Papa Francesco conferma che gli Istituti tradizionali hanno il diritto di continuare ad usare i libri liturgici del 1962

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Questa mattina, 21 febbraio 2022 la Fraternità Sacerdotale San Pietro ha diffuso un Comunicato ufficiale, informando che Papa Francesco venerdì 4 febbraio 2022, in un’udienza a due membri della Fraternità Sacerdotale San Pietro, a seguito di una loro lettera del 28 dicembre 2021 (a cui hanno ricevuto una risposta il giorno dopo), «ha chiarito che istituti come la Fraternità Sacerdotale San Pietro non sono interessati dalle disposizioni generali del Motu proprio Traditionis custodes, poiché l’uso dei libri liturgici antichi è all’origine della loro esistenza ed è previsto dalle loro costituzioni».

Inoltre, nel Comunicato si legge: «In seguito, il Santo Padre ha emanato un decreto firmato di suo pugno e datato 11 febbraio, giorno in cui la Fraternità è stata solennemente consacrata al Cuore Immacolato di Maria, con cui conferma, per i membri della Fraternità, il diritto di usare i libri liturgici in vigore nel 1962, e cioè: il Messale, il Rituale, il Pontificale e il Breviario Romano». La FSSP la ricevuto il Decreto il 19 febbraio 2022.

In questo modo arriva una prima conferma ufficiale, di quanto scritto da Silere non possum il 16 luglio 2021, quando il Motu proprio Traditionis custodes fu promulgato: «È fondamentale chiarire che questo motu proprio non tocca in alcun modo i membri delle Fraternità sacerdotali o Istituti nati con la specifica clausola dell’utilizzo dei libri liturgici anteriori al 1970» [QUI]. Anche se questi Istituti tradizionali non sono interessati dalle disposizioni generali del Motu proprio Traditionis custodes, nel Decreto è stabilito comunque, che fermo restando le facoltà concesse, di «essi potranno usare nelle chiese e negli oratori propri; ovunque altrove essi ne useranno solo con il consenso dell’ordinario del luogo, ad eccezione della Messa privata. Fermo restando quanto sopra, il Santo Padre suggerisce che, nella misura del possibile, sia preso  in adeguato conto quanto stabilito nella lettera apostolica Motu Proprio data Traditionis custodes».

Di seguito riportiamo il comunicato (originale in inglese, con i link della versione in francese e in tedesco) e il decreto del Papa (originale in latino e spagnolo, con i link della traduzione in inglese, in francese e in tedesco). Inoltre, riportiamo la nostra traduzione italiana di lavoro non ufficiale del Comunicato ufficiale e la traduzione italiana di lavoro non ufficiale a cura di MiL [QUI] del Decreto.

Official communiqué of the Priestly Fraternity of St. Peter
Fribourg, February 21, 2022


On Friday, February 4, 2022, two members of the Priestly Fraternity of St. Peter, Fr. Benoît Paul-Joseph, Superior of the District of France, and Fr. Vincent Ribeton, Rector of St. Peter’s Seminary in Wigratzbad, were received in private audience by the Holy Father, Pope Francis, for nearly an hour.

During the very cordial meeting, they recalled the origins of the Fraternity in 1988, the Pope expressed that he was very impressed by the approach taken by its founders, their desire to remain faithful to the Roman Pontiff and their trust in the Church. He said that this gesture should be “preserved, protected and encouraged”.

In the course of the audience, the Pope made it clear that institutes such as the Fraternity of St. Peter are not affected by the general provisions of the Motu Proprio Traditionis Custodes, since the use of the ancient liturgical books was at the origin of their existence and is provided for in their constitutions.

The Holy Father subsequently sent a decree signed by him and dated February 11, the day the Fraternity was solemnly consecrated to the Immaculate Heart of Mary, confirming for the members of the Fraternity the right to use the liturgical books in force in 1962, namely: the Missal, the Ritual, the Pontifical and the Roman Breviary.

