Il Cardinal Cupich caccia l’Istituto di Cristo Re da Chicago. Ubi solitudinem faciunt pacem appellant

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Sui social gira da alcuni giorni la notizia, che il Cardinale Blase Cupich – un combattente rigido contro la tradizionale Santa Messa Vetus Ordo – ha comunicato ai membri dell’Institute of Christ the King Sovereign Priest (Istituto di Cristo Re Sommo Sacerdote), che saranno espulso dall’Arcidiocesi di Chicago.

Il Santuario di Cristo Re Sommo Sacerdote e la sede nazionale per gli USA dell’Istituto di Cristo Re Sacerdote Sovrano a Chicago.

Il Santuario di Cristo Re Sommo Sacerdote è una storica chiesa originalmente costruita dai Carmelitani, in South Woodlawn Avenue a Chicago, un quartiere dove il 98% della popolazione è nera. È andato in declino una volta che i Carmelitani hanno iniziato con l’attivismo sociale.

Anno 1925.

Alla fine degli anni settanta la chiesa subì un devastante incendio che distrusse l’interno. Tuttavia, l’esterno rimase robusto e l’imponente struttura era ancora tra le più nobili di Chicago. La chiesa era destinata ad essere demolita a cavallo del millennio e non essendosi mai completamente ripresa, la parrocchia era stata chiusa nel 2002. La comunità locale, non volendo vedere che questa gemma della storia di Chicago andasse perduta a causa del sindrome da demolizione, ha presentato una petizione alla città di Chicago per conferire a questa chiesa il prestigioso status di monumento storico. Nel 2004, per assumersi la grande responsabilità, non solo di restaurare questo edificio storico, ma anche di far rivivere la sua vita spirituale e sacramentale come unica chiesa cattolica rimasta a Woodlawn, l’Institute of Christ the King Sovereign Priest fu invitato dal compianto Cardinale Francis George a riaprire questa chiesa storica.

Poi, il 7 ottobre 2015 la chiesa fu colpito da un altro incendio.

L’interno del Santuario di Cristo Re Sommo Sacerdote, il 10 ottobre 2015 a seguito dell’incendio del 7 ottobre che ha causato il crollo di tre quarti del tetto (Foto di Karen Callaway/Chicago Catholic).

Il 28 febbraio 2016 l’Arcidiocesi di Chicago ha diffuso un Comunicato Stampa [QUI] (nostra traduzione italiana dall’inglese): «Santuario di Cristo Re da stabilizzare. L’Arcidiocesi cede edificio e terreno all’Istituto di Cristo Re Sovrano Sacerdote».

Nel testo si legge: «L’Arcidiocesi di Chicago ha annunciato oggi di aver ceduto il Santuario di Cristo Re a Woodlawn e il terreno su cui sorge all’Istituto di Cristo Re Sommo Sacerdote. I membri dell’istituto apostolico hanno confermato di aver ricevuto fondi sufficienti per l’immediata stabilizzazione dell’edificio storico del Santuario, devastato da un incendio nell’ottobre 2015 e che è stato giudicato in condizioni pericolose. L’Istituto si è impegnato a porre tempestivamente rimedio alla pericolosa condizione creata dall’incendio per poi procedere al completo restauro dell’edificio.
“Esprimiamo la nostra profonda gratitudine a tutte le persone e le organizzazioni le cui donazioni più generose e tempestive hanno contribuito a portarci a questo momento. Siamo consapevoli delle pericolose condizioni del Santuario e inizieremo immediatamente la stabilizzazione con i fondi già raccolti”, ha affermato il Rev. Canonico Matthew L. Talarico, Superiore provinciale dell’Istituto negli Stati Uniti. “Siamo grati all’Arcidiocesi per la sua collaborazione durante il nostro ministero a Woodlawn, specialmente in questo momento difficile. Dal giorno dell’incendio la collaborazione con l’Arcidiocesi è stata notevole: comunicazioni frequenti, lavoro duro e preghiera”».

Il testo conclude: «L’Arcidiocesi di Chicago sostiene gli sforzi dell’Istituto per mantenere la sua presenza nella comunità di Woodlawn e continuare il suo ministero lì. L’Arcidiocesi augura ogni successo all’Istituto».

Il sito è stata sede di proteste contro i provvedimenti del Cardinal Cupich contro la Santa Messa tradizionale in rigida applicazione del Motu proprio Traditionis custodes di Papa Francesco.

L’Istituto di Cristo Re Sommo Sacerdote è una Società di Vita Apostolica di Diritto Pontificio. Il fine dell’Istituto è la gloria di Dio e la santificazione dei sacerdoti al servizio della Chiesa e delle anime attraverso la formazione dottrinale e spirituale. L’Istituto che segue il Rito romano tradizionale Vetus Ordo, Mons. Gilles Wach avendo ricevuto dalla Commissione Ecclesia Dei il permesso di utilizzare i libri liturgici secondo l’Edizione Tipica Vaticana del 1962, anno di fondazione dell’Istituto, co-fondatori Mons. Wach e il Rev. Philippe Mora. Nel 2004 è stata costituita una comunità di religiose che sostiene l’opera dei sacerdoti dell’Istituto attraverso la preghiera, Sisters Adorers of the Royal Heart of Jesus (Suore Adoratrici del Cuore Reale di Gesù).

