Mons. Mauro Carlino nominato parroco di Santa Croce a Lecce

Condividi su...

Mons. Mauro Carlino – l’ex Segretario particolare del Sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato (prima del Cardinale Angelo Becciu e poi dell’Arcivescovo Edgar Peña Pena Parra), che è stato fatto passare dal tritacarne mediatico insieme al Cardinale Angelo Becciu – poi scelto come Segretario particolare dall’Arcivescovo di Lecce, è stato nominato parroco di Santa Croce. L’annuncio è stato dato al clero diocesano riunito in occasione della consueta Giornata sacerdotale di fine anno pastorale.

L’Arcivescovo metropolita di Lecce, Mons. Michele Seccia e le nomine del 17 giugno 2022.

L’incontro si è tenuto ieri, 17 giugno a Roca nell’ex seminario estivo (attuale Oasi), ormai trasformato da anni in casa per ferie e gestita dalla ribattezzata Fondazione Mons. Minerva, il vescovo fondatore delle strutture di proprietà della diocesi edificate nella Marina di Melendugno. Dopo la meditazione dell’arcivescovo è stata data lettura delle nomine dei nuovi parroci e degli altri servizi pastorali che avranno efficacia dal prossimo mese di settembre [QUI].

Riportiamo di seguito la notizia, con alcuni commenti di Antonio Della Rocca per il Corriere del Mezzogiorno di oggi, 18 giugno 2022.

Mons, Mauro Carlino, il nuovo parroco di Santa Croce, fu cacciato da Papa Francesco, prima sospeso e poi licenziato. Poi è finito sotto processo davanti al Tribunale Vaticano insieme al Cardinal Becciu e altri. A lui ora le «chiavi» della più importante chiesa del Barocco leccese, scrive Della Rocca. Mons. Da ieri è parroco della basilica di Santa Croce, gioiello barocco simbolo della Città di Lecce e, anche per questo, vanto dell’Arcidiocesi e dell’intero Salento. Una nomina di non poca importanza, osserva Della Rocca, considerato il prestigio del tempio, iconico capolavoro seicentesco tra i più visitati e fotografati dai turisti. Il nome di Mons. Mauro Carlino, 46enne, leccese di nascita, figura nell’elenco dei nuovi parroci ufficializzato ieri mattina dall’Arcivescovo Michele Seccia nel corso della Giornata sacerdotale di fine anno pastorale, davanti al clero diocesano riunito a Roca.

Nel corso dell’undicesima e della dodicesima udienza del processo penale 60SA in Vaticano, Mons. Carlino si è difeso affermando di non avere «mosso un dito senza l’autorizzazione di un superiore» e che di quanto stava accadendo tenne «informato costantemente sia il Segretario di Stato, il Cardinale Pietro Parolin, che il Santo Padre». Ricordiamo che, mentre Mons. Carlino fu rinviato a giudizio, il vero responsabile della gestione dei fondi della Segreteria di Stato, Mons, Alberto Perlasca fu elevato al rango di “pentito” e “collaboratore di giustizia”, poi anche “parte civile”.

Negli ambienti della curia leccese Mons. Carlino gode di grande stima: è opinione piuttosto diffusa che sia del tutto estraneo alle accuse contestategli. Scrive Antonio Della Rocca sul Corriere del Mezzogiorno:
«A testimoniare quantomeno l’assenza di ogni pregiudizio nei suoi confronti è il fatto che, dopo l’allontanamento dal suo prestigioso incarico in Vaticano per decisione del pontefice, Carlino è stato accolto a braccia aperte a palazzo dell’Episcopio, residenza dell’Arcivescovo Seccia, che lo ha nominato suo segretario personale. Ora, per lui arriva anche la nomina a parroco di Santa Croce. Monsignor Carlino, dopo aver avvertito la vocazione al sacerdozio, ha studiato al Seminario Romano e alla Pontificia Università Lateranense, per poi conseguire il dottorato in Storia della Chiesa alla Pontificia Università Gregoriana. È stato ordinato presbitero il 28 marzo 2001 ed ha fatto ritorno nella diocesi di Lecce fino alla chiamata all’Accademia Pontificia di piazza della Minerva, a Roma, dove si è specializzato in Diritto canonico e si è preparato alla carriera diplomatica. Fu Segretario personale dell’Arcivescovo di Lecce, Cosmo Francesco Ruppi, l’ex Arcivescovo metropolita di Lecce che ha guidato per tantissimi anni la diocesi salentina, soprattutto negli anni del Centro Regina Pacis di San Foca. La sua prima destinazione è stata alla segreteria della nunziatura apostolica in Nicaragua, cui è seguito l’incarico nella Segreteria di Stato, in Vaticano. Appassionato di calcio, Monsignor Mauro Carlino, è un grande tifoso del Lecce, di cui non perde neppure un incontro. In curva e sugli altari, nel sacro silenzio delle chiese leccesi, attendendo il verdetto, fanno il tifo per lui».

Articoli collegati

Dodicesima udienza del processo vaticano sulla gestione dei fondi della Segreteria di Stato. Il Presidente del tribunale, Pignatone: dovremmo finire prima del 2050, è speranza di tutti e di vita – 6 aprile 2022
Mons. Carlino riporta il Papa al centro del processo penale vaticano, solleva domande sul ruolo del “testimone chiave” contro Becciu e perché funzionari siano stati incriminati e loro superiori no – 30 marzo 2022
Una carica di sterco fumante scaricata nel mezzo di piazza Santa Marta nella Città del Vaticano. La lettera del difensore di Mons. Carlino, che chiama in causa il Papa – 5 novembre 2020

Free Webcam Girls
151.11.48.50