Grateful to the Holy Father, the members of the Fraternity of St. Peter are in thanksgiving for this confirmation of their mission. They invite all the faithful who feel close to them as a spiritual family to attend or join them in prayer at the Mass tomorrow, on the feast of the Chair of St. Peter, and to pray for the Supreme Pontiff.

Fonte: Fssp.org

Versione in francese: QUI.
Versione in tedesco: QUI.

Comunicato ufficiale della Fraternità Sacerdotale San Pietro
(nostra traduzione italiana di lavoro non ufficiale)
Fribourg, 21 febbraio 2022

Venerdì 4 febbraio 2022, due membri della Fraternità Sacerdotale San Pietro, Don Benoît Paul-Joseph, Superiore del Distretto di Francia, e Don Vincent Ribeton, Rettore del Seminario San Pietro a Wigratzbad, sono stati ricevuti in udienza privata dal Santo Padre, Papa Francesco, per quasi un’ora.

Durante l’incontro molto cordiale, nel quale hanno ricordato le origini della Fraternità nel 1988, il Papa si è detto molto colpito dall’approccio dei suoi fondatori, dal loro desiderio di rimanere fedeli al Romano Pontefice e dalla loro fiducia nella Chiesa. Ha detto che questo gesto va “conservato, protetto e incoraggiato”.

Nel corso dell’udienza, il Papa ha chiarito che Istituti come la Fraternità Sacerdotale San Pietro non sono interessati dalle disposizioni generali del Motu proprio Traditionis custodes, poiché l’uso dei libri liturgici antichi era all’origine della loro esistenza ed è previsto nelle loro costituzioni.

Il Santo Padre ha successivamente inviato un decreto da lui firmato e datato 11 febbraio, giorno della solenne consacrazione della Fraternità al Cuore Immacolato di Maria, confermando per i membri della Fraternità il diritto all’uso dei libri liturgici in vigore nel 1962, e cioè: il Messale, il Rituale, il Pontificale e il Breviario Romano.

Grati al Santo Padre, i membri della Fraternità Sacerdotale San Pietro ringraziano per questa conferma della loro missione. Invitano tutti i fedeli che si sentono vicini a loro come famiglia spirituale a partecipare o unirsi a loro nella preghiera nella Messa di domani, nella festa della Cattedra di San Pietro, ea pregare per il Sommo Pontefice.

DECRETUM

Sanctus Pater Franciscus, omnibus et singulis sodalibus Instituti vitae consecratae “Fraternitas Sancti Petri” nuncupati, die 18 iulii 1988 erecti et a Sancta Sede pontificii iuris declarati, facultatem concedit celebrandi sacrificium Missae, sacramentorum necnon alios sacros ritus, sicut et persolvendi Officium divinum, iuxta editiones typicas librorum liturgicorum, scilicet Missalis, Ritualis, Pontificalis et Breviarii, anno 1962 vigentium.
Qua facultate uti poterunt in ecclesiis vel oratoriis propriis, alibi vero nonnisi de consensu Ordinarii loci, excepta Missae privatae celebratione.
Quibus rite servatis, Sanctus Pater etiam suadet ut sedulo cogitetur, quantum fieri potest, de statutis in litteris apostolicis motu proprio datis Traditionis Custodes.
Datum Romae, Sancti Petri, die XI mensis Februarii, in memoria Beatae Mariae Virginis de Lourdes, anno MMXXII, Pontificatus Nostri nono.
Franciscus

