A Devotio oltre 3000 visitatori da 50 Stati

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Risultati positivi per ‘Devotio 2022’, terza edizione della grande fiera internazionale sui prodotti e i servizi per il mondo religioso, che si è conclusa martedì 21 giugno a BolognaFiere. Nei tre giorni della manifestazione, i due padiglioni della fiera hanno visto la presenza di numerosi operatori del settore, importatori, distributori, rivenditori, e-commerce, sacerdoti, suore e responsabili di parrocchie e comunità.

Ospite d’eccezione il card. Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della CEI, che ha sottolineato il significato degli oggetti sacri: “Nell’era digitale, in cui tutto è virtuale, l’utilizzo degli oggetti per il culto e la devozione ha ancora significato… Curiosamente, noi passiamo dal materiale al virtuale, mentre lo spirituale, che è quello che ci permette di vivere e che ci aiuta a diventare concreti, ha bisogno anche di tanta concretezza e di tutti i sensi. Lo spirituale ci aiuta a vivere bene i sensi, invece molte volte il virtuale li fa sprecare oppure li annulla”.

A questa fiera sono stati presenti 200 espositori di 16 Paesi, esponendo migliaia di prodotti devozionali e oggetti per il culto, come crocifissi, rosari, immagini sacre, statue e presepi, campane, incensi, candele, vetrate e mosaici, paramenti per la liturgia, arte sacra, arredi per le chiese e abbigliamento per il clero.

Un settore che in Italia vede attive quasi 3.000 piccole e medie aziende, che producono articoli molto apprezzati in tutto il mondo, sia per la consuetudine alla bellezza e allo stile tipica del made in Italy, sia per la bimillenaria presenza della Chiesa e del papa, come ha ricordato il presidente della Cei:

“Forse queste due motivazioni sono collegate. Indubbiamente in Italia c’è tanta bellezza e, anche se il nostro Paese la maltratta, resta un deposito di bellezza capace di produrne ancora tanta. La presenza poi in Italia del Successore di Pietro e di tanti luoghi di santità e di preghiera, credo che anche questo aumenti il deposito e la creazione di bellezza nel nostro Paese”.

Ed a fiera conclusa sono stati registrati in totale oltre 3.000 visitatori, provenienti dall’Italia e, per più del 30%, da oltre 50 Paesi del mondo, tra cui tutta l’Europa ma anche Stati Uniti, Argentina, Brasile, Cile, Colombia, Messico, Ecuador, Filippine, Giappone, Sud Corea, Angola, Ruanda e altri ancora.

Confermata dunque la crescita di questa manifestazione, che ha visto la presenza di ben 200 espositori dall’Italia e da altri 15 Paesi con migliaia di prodotti devozionali e oggetti per il culto, come crocifissi, rosari, immagini sacre, statue e presepi, campane, incensi, candele, vetrate e mosaici, paramenti per la liturgia, arte sacra, arredi per le chiese e abbigliamento per il clero.

Chiudendo la manifestazione Valentina Zattini, exhibition manager di Devotio e amministratore delegato della società organizzatrice Conference Service, ha sottolineato il successo di visitatori: “Questa edizione della fiera ha davvero rappresentato il momento della ripartenza per il settore degli articoli religiosi che, dopo il lungo e difficile stop causato dalla pandemia, in questi giorni ha dimostrato di voler tornare ad incontrarsi e a creare occasioni di collaborazione e di business.

Essere riusciti a confermare il numero di visitatori dell’ultima edizione del 2019 è certamente un risultato positivo dopo la crisi per il covid. Siamo molto soddisfatti, inoltre, della netta crescita degli espositori e dei Paesi partecipanti, anche da aree del pianeta molto lontane, che rende Devotio il vero appuntamento internazionale di questo settore in Italia e tra i principali nel mondo. La prossima edizione, che finalmente potrà tornare nel suo periodo tradizionale, è già prevista dall’11 al 13 febbraio del 2024 sempre a Bologna”.

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