Diffuso, multicentrico e… deserto

Condividi su...

Riceviamo e pubblichiamo qui di seguito una lettera di un lettore del Blog dell’Editore, con alcune valutazioni critiche sul Decimo Incontro Mondiale delle Famiglie, organizzato dalla Diocesi di Roma dal 22 al 26 giugno 2022. Un incontro volutamente “diffuso e multicentrico”, scelta che non ha certamente favorito la partecipazione e l’affluenza dei fedeli, in particolare delle famiglie. La lettera permette di riflettere e di confrontarsi su alcuni argomenti, come ad esempio il coinvolgimento dei movimenti e delle comunità nella vita ecclesiale e in particolare in incontri mondiali di questo tipo.

Abbiamo già dedicato attenzione a questo evento con un articolo a firma di Miguel Cuartero il 23 giugno Incontro Mondiale delle Famiglie (senza le famiglie?) [QUI], oltre che con un post su Facebook di ieri, 24 giugno 2022, che facciamo seguire.

La lettera di un lettore

Interessante.

L’Incontro Mondiale delle Famiglie prosegue a ritmo serrato nell’Aula Paolo VI (piena per tre quarti), dove gli esperti di pastorale familiare affrontano tutto lo scibile sulla famiglia, alla presenza di pochi fortunati (chi non ha problemi ad assentarsi dal lavoro, chi può utilizzare le ferie per spostarsi o rimanere a Roma, chi ha qualche babysitter che tenga i bambini mentre ascolta in cuffia le diverse conferenze).

Venerdì i relatori si sono spostati nelle parrocchie per incontrare i romani. Quali parrocchie? La lista era in Vicariato, non pubblica. A sentire una delegata proveniente dal nord Italia (“neanche noi sapevamo bene dove andare”) neanche i diretti interessati erano pienamente al corrente degli spostamenti e del programma.

La delegata in questione si è detta “spiazzata” nel vedere un Vaticano deserto, senza famiglie, una partecipazione riservata agli esperti, tante testimonianze e pochi momenti di scambio di opinioni… Qualcuno lamenta che anche i più ferventi cattolici praticanti frequentatori assidui delle parrocchie di Roma ignorano il programma. Non doveva essere un evento mondiale per mostrare la bellezza della famiglia ai lontani come “chiesa in uscita”? Avranno avvisato i lontani anziché i vicini?

Sicuramente sono stati avvisati i neocatecumenali, precettati in massa (20mila biglietti “affidati”) per riempire la piazza in occasione della Messa di sabato (cancellata ogni loro celebrazione parrocchiale a Roma). Duemila delegati non riempiono più di duemila sedie, pur debitamente e strategicamente distanziati. Piazza san Pietro va riempirla. E servono anche i bambini, molti! Di Kiko, nell’assise, neanche l’ombra: è avanti negli anni ma ha appena concluso un ritiro di sette giorni a Porto San Giorgio con più di 300 famiglie pronte a partire in missione (con figli al seguito) in tutto il mondo lasciando casa, lavoro e famiglia. Chiesa in uscita, famiglie in uscita. Come disse loro Giovanni Paolo II: “Famiglia in missione, Trinità in missione”. Testimonianze da sgranare gli occhi… Ottima coincidenza temporale, in tempo per riempire la piazza di famiglie e bambini. Ma il Cammino, dopo sessant’anni di missione reale (testimonianza di fede concreta, apertura alla vita, giovani e più giovani nelle parrocchie, famiglie in missione, vocazioni religiose e sacerdotali a non finire) non trova ancora diritto di cittadinanza nella Chiesa (e ancora oggi ottimi sacerdoti non superano le selezioni per diventare parroci o vescovi a causa di questa loro originale colpa, tanto che alcuni preferiscono abbandonarla per una vita più serena e ricca di successi).

In una Roma caldissima, deserta (e sommersa dai rifiuti) nessun rappresentante del Comune sembra interessarsi all’evento (ripetiamo, “mondiale”). Nessun patrocinio, nessun coinvolgimento, nessuna speciale accoglienza o punti di ritrovo/ristoro. Eppure a governare è il partito dei “buoni”, dei “cattolici” accoglienti e ben pensanti. Che siano occupati a ripulire la città in vista di una rielezione? No, la campagna elettorale è lontana. Saranno anche loro in vacanza.

Un lettore anonimo
(Lettera non firmata)

Il post Facebook
24 giugno 2022

«Per favorire la partecipazione dei fedeli nonostante il caldo di questi giorni, la Santa Messa di sabato 25 giugno, in occasione dell’Incontro Mondiale delle Famiglie, si celebrerà alle ore 18.30 e non più alle 17.15″. È stata questa la prima comunicazione della mattina da parte della Sala Stampa della Santa Sede durante la seconda giornata dell’Incontro Mondiale delle Famiglie che si tiene a Roma dal 22 al 26 giugno» (Veronica Giacometti – ACI Stampa, 23 giugno 2022).

45 minuti che non faranno alcuna differenza, soprattutto tenendo presente, come ha scritto Miguel Cuartero ieri sul Blog dell’Editore [QUI] «l’accesso dei fedeli consigliato dalle 14.30, il che, con le attuali temperature [secondo le previsioni meteo oltre i 36°C], offre alle famiglie che parteciperanno coi bambini la possibilità di esercitare virtù eroiche».

Organizzatori che partoriscono questo tipo di cose, soffrono di gravi disturbi.

Free Webcam Girls
151.11.48.50