Lo hanno lasciato solo!

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Oggi abbiamo letto la parola di un Vescovo. L’amaro sfogo di Giovanni D’Ercole in difesa di Benedetto XVI: “Lo hanno lasciato solo”. Nei giorni precedenti abbiamo scritto in modo esauriente [Il siluro lanciato dalla Baviera contro Ratzinger è di marca vaticana ed è alla Santa Sede che deflagra suo carico nauseabondo – 21 gennaio 2022 e Siluro di fango. Qui prodest? Qui tacet consentire videtur! «Mi è stata messa una spina nella carne» (2Cor 12,7). «Quando sono debole, è allora che sono forte» (2Cor 12,10) – 22 gennaio 2022]. Abbiamo scritto in difesa si Sua Santità il Papa emerito Benedetto XVI, sottolineando che la Santa Sede è rimasto in vergognoso silenzio assordante, con una dichiarazione insulsa con cui ha perso l’occasione di veramente rimanere in silenzio, che sarebbe stato meglio.

Continuiamo a sentire dentro di noi un senso di profondo dolore e amarezza, anche perché Papa Francesco – che pure ha avuto diverse occasioni per alzare la sua voce – non ha sentito il dovere di dover intervenire in modo energico e risolutivo. Ha ancora tempo di farlo, spendere una parola suo a difesa senza se e senza ma del suo venerato predecessore, in questo pomeriggio della III Domenica della Parola di Dio.

Quindi, abbiamo atteso inutilmente la voce dei nostri pastori, i Vescovi. Poi, oggi ha preso la parola un vescovo italiano, anche se emerito va bene lo stesso, esprimendo amarezza e profonda tristezza.

Mons. Giovanni D’Ercole, Vescovo emerito di Ascoli Piceno, ha pubblicato questa mattina un post sulla sua pagina Facebook [QUI], che riportiamo con gratitudine e stime per il coraggio:

«Lo hanno lasciato solo.
Solo a soffrire ed a combattere contro nemici che prima si professavano amici e che ora lo accusano di cose infamanti.
Lo hanno lasciato solo.
Solo come lo lasciarono anni fa quando, da Pontefice regnante fu colui che per primo dette una sferzata contro i casi di pedofilia nella Chiesa.
Suo è il protocollo, sua la commissione, suoi gli uomini che la compongono.
Lo hanno lasciato solo.
Solo come Gesù nel Getsemani prima di essere consegnato ai giudei che lo volevano mettere a morte, a portare la croce di chi ha fatto tanto per la Chiesa e per le anime anteponendo sempre e solo Gesù, non il mondo perché non apparteniamo a questo mondo.
Lo hanno lasciato solo.
Lui, il gigante della Fede, il Teologo e Filosofo maggiore del ‘900, il Papa guardiano della Fede e della dottrina.
Lui, Benedetto XVI, ha già il posto pronto in Paradiso resta ancora qui, ad insegnarci come portare la croce.
A farci capire che solo Dio salva.
Non il mondo».

Postilla

«Lo hanno lasciato solo».
Questa è la nuda verità.
E il Re è nudo.
Il disegno in tutta la sua nudità è molto chiaro.
È chiaro il disegno del grande burattinaio che è nudo, che muove le fila della stampa corrotta che mangia se stessa e che è nuda.
É tutto davanti ai nostri occhi, come per il bambino nel racconto del Re è nudo.
Chi non vuol vedere, è complice.
Chi non prende una posizione ferma, è complice.
Senza se e senza ma.
Un giorno arriverà il Giudizio di Dio, anche per chi ha permesso tutto questo.
«Solo Dio salva. Non il mondo».

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