Il vero cristiano sembra un vinto, ma è un vincitore. Tanti hanno perseguitato lungo i secoli il cristianesimo, convinti che era la religione dei deboli, dei vinti, delle donne e degli anziani; hanno dovuto constatare in fine che il cristiano è il vero ‘vincitore’. Gesù ci insegna  solo a combattere, sicuri di avere in fine la vittoria. 

Ecco perché afferma: ‘Non sono venuto a portare la pace sulla terra ma la spada’. La nostra natura purtroppo è inferma, il peccato ha fatto degenerare la natura dell’uomo e il primo nemico, il primo avversario è il nostro io superbo, angoloso che spesso scambia la libertà per libertinaggio. Questo ‘io’ ti presenta l’errore come qualcosa di bello, di attraente, affascinante. 

Amico, risvegliati dal tuo letargo, prendi coscienza che sei un soldato e non uno schiavo, per cui Gesù stesso ti dice: ‘Io sono venuto a portare la spada’; vivere è combattere: ‘Sono venuto a portare il fuoco sulla terra! Come vorrei che fosse già acceso’.

Il fuoco è una immagine simbolica dell’amore:  Dio è amore; Gesù è l’amore che è sceso in mezzo a noi in forma umana. Le parole di Gesù mirano a risvegliare l’uomo dalla sua pigrizia, apatia, indifferenza, chiusura, orgoglio e ad intraprendere la missione di portare amore.

Missione difficile perché l’amore è qualcosa di divino mentre l’uomo è debole e fragile. Da qui le parole della Bibbia: ‘Ascolta Israele, amerai il signore Dio tuo … amerai il prossimo tuo come te stesso’. Il fuoco portato da Gesù è l’amore; lo stesso atto creativo è atto di amore; così la redenzione operata da Cristo è supremo atto di amore. Il cristiano è chiamato ad essere profeta, missionario per insegnare ed espandere l’amore.

Il cristiano trova il suo avversario in chi non ha fede, o non è cristiano, non appartiene alla vera Chiesa. Dove prevale l’egoismo, l’arrivismo, l’interesse privato non c’è cristianesimo perché l’amore è dare, servire, voglio il tuo bene; l’amore è dare non ricevere.

Il profeta o il cristiano ogni giorno deve fare i conti con un laicismo imperante, con quanti detengono il potere economico, politico e si arrogano il diritto di essere ‘amici del popolo’ cosi come ieri si levarono contro Gesù e lo condannarono in croce.

Pilato si lava le mani e gli avversari accusano e condannano come fecero con il profeta Geremia; questi, inviato da Dio, andava contro chi deteneva il potere. Missione della Chiesa è evangelizzare, predicare, annunciare la parola di Dio, che è come un seme che si getta nel campo  per fruttificare.

La parola di Dio mira alla realizzazione della comunione universale dove tutti dobbiamo riconoscerci fratelli, membra dello stesso corpo, figli del Padre, che sta nei cieli.

Questo annuncio, questa evangelizzazione spesso crea divisione: infatti chi non accetta Cristo, non accetta la Chiesa, non accetta la verità di Dio, e ciò determina divisioni. La comunione voluta da Gesù è frutto di fede, di scelta libera e responsabile in nome di Dio.

Nella Pentecoste, con la discesa dello Spirito santo, fuoco divino, si è compiuto il desiderio di Gesù; è iniziata l’opera della Chiesa. Nel rispetto della libertà umana questo fuoco può coprirsi di cenere; Dio infatti rispetta la scelta dell’uomo. Se sei e vuoi essere figlio di Dio, è necessario che scuoti la cenere ed aderisci a Lui e al suo gesto di amore.    

E’ l’ora di risvegliarsi dal sonno, dal letargo; prendere coscienza: uomo, diventa quello che sei in forza del tuo battesimo: sei figlio di Dio? vivi da figlio amando Dio e i fratelli; ti costerà  lotta, sacrificio  ma, con l’aiuto di Dio, la vittoria è assicurata. Nel cristianesimo non c’è posto per il compromesso.

‘Sono venuto per portare il fuoco sulla terra’ ed il fuoco determina divisione tra il bene e il male, tra ciò che è divino e ciò che è prettamente terreno. E’ questione di scelta che comporta sempre maturità e rettitudine. Allora, alza gli occhi e guarda i segni dei tempi. La Santissima Vergine, madre di Gesù e nostra,  ti sarà madre in questo cammino, nelle scelte quotidiane.                                            

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