Centro Astalli: Accompagnare, Servire, Difendere i diritti dei rifugiati

Condividi su...

Alcuni giorni fa il Centro Astalli ha presentato il Rapporto annuale in un’edizione rinnovata in occasione dei 40 anni di attività del Centro Astalli con contenuti ampliati e riorganizzati attraverso una grafica nuova: una fotografia aggiornata sulle condizioni di richiedenti asilo e rifugiati che durante lo scorso anno si sono rivolti al Centro Astalli, la sede italiana del Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati, e hanno usufruito dei servizi di prima e seconda accoglienza nelle diverse sedi di Roma, Bologna, Catania, Grumo Nevano, Palermo, Trento, Vicenza e Padova.

Il Rapporto, oltre a contenere un resoconto di un anno di attività del Centro Astalli, è uno strumento per capire quali sono le principali nazionalità dei rifugiati che giungono in Italia per chiedere asilo; quali le difficoltà che incontrano nel percorso per il riconoscimento della protezione e per l’accesso all’accoglienza o a percorsi di integrazione. Attraverso testimonianze e approfondimenti si cerca di far emergere i nodi sulle migrazioni forzate in Italia: vulnerabilità, cura e inclusione sociale.

Nell’introduzione il presidente del Centro Astalli, p. Camillo Ripamonti, ha evidenziato i tre verbi che costituiscono la mission del Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati (Accompagnare, Servire, Difendere i diritti dei rifugiati), consegnati da p. Arrupe:

“Accompagnare, che significa camminare insieme ai rifugiati, si declina in un continuum che va dal prendersi cura attraverso la risposta a bisogni primari (accettazione, cibo e salute); all’accoglienza, che comprende tutte le modalità di ospitalità di Astalli Roma;

dall’inclusione sociale, che comprende la scuola di lingua italiana, ai corsi di rafforzamento delle competenze, dall’accompagnamento sociale e all’inserimento lavorativo. Il secondo verbo servire, dice uno stile e individua la sezione dei progetti realizzati nel corso dell’anno. Questo riferimento mi dà l’occasione per ringraziare tutti i benefattori e i finanziatori…

I costi sostenuti dal Centro Astalli Roma, pareggiati da altrettante entrate, sono stati di € 3.420.000. A tutti, grazie! Quanto descriverò oggi, è il frutto prima della vostra fiducia e, da questa, del vostro sostegno, ognuno secondo le proprie possibilità.

Infine, difendere individua la sezione delle attività culturali nelle scuole, di formazione e sensibilizzazione e di advocacy internazionale e nazionale raccontiamo la strada fatta in un anno con 17.000 migranti forzati, di cui 10.000 a Roma”.

Ha ricordato il messaggio di san Paolo VI (‘Occorre avere il coraggio della pace. Un coraggio di altissima qualità: quello non della forza bruta, ma quello dell’amore: ogni uomo è mio fratello, non vi può essere pace senza una nuova giustizia’) per chiedere coraggio di osare la pace:

“La pace si costruisce ogni giorno, forse ci è mancato il coraggio della quotidiana convivenza con i migranti che costruisce un futuro di pace, perché questo futuro sarà necessariamente un futuro plurale che ascolta le ragioni dell’altro e dialoga senza armi”.

Il rapporto ha sottolineato che continuano a essere molti gli ostacoli che impediscono a richiedenti e titolari di protezione internazionale di fruire realmente di diritti che dovrebbero essere loro garantiti per legge. Uno dei primi scogli è ormai da anni l’iscrizione anagrafica, che rappresenta uno dei presupposti necessari per l’accesso effettivo ai diritti sociali.

La digitalizzazione di molti uffici ha rappresentato un aggravio nella vita dei migranti forzati. Un percorso, il loro, già di per sé accidentato e reso tortuoso da una burocrazia  respingente, è stato ulteriormente complicato dalle misure necessarie al contenimento della pandemia, che in molti casi non hanno tenuto conto delle difficoltà degli utenti più fragili.

Nel 2021 sono 67.040 i migranti arrivati in Italia via mare, quasi il doppio rispetto ai 34.154 dell’anno scorso. I minori stranieri non accompagnati sono stati 9.478, a fronte dei 4.687 del 2020.

Ancora oggi circa due migranti su tre sono ospitati nei CAS, i centri di accoglienza straordinaria pensati per far fronte all’arrivo di grandi numeri. Il sistema dell’accoglienza diffusa (SAI), con piccoli numeri e progetti d’integrazione più mirati ai loro ospiti, accoglie solo circa 25.000 persone delle 76.000 presenti nelle strutture convenzionate.

Per le famiglie la situazione è più drammatica, perché la permanenza all’interno dei centri resta lunga (almeno 12 mesi), ma anche dopo l’uscita la precarietà continua ad accompagnare queste famiglie, che non possono contare su reti di sostegno informali, parentali o amicali.

Problematiche del tutto simili interessano quei titolari di protezione internazionale che affrontano l’iter per il ricongiungimento familiare. Al termine di procedure lunghe e costose, la famiglia ricongiunta si trova di fatto sola ad affrontare una situazione del tutto nuova, dal punto di vista economico, ma anche psicologico.

I servizi sociali non riescono a intervenire in modo efficace in situazioni che richiedono una progettualità complessa, che tenga conto di una varietà di fattori.

Inoltre le persone in situazioni di particolare fragilità (vittime di tortura, violenza intenzionale o abusi sessuali) che nell’anno sono state accompagnate dal Centro Astalli attraverso l’azione coordinata del servizio medico e dello sportello legale sono state numerose.

Quasi tutte le donne seguite dal servizio di ginecologia (213 nel 2021) hanno subito torture, violenza di genere o abusi, nei Paesi di origine o durante i viaggi. Le vittime di tortura che si sono sottoposte a una visita per il rilascio del certificato medico-legale da presentare alla Commissione Territoriale sono state 334, in prevalenza uomini ma con una percentuale di donne in aumento (il 32% del totale), provenienti soprattutto da Nigeria, Senegal ed Eritrea.

Infine nella pubblicazione ci sono le foto di Francesco Malavolta che vogliono dare testimonianza di quanti in fuga da guerre e persecuzioni rimangono bloccati alle frontiere europee.

(Foto: Centro Astalli)

Free Webcam Girls
151.11.48.50