DECRETO

El Santo Padre Francisco, a todos y cada uno de los miembros del Instituto de Vida Apostólica, “Fraternitas Sancti Petri”, fundado el 18 de julio de 1988 y reconocido por la Santa Sede con la condición jurídica “de derecho pontificio”, otorga permiso para celebrar el sacrificio de la Misa, el ritual de los sacramentos y otros ritos sagrados, así como recitar el Oficio Divino, según las ediciones típicas de los libros litúrgicos vigentes en 1962, a saber, el Misal, el Ritual, el Pontifical y el Breviario Romano.
Podrán usar esta facultad en sus propias iglesias u oratorios; en otros lugares, sin embargo, sólo con el consentimiento del Ordinario del lugar, excepto para la celebración privada de la Misa.
Sin que obste a lo anterior dicho, el Santo Padre sugiere que, en la medida de lo posible, también se reflexione lo establecido en el motu proprio Traditionis Custodes.
Dado en Roma, junto a San Pedro, el 11 de febrero, memoria de Nuestra Señora de Lourdes, del año 2022, noveno de mi Pontificado.
Francisco

Fonte: Fssp.org

Traduzione inglese: QUI.
Traduzione francese: QUI.
Traduzione tedesca: QUI.

Decreto
(Traduzione italiana di lavoro non ufficiale a cura di MiL)

Il Santo Padre Francesco concede a tutti e a ciascuno dei membri dell’Istituto di Vita Apostolica “Fraternità San Pietro”, fondato il 18 luglio 1988 e dichiarato dalla Santa Sede di diritto pontificio, la facoltà di celebrare il sacrificio della Messa, i sacramenti nonché gli atri sacri riti, come pure di recitare l’Ufficio divino, secondo l’edizione tipica dei libri liturgici, cioè il Messale, il Rituale, il Pontificale e il Breviario, vigenti nell’anno 1962.
Di tale facoltà essi potranno usare nelle chiese e negli oratori propri; ovunque altrove essi ne useranno solo con il consenso dell’ordinario del luogo, ad eccezione della Messa privata.
Fermo restando quanto sopra, il Santo Padre suggerisce che, nella misura del possibile, sia preso  in adeguato conto quanto stabilito nella lettera apostolica Motu Proprio data Traditionis Custodes.
Roma, presso San Pietro, nella memoria della Beata Vergine di Lourdes, 11 febbraio 2022, nono del nostro Pontificato.
Francesco

Postscriptum

1. «Forse non siamo abbastanza sottili e preparati, anzi è certo, ma tutto questo ha un vago sapore di schizofrenia da parte dei piani alti del Vaticano» (Marco Tosatti – Stilum curiae, 21 febbraio 2022).

2. Alla luce di quanto precede, potrebbe essere letto anche quanto scritto ieri, 20 febbraio 2022 da Lo Spiffero [QUI]: «A proposito di comunione ecclesiale o di scismi, non è stata smentita la notizia che martedì 8 febbraio il papa abbia ricevuto, con la cordialità riservata a una sua vecchia conoscenza argentina, don Davide Pagliarani, il superiore della Fraternità San Pio X, cioè il capo dei lefebvriani. Venuto forse a Roma a ringraziare Francesco per aver concesso loro quello che mai nessun papa precedente – meno che mai Paolo VI, Giovanni Paolo II o Benedetto XVI che aveva addirittura interrotto i colloqui dottrinali – avrebbe mai concesso loro: la facoltà di validamente confessare, celebrare le nozze, giudicare in prima istanza ecc. Qualche giorno prima, il 2 febbraio, all’udienza generale lo stesso pontefice ha affermato che “anche i bestemmiatori, i blasfemi e gli apostati sono nella comunione dei santi che tiene insieme la comunità dei credenti sulla terra e nel Cielo”. In base a elementari principi ecclesiologici o anche solo logici si potrebbe concludere che se i secondi stanno nella comunione ecclesiale lo sono ancor di più e a maggior ragione i preti e i fedeli della Fraternità, per non parlare dei religiosi e delle religiose del Verbo Incarnato. Ma oggi, anche per la Chiesa, come direbbe il presidente Mao, “grande è la confusione sotto il cielo». E la situazione è tutt’altro che eccellente”».

Indice degli articoli sul Motu proprio Traditionis custodes: QUI.

Foto di copertina: Don Benoît Paul-Joseph (a sinistra) e Don Vincent Ribeton (a destra) con Papa Francesco (Foto della Fraternità Sacerdotale San Pietro).

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