2^ domenica di Quaresima: la trasfigurazione di Gesù

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La Quaresima è itinerario verso la Pasqua di risurrezione e il Vangelo oggi  ci conduce al monte Tabor, dove Gesù in preghiera si trasfigura, appare ai tre apostoli  nello splendore della sua divinità. Gesù aveva annunziato agli Apostoli la sua imminente passione e morte e questi erano rimasti male, quasi increduli , tanto amavano il loro Gesù maestro. Gesù vuole preparare i suoi discepoli al dramma della passione e questo messaggio era diretto a quanti avrebbero creduto in Lui.

Da qui l’evento straordinario della trasfigurazione, che precede  la Pasqua ed anticipa la vittoria sulla morte: la risurrezione. Gesù con tre discepoli: Pietro, Giacomo e Giovanni sale sul monte Tabor: questi saranno i testimoni di questo evento straordinario. L’ascesa di Gesù con i tre discepoli sul monte ci porta a riflettere sull’itinerario penitenziale di questi giorni.

La Quaresima è un salire, un camminare verso l’alto, un invito a scoprire il nostro io più profondo; un itinerario che orienta verso una meta ricca di gioia; l’uomo infatti vive sulla terra ma la vera patria è il cielo, essere con Dio; e Gesù dirà ai suoi: ‘Che giova all’uomo guadagnare anche il mondo intero se poi perde l’anima?’ 

Gesù con i tre Apostoli sale sul monte per pregare; la Trasfigurazione sostanzialmente è una esperienza di preghiera, quando questa infatti raggiunge il culmine, diventa fonte di luce interiore; quando lo spirito dell’uomo aderisce a Dio e la volontà umana si fonde con quella di Dio, si realizza quella unità mirabile per cui l’uomo esclama: ‘Padre, sia fatta la tua volontà; è quel fenomeno mistico che nei “Santi’ chiamiamo ‘estasi’.

Gesù sale sul monte, si immerge nella preghiera, nel dialogo con il Padre, e contempla quel disegno provvidenziale  di amore del Padre che portò Gesù ad incarnarsi, ad assumere la natura umana per salvare l’uomo; in questa contemplazione mistica, vero squarcio di paradiso, accanto a Gesù appaiono Mosè ed Elia, che parlano del compimento del mistero della Pasqua imminente.

In quel momento Gesù intravede la croce, il suo grande ed estremo sacrificio necessario, voluto dal Padre, per salvare l’uomo, ed esclama il suo ‘Amen’, eccomi, sia fatta, Padre, la tua volontà. E il Padre conferma l’azione di Cristo facendo udire la sua voce: ‘Questo è il Figlio, l’amato; ascoltatelo’. Il Tabor, la montagna, indica all’uomo  la vicinanza con Dio: anche Mosè salì sul monte Sinai per ricevere da Dio le tavole della legge; anche Elia salì sul monte Carmelo per incontrarsi con Dio.

La montagna è l’itinerario ideale per lasciare da parte il mondo contingente e sperimentare la comunione vera con la divinità. Qui c’è tutto il programma della quaresima: questo è mio Figlio, ascoltatelo;  è necessario mettersi in ascolto di Gesù: Egli ci rivela il Padre perché vero Dio è immagine viva del Padre, vero ‘figlio dell’uomo’ ci porta a riscoprire la nostra vera realtà; Egli rivela l’uomo all’uomo perché prenda coscienza dell’amore di Dio e della meta per la quale l’uomo è stato creato.

All’udire la parole del Padre, gli apostoli caddero con la faccia a terra ‘presi da grande timore’, si sentono quasi sgomenti davanti alla gloria e alla maestà divina. Timore salutare, presa di coscienza che fa capire la necessità di ascoltare Gesù, l’esigenza della conversione, di rispondere all’amore di Dio con la fedeltà ai talenti e ai carismi ricevuti.

Con l’evento della trasfigurazione Gesù prepara così  i suoi discepoli al dramma della Pasqua evidenziando che, oltre al digiuno e alle opere di misericordia, la preghiera è la colonna portante della vita spirituale.

La Trasfigurazione ci mostra anche la prospettiva cristiana della sofferenza; dobbiamo ogni giorno imparare a vincere il nostro io orgoglioso e a dire, come Gesù ‘Eccomi, Padre, sia fatta la tua volontà’.

‘Ad astra per aspera’ dicevano gli antichi, al cielo attraverso il sacrificio e la croce e Gesù dirà ‘chi vuole essere mio discepolo, prenda la croce e mi segua’. Il grande poeta cristiano evidenzia: ‘Seggendo in piume in fama non si vien né sotto coltre’. Maria SS., madre di Gesù e madre nostra, ci aiuti ad aderire fedelmente ai disegni provvidenziali di Dio.

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