Il Battesimo di Gesù

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Il battesimo di Gesù al Giordano è la terza Epifania di Gesù, prima di dare inizio alla sua vita pubblica. La prima si era avuta quando Gesù si volle manifestare al popolo ebreo nella persona dei pastori a Betlemme; allora furono gli Angeli a dare l’annuncio ai pastori: ‘Non temete, pastori, è per voi un  lieto annuncio: è nato per voi il Salvatore’.

I pastori andarono e portarono a Gesù i loro doni. La seconda Epifania si ebbe quando Gesù si manifestò ai popoli pagani; è stata allora una stella, una luce, a guidare  i popoli (nella persona dei Magi, uomini di cultura) verso Gerusalemme, a Betlemme; e i Magi andarono, adorarono il Figlio di Dio e fecero i loro doni: oro, incenso e mirra.

La terza Epifania si è avuta nel fiume Giordano, dove Giovanni battezzava il popolo esortando alla penitenza. E’ questo il primo atto pubblico compiuto da Gesù, che scese sino al fiume, confuso tra i peccatori pentiti, e chiese  di essere battezzato. Davanti a Giovanni che si dimostra titubante, Gesù lo sprona a compiere il rito e, mentre esce dall’acqua, la voce del Padre lo proclama: ‘Tu sei il Figlio mio l’amato; in Te ho posto il mio compiacimento’.

Questa investitura messianica, che consola e libera, anticipa quasi il Battesimo istituito da Cristo Gesù e quindi il nostro battesimo. Il Figlio di Dio incarnato si è immesso nella nostra  realtà di peccato per renderci partecipi della sua stessa vita; si è incarnato, è nato  con noi, è cresciuto con noi, ora, adulto, inizia la sua missione con il battesimo amministrato da Giovanni.

San Paolo scriverà ai Romani: noi siamo stati battezzati nella morte di Cristo per avere la stessa vita di risorti. Giovanni, dopo il battesimo, addita Gesù come colui che è venuto  a battezzare l’umanità nello Spirito Santo; è venuto a portare agli uomini la vita in abbondanza, la vita eterna che risuscita l’essere umano, lo guarisce anima e corpo restituendo l’uomo al progetto originario per il quale era stato creato.

Tutto il ministero di Cristo nel mondo si può riassumere con una parola: ‘il Battesimo’, termine che significa ‘immersione’. Il Battesimo di Gesù è diverso dal battesimo di Giovanni; lo afferma lo stesso Giovanni: io battezzo con acqua, ma chi viene dopo di me battezzerà con lo Spirito santo, con il fuoco.

Il battesimo di Giovanni era un battesimo di penitenza, in ordine alla conversione e al perdono dei peccati; di ben altra natura il Battesimo di Gesù: questo ci innesta a Cristo, libera l’uomo dal peccato , lo riscatta dalla schiavitù di satana e segna la sua rinascita nello Spirito Santo.

E’ necessario prendere coscienza del nostro Battesimo che ci incorpora a Cristo Gesù e ci rende partecipe della sua consacrazione  nello Spirito Santo e nella sua missione sacerdotale, profetica e regale. 

‘Come il Padre ha mandato me, dirà Gesù agli apostoli prima di salire al cielo, io mando voi’. Oggi è  necessario, perciò,  che il cristiano scopra la sua dignità: uomo, diventa quello che sei! Grazie allo Spirito santo abbiamo un dono e un impegno ben preciso: il dono in forza del quale ci siamo innestati a Cristo e siamo divenuti figli di Dio (Gesù è Figlio naturale perché procede dal Padre, noi figli per adozione perché fratelli del Cristo.

Da questo dono scaturisce un impegno: figli di Dio, fratelli tra di noi; come tali siamo chiamati ad essere ‘lievito’ di una umanità nuova.  La fratellanza non si costruisce con leggi e decreti; fratelli si nasce e ci si riconosce dalla consapevolezza di essere tutti figli dell’unico Padre, che invochiamo: ‘Padre nostro che sei nei cieli’.

Con il Battesimo abbiamo ricevuto un ‘pacco-dono’; ma per gustare il dono, dobbiamo aprire il pacco; scoprire la ricchezza di questo Battesimo che ci costituisce fratelli, figli di Dio a prescindere dal colore della pelle, dalle condizioni economico-sociali, dai talenti e carismi ricevuti. Questi doni diventano operanti nel momento in cui ne prendiamo atto e, illuminati dallo Spirito, li accogliamo con Fede e Amore.

La festa del battesimo di Gesù ci richiama alla realtà del nostro battesimo, di questa nuova  scelta di vita: o dalla parte di Cristo o dalla parte del mondo, o dalla parte della luce o da parte delle tenebre. 

Amico che ascolti o leggi: sii te stesso; diventa quello che sei; vivi la tua dignità di figlio di Dio e attua il cammino dell’amore perché Dio è amore. Allora e solo allora sarai veramente felice.

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