Cristo è risorto: Alleluia!

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Pasqua anno 2022: Cristo è risorto! San Giovanni evangelista ci dà il lieto annuncio della risurrezione: il primo giorno dopo il sabato, il sepolcro è vuoto! I discepoli di Gesù si trovarono di fronte ad una realtà nuova, umanamente incredibile, sconvolgente. La prima è stata Maria di Magdala, che si era recata molto presto con due amiche portando aromi per imbalsamare il corpo; camminavano ma erano preoccupate come potere rimuovere la pietra che chiudeva la sepoltura.

Queste trovarono la pietra già rimossa mentre due angeli, in sembianza umana, dicono loro: ‘Chi cercate?, Gesù è risorto! Come vi aveva annunziato; anzi avvertite i suoi discepoli perché  presto verrà a trovarvi’. Pietro e Giovanni accorsero entrambi al sepolcro e costatarono la verità, come avevano detto le donne. La risurrezione di Gesù non è una favola ma un evento unico ed irrepetibile.

Lo dichiara espressamente anche san Paolo che, prima di convertirsi, aveva perseguitato la Chiesa: ‘Se Cristo non è risorto, vana e vuota è la nostra fede, la nostra predicazione’. Sant’Agostino aggiunge: ‘La risurrezione del Signore è la nostra speranza. Gesù è risorto e noi, pur destinati alla morte, non disperiamo perché come Cristo è risorto, anche noi risorgeremo’.

La morte perciò non sarà l’ultima parola perché a trionfare, alla fine, sarà la vita. La nostra certezza non si fonda su semplici ragionamenti o desideri umani, bensì su un fatto storico: Cristo è davvero risorto. La risurrezione di Cristo Gesù è la pietra fondamentale della fede cristiana. Ecco perché il Sinedrio, che aveva voluto la condanna a morte del Cristo, aveva paura di Gesù vivo e anche morto.

Di Gesù Vivo, perché tutti correvano da lui; di Gesù morto perché aveva chiaramente affermato ‘dopo tre giorni risusciterò’. I Sommi Sacerdoti e il Sinedrio convinsero perciò Pilato a fare custodire la sepoltura con due picchetti armati di soldati ebrei e romani. Nessuno poteva avvicinarsi per trafugare il corpo di Gesù.

Nessuno vide Gesù nel suo risorgere: gli Angeli scesero, tolsero la pietra, ostruirono la sepoltura  per dire a tutti: chi cercate? Cercate il Vivo in mezzo ai morti?  E’ risorto, come Egli stesso aveva detto. I discepoli avrebbero dovuto credere alla risurrezione sulla parola di Gesù, essi invece si decidono a credere solo quando Gesù appare loro nel cenacolo; credono dopo aver visto Gesù vivo, che esce ed entra a porte chiuse, si ferma con loro e dà le prove più eclatanti della sua risurrezione.

Sono costretti dall’evidenza ad accettare la realtà. Le risurrezione non è una teoria, è un evento , è una realtà storica già rivelata da Gesù stesso. Gesù mette gli Apostoli davanti all’evidenza: ‘Toccatemi e guardate, il fantasma non ha carne ed ossa come vedete ho io’. Paolo di Tarso, l’accanito persecutore di Cristo, sulla via di Damasco, incontrò il Cristo risorto e scriverà poi ai cristiani di Corinto esortandoli a restare saldi  nella fede ricevuta. 

Il nostro cammino talvolta è frenato, è ostruito da una pietra tombale che bisogna rimuovere: è la pietra della sfiducia in chi confida solo nelle proprie forze ed è chiuso nel proprio egoismo che non permette di guardare fuori, oltre il nostro io. 

Talvolta c’è anche una seconda pietra che ferma il cammino: la pietra del peccato; il peccato che seduce e poi lascia solo l’amaro in bocca e spinge alla solitudine e alla morte. Il peccato è cercare la vita tra i morti, il senso della vita nelle cose che passano.

E’ la Pasqua di risurrezione! Amico, che ascolti o leggi, è veramente pasqua se ti decidi e togli la pietra tombale che non ti permette di guardare la luce divina: Giuda tradì Gesù e, disperato, andò ad impiccarsi; Pietro rinnegò il Maestro divino, pianse per il peccato e Gesù lo costituì ‘capo’ della sua Chiesa:’Pasci i miei agnelli, pasci le mie pecorelle’.

Ritornare all’amore vivo verso Gesù è essenziale; allora e solo allora è veramente Pasqua. La risurrezione di Gesù illumina l’enigma umano del dolore e della morte; la fede in Cristo Gesù crocifisso e risorto è il cuore del messaggio della santa Pasqua. 

Ai piedi della croce Gesù ci ha offerto anche un’ancora di salvezza: è Maria, sua madre. ‘Donna, disse Gesù, ecco tuo figlio’: Giovanni, l’uomo che ha bisogno del tuo cuore materno, l’uomo sfiduciato ed amareggiato dalla vita, l’uomo vittima della povertà o della guerra spietata. Maria, rivolgi  a noi la tua mano pietosa; soccorrici nelle traversie della vita e portaci a Cristo, frutto benedetto del tuo seno!

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