La storia mai raccontata dei tre compagni Ebrei di San Giovanni Paolo II nel nuovo volume di Gian Franco Svidercoschi: “Gli amici di Lolek”

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TSEdizioni ha pubblicato oggi il nuovo volume Gli amici di Lolek (141 pagine) di Gian Franco Svidercoschi in vista del Giorno della Memoria, il prossimo 27 gennaio. Si tratta della storia mai raccontata dei tre compagni Ebrei di San Giovanni Paolo II.  Una storia che ha fatto il giro del mondo, eppure mai narrata dal principio alla fine. Tre giovani Ebrei nella Polonia degli anni Trenta – Jerzy Kluger, Kurt Rosenberg, Ewa, dal cognome rimasto sconosciuto – e Lolek, vezzeggiativo di Karol Wojtyła, cattolico, destinato a diventare sacerdote, poi vescovo e infine Papa della Chiesa Cattolica Romana.

Nel prologo l’autore spiega: «Quella che vorrei raccontarvi è anzitutto la storia di un’amicizia. Un’amicizia come tante, che scorre serena e felice, fra quattro ragazzi nati e cresciuti in Polonia ai primi del Novecento. Il futuro dei quattro giovani ventenni – tre ragazzi e una ragazza – si prospetta indefinito, ma luminoso, fino al giorno in cui l’oscurità si abbatte su di loro. È il 1939, l’inizio di uno dei periodi più spaventosi e cruenti che l’umanità abbia mai attraversato. La Seconda guerra mondiale. La Shoah. L’Europa martoriata: prima dal nazismo, con i suoi campi di sterminio, e poi dal comunismo, con i suoi pogrom e gulag».

Dapprima, un intreccio semplice: lo studio, la scuola, le confidenze e i progetti per il futuro, i professori, gli amori, le simpatie e le antipatie di quattro ragazzi normali. Un’amicizia come tante, che scorre serena e felice. Poi la drammatica ondata dell’antisemitismo, l’occupazione nazista e stalinista del Paese, la guerra e le deportazioni nei campi di prigionia e sterminio che cambieranno la loro vita per sempre.

I quattro amici si perdono di vista per quasi trent’anni, cercandosi a lungo e poi ritrovandosi per caso a Roma e, infine, a Gerusalemme. «La loro amicizia si rivela più forte di un legame di sangue, più forte di una pace postbellica, nata già fragile, e perfino divisiva. Un legame duraturo e inscindibile», annota l’autore che così prosegue: «Una storia straordinaria, potente come un romanzo, eppure vera! Dalla sua intensità emotiva ed evocativa si sprigiona un pregnante valore di testimonianza, che mi auguro possa essere di ispirazione per tutti noi, in riferimento a un passato che non va dimenticato, ma anche a un presente in cui antiche e nuove violenze, antiche e nuove intolleranze, sembrano ritornare in ogni tipo di rapporto, tra persone, popoli e nazioni. Insomma, una storia che si rivela di un’attualità impressionante per il suo essere emblema di fratellanza: quella fratellanza, che si può percepire anche tra uomini e donne di fedi diverse».

La penna raffinata del vaticanista Gian Franco Svidercoschi ricostruisce nei suoi passaggi più cruciali e commoventi una vicenda straordinaria che, nel suo microcosmo, diventa emblematica di uno dei momenti storici più tragici del secolo scorso rivelandosi di stupefacente attualità: in un Terzo Millennio ancora attraversato da una «guerra mondiale a pezzi».

L’autore Gian Franco Svidercoschi, di origini polacche, ha iniziato la carriera giornalistica giovanissimo, nel 1959. Inviato dell’ANSA al Concilio Vaticano II ha poi assunto l’incarico di Vicedirettore de L’Osservatore Romano. Determinante fu la sua collaborazione alla stesura del volume autobiografico di Karol Wojtyła, Dono e Mistero. Diario di un sacerdote (1996) e la pubblicazione con l’Arcivescovo metropolita di Cracovia e già Segretario particolare di San Giovanni Paolo II, il Cardinale Stanisław Dziwisz, di Una vita con Karol (Rizzoli 2007) e di Ho vissuto con un santo (Rizzoli 2013). Tra le sue pubblicazioni più famose Lettera ad un amico ebreo (1993), tradotto in venti lingue, tra cui il neerlandese (Brief aan een Joodse vriend. De eenvoudige en buitengewone geschiedenis van de joodse vriend van Karol Wojtyla) a cura della compianta amica-poetessa Magda Buckinx, pubblicazione per cui avevo fatto da intermediario con l’editore Licap.

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