1° gennaio, solennità di Maria Santissima Madre di Dio, la Theotókos, la Dei genetrix da cui il Verbo prese carne e il Figlio di Dio abitò in mezzo agli uomini

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Oggi, sabato 1° gennaio 2022, nell’ottava del Natale del Signore e nel giorno della sua Circoncisione, celebriamo la solennità di Maria Santissima Madre di Dio. Un passaggio da un’anno all’altro che apre con una luce nuova sul futuro, con la Genitrice del Figlio di Dio, il Principe della pace, a cui fu dato il Nome che è al di sopra di ogni nome.

Sandro Botticelli, Madonna della melagrana, tempera su tavola, 1487, Galleria degli Uffizi, Firenze.

Gesù, Figlio di Dio, è nato dalla Santissima Vergine Maria. Nestorio aveva osato dichiarare: “Dio ha dunque una madre? Allora non condanniamo la mitologia greca, che attribuisce una madre agli dei”. E San Cirillo di Alessandria replicò: “Si dirà: la Vergine è madre della divinità? Al che noi rispondiamo: il Verbo vivente, sussistente, è stato generato dalla sostanza medesima di Dio Padre, esiste da tutta l’eternità… Ma nel tempo egli si è fatto carne, perciò si può dire che è nato da donna”. Poi, il 22 giugno 431 i Padri del Concilio di Efeso acclamarono la Santissima Vergine Maria Theotókos (in greco antico o Dei genetrix in latino, letteralmente “Genitrice di Dio”, reso in italiano con “Madre di Dio”), perché da lei il Verbo prese carne e il Figlio di Dio abitò in mezzo agli uomini.

La solennità di Maria Santissima Madre di Dio è la prima festa mariana comparsa nella Chiesa occidentale, che rimpiazzava le strenae (strenne) pagane, i cui riti contrastavano con la santità delle celebrazioni cristiane. Il Natale Sanctae Mariae cominciò ad essere celebrato a Roma intorno al VI secolo, probabilmente in concomitanza con la dedicazione di una delle prime chiese mariane di Roma: Santa Maria Antiqua al Foro romano, a sud del tempio dei Castori.

La liturgia veniva ricollegata a quella del Natale e il 1° gennaio fu chiamato in octava Nativitatis Domini, in ricordo del rito compiuto otto giorni dopo la nascita di Gesù. Veniva proclamato il Vangelo della circoncisione, che dava nome anch’essa alla festa che inaugurava l’anno nuovo: «Quando furono passati gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima di essere concepito nel grembo della madre» (Lc 2,21). La riforma del calendario ha riportato al 1° gennaio la solennità della maternità divina, che dal 1931 veniva celebrata l’11 ottobre, a ricordo del Concilio di Efeso, che aveva sancito solennemente la verità: Maria è vera Madre di Cristo, che è vero Figlio di Dio. Ed è da questa eccelsa ed esclusiva prerogativa che derivano alla Vergine tutti i titoli di onore che le vengono attribuiti.

«Mentre (…) una donna alzò la voce di mezzo alla folla e disse: “Beato il ventre che ti ha portato e il seno da cui hai preso il latte!”», Gesù disse: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!». Poi, «mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire: “Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato nessun segno fuorché il segno di Giona. Poiché come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione. La regina del sud sorgerà nel giudizio insieme con gli uomini di questa generazione e li condannerà; perché essa venne dalle estremità della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, ben più di Salomone c’è qui. Quelli di Nìnive sorgeranno nel giudizio insieme con questa generazione e la condanneranno; perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, ben più di Giona c’è qui» (Cfr. Lc 11,27-32).

La Lumen Gentium – la seconda delle quattro costituzioni del Concilio Ecumenico Vaticano II, insieme alla Sacrosanctum Concilium, Dei Verbum e Gaudium et Spes, e come la Dei Verbum dotata di valore dogmatico – stabilisce: «Maria, figlia di Adamo, acconsentendo alla parola divina, diventò madre di Gesù e, abbracciando con tutto l’animo e senza peso alcuno di peccato la volontà salvifica di Dio, consacrò totalmente se stessa quale Ancella del