Fr. John Zuhlsdorf, un prete americano esperto di latino e che gestice un popolare blog intitolato “What Does the Prayer Really Say?” (Cosa dice la preghiera realmente?), ha pubblicato una nota il 14 luglio 2022, con aggiornamento il 15 luglio [QUI]che riportiamo nella nostra traduzione italiana dall’inglese – indicando che stava per iniziare un “pogrom” e una “persecuzione” nella Chiesa Cattolica, evidentemente contro i tradizionalisti, e chiede ai lettori di pregare che ciò non avvenga, che la prevista “persecuzione” sia accantonata all’ultimo minuto.

OGGETTO DELL’AZIONE: Preghiera per scongiurare un grave atto di persecuzione
Postato da Fr. John Zuhlsdorf il 14 luglio 2022


Semplicemente non devo dire quale sia questa intenzione. Vi assicuro che è un grave caso di pogrom ecclesiastico.
Delle notizie arriveranno abbastanza presto, ma nel frattempo… fidatevi di me.
Chiamiamo questo: Intenzione “Io” (Non riguarda me, ma questo coinvolge tutti).
Vi imploro tutti… mettetevi in ginocchio e dite, almeno, un Memorare – che vi consiglio nel mio invito “Custos Traditionis” [QUI].
Se potete farlo più volte al giorno. Fatelo.
Se potete fare un Rosario. Fatello.
Se potete offrire qualche giorno di digiuno. Fatelo.
Se potete passare del tempo davanti al Santissimo Sacramento. Fatelo.
Se potete fortificare la vostra preghiera con una buona confessione. Fatelo.
Ogni persona disponibile è chiamata ad assistere.

OGGETTO DELL’AZIONE: Preghiera per scongiurare un grave atto di persecuzione
Aggiornamento postato da Fr. John Zuhlsdorf il 15 luglio 2022


Sembra che, ancora una volta, ci siano quelli che non riescono a tenere le cose per sé. Speravo di costruire uno sbarramento di preghiera riguardo a questa brutta notizia, nella speranza che, forse, c’erano ancora alcune possibilità che, dietro le quinte, le cose potessero risolversi in un modo migliore senza che tutto fosse sotto gli occhi del pubblico, così da permettere all’Arcidiocesi di “salvare la faccia” e di non “trincerarsi”.
Si potrebbe rispondere che, vista l’Arcidiocesi in questione, quello è stato un atto di massimo ottimismo, addirittura ingenuità. Continuo a credere nella forza della preghiera e che essa deve sempre svolgere un ruolo importante in qualsiasi altra linea di azione che siamo costretti a intraprendere.
Quindi, in effetti, dal momento che la notizia è uscita su Twitter e in altri posti…
Cupich di Chicago ha detto ai membri dell’Istituto di Cristo Re di Chicago, che li chiuderà effettivamente a partire dal 1° agosto. Questo sarà annunciato formalmente domenica nella chiesa dell’Istituto nel South Side di Chicago. Niente Messe. Niente. Il 31 luglio è il loro ultimo giorno di funzionamento.
Mi dispiace che l’Istituto stesso non sia stato in grado di dare la notizia. Questo è molto dannoso per tutti, perché è un’altra mossa per sbattere le porte di grazia, per rendere la Chiesa più piccola, più avara, più stretta. Se un posto sta andando bene, allora – con la gomma – schiaccialo. Sembra che preferirebbero crateri fumanti e ricoperti di sale piuttosto che chiese vivaci dove viene mantenuta la Tradizione. Mi vengono in mente le fatali parole di Tacito sui Romani in Germania: Ubi solitudinem faciunt pacem appellant (Dove fanno il deserto lo chiamano pace).
Ironia della sorte, anche all’America gestita dai gesuiti [QUI] ci sono pensieri su come “restrizioni eccessive sulla Messa in latino potrebbero allontanare alcuni cattolici comuni”. Questo è il titolo di un articolo! Il ben intenzionato autore rimane praticamente impantanato nell’aspetto esteriore dei due Riti, Vetus e Novus, e pensa che solo vestendo il Novus Ordo con i tradizionali ornamenti, dovrebbe essere sufficiente, la risposta a tutto. Quello che non capisce è che le differenze sono molto più profonde. Ma questo non è il momento o il luogo per questo.
Il mio cuore soffre per i fedeli di Chicago… quelli rimasti.
Chiedo ancora a tutti voi, per favore, di mettervi in ginocchio e dire, almeno, un Memorare per le persone che ne saranno ferite, per i sacerdoti coinvolti.
E forse, ora chiedi anche a San Giuseppe di prendere questa cosa nelle sue potenti mani.

Traditionis custodes – Indice: QUI.

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