Appello alla pace in nome di Benedetto, Cirillo e Metodio

Condividi su...

Dalla terra terremotata di Norcia, terra di san Benedetto, che è ‘punto di riferimento’ per l’Europa, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha lanciato il suo messaggio per l’unità di tutti nel ricercare la pace, dopo l’accensione della Fiaccola della Pace tratta dalla Lampada di San Benedetto:

“Questa fiaccola è un segno di speranza, è un messaggio di pace, del quale avvertiamo un altissimo bisogno in questi giorni e in questo periodo e avvertiremo intensamente nel prossimo futuro.

Benedetto, figlio di Norcia, figura di riferimento per l’Europa, come lo sono per la parte orientale d’Europa, Cirillo e Metodio, lancia ancora da questa sua casa, con questa lampada, con la fiaccola, un messaggio di pace, mentre ieri si è abbattuta sull’Europa una nuova tragedia.

Una tragedia che si è abbattuta con violenza, non su un solo Paese ma sull’intera Europa, mettendo in pericolo pace e libertà. Non riguarda un Paese lontano. Quanto è avvenuto riguarda direttamente ciascuno di noi”.

Ha ribadito con fermezza la volontà di pace dei popoli: “Non possiamo accettare che la follia della guerra distrugga quel che i popoli d’Europa sono stati capaci di costruire e realizzare in questi sette decenni in termini di collaborazione, di pace, di ricerca di obiettivi comuni nel nome dell’umanità…

I popoli d’Europa non possono essere e non sono disposti a piegarsi alla violenza della forza, oggi utilizzata per sottomettere un Paese indipendente come l’Ucraina, ma domani non sappiamo per quali altri obiettivi…

L’Europa rischia di precipitare in una spirale di guerra, in un vortice di conflitti dei quali appare impossibile prevedere sviluppo, coinvolgimenti, estensioni… Nessuno potrebbe essere certo di restarne del tutto immune.

La pace è in pericolo. Per essa, per la pace, per l’affermazione dei valori di libertà gli italiani devono essere e saranno certamente intransigenti, determinati, uniti nel nostro Paese”.

Quindi occorre proteggere i cittadini ucraini in fuga dalla guerra, secondo un appello della Coalizione Italiana per la Liberta e i Diritti Civili, che comprende 43 associazioni, al Governo italiano, affinché possa attivarsi, anche in sede europea, per salvaguardare i profughi in fuga dalla guerra:

“Su queste basi auspichiamo che il governo italiano si attivi, anche in sede UE, per la Temporary Protection Directive, una misura eccezionale per fornire protezione immediata e temporanea agli sfollati provenienti da paesi non UE e a coloro che non possono tornare nel loro paese d’origine.

Il possibile esodo di massa potrebbe infatti mettere in difficoltà le normali pratiche di asilo, non permettendo di intervenire con la rapidità necessaria al fine di salvaguardare i diritti e la vita delle persone in fuga dal conflitto”.

La Coalizione chiede un decreto per attivare una protezione temporanea: “Il Presidente del Consiglio italiano potrebbe, in ogni caso, emanare immediatamente un decreto che preveda misure di protezione temporanea in favore delle persone in fuga dal conflitto, ai sensi dell’art. 20 d.lgs. 286/98;

garantire l’accesso all’Europa dei residenti non ucraini in Ucraina, che sono a maggior rischio a causa dell’attività militare russa e della possibile futura interferenza politica. Tra questi ci sono molti difensori dei diritti umani e attivisti dell’opposizione.

A questi individui dovrebbe essere garantito un facile accesso al territorio e protezione; in linea con le linee guida dell’UE sui difensori dei diritti umani, fornire sostegno nell’accesso ai visti e ad altre forme di assistenza speciale ai difensori dei diritti umani e ai giornalisti in Ucraina che possono essere presi di mira per il loro lavoro, le loro convinzioni o il loro attivismo;

garantire che, a fronte delle sanzioni che l’Europa sta varando in queste ore, si crei un sistema per cui i cittadini russi perseguitati dal governo (attivisti, giornalisti, difensori dei diritti umani, oppositori) possano continuare ad avere facile accesso ai visti per lasciare il proprio paese”.

Infine ha chiesto anche tutele per chi manifesta contro la guerra in Russia ed il rinnovo dei permessi di soggiorno per gli ucraini in Italia: “Gli arresti a cui abbiamo assistito in queste ore nelle città russe ci fanno capire come anche all’interno del paese c’è una fascia di popolazione che va salvaguardata; garantire ai cittadini ucraini già residenti in Italia il rinnovo dei permessi di soggiorno, anche laddove gli stessi fossero scaduti.

Garantendo al contempo un accesso rapido alle procedure di ricongiungimento familiare affinché le persone possano raggiungere i propri parenti in Italia attraverso viaggi sicuri; in ogni caso garantire l’accesso alla procedura di riconoscimento della protezione internazionale ed eliminare l’Ucraina dall’elenco dei Paesi d’origine sicuri”.

Per Amnesty International con l’invasione russa si sono avverati i timori come aveva prefigurato Agnès Callamard, segretaria generale di Amnesty International: “I nostri peggiori timori si sono avverati. Dopo settimane di escalation, l’invasione russa rischia di produrre le più terribili conseguenze per i diritti umani e per la vita delle persone.

Mentre i razzi cadono sulle basi militari ucraine, già arrivano le prime notizie sull’uso di armi indiscriminate da parte dell’esercito russo. Ribadiamo la richiesta a tutte le parti coinvolte nel conflitto di rispettare rigorosamente il diritto internazionale umanitario e il diritto internazionale dei diritti umani.

Questo significa proteggere le vite dei civili, le loro abitazioni e infrastrutture, non lanciare attacchi indiscriminati e non usare armi vietate come le bombe a grappolo.

Continuiamo a chiedere di consentire e facilitare l’accesso alle agenzie umanitarie affinché possano fornire assistenza ai civili che ne hanno bisogno. Monitoreremo la situazione da vicino per denunciare le violazioni del diritto internazionale, da qualsiasi parte verranno commesse”.

Anche il Tavolo Asilo ed Immigrazione ha espresso preoccupazione per l’invasione russa: “E’ tornata la guerra in Europa. Un incubo che speravamo di esserci lasciati alle spalle ma di cui purtroppo non sembriamo in grado di liberarci. D’altronde se non si lavora per costruire la pace, ma si alimentano confronti muscolari e si aumentano le spese militari, il risultato non può che essere tragico”.

Quindi il Tavolo Asilo e Immigrazione invita a perseguire la strada della diplomazia, garantendo l’accoglienza per i profughi ucraini: “In seguito ai bombardamenti e alle violenze, migliaia di persone sono in fuga e cercheranno protezione.

Facciamo appello al nostro governo e all’Unione europea affinché le persone costrette a fuggire trovino le frontiere europee aperte e accessibili e affinché si predisponga con urgenza un piano europeo d’accoglienza con una suddivisione equa tra i Paesi membri.

Per evidenti ragioni l’Ucraina va subito cancellata dall’elenco dei cosiddetti Paesi di origine sicuri. Non possiamo e non vogliamo accettare nessuna ipotesi di chiusura di fronte alle vittime di una guerra scoppiata nel cuore dell’Europa e che i nostri governi troppo poco hanno fatto per scongiurare”.

Free Webcam Girls
151.11.48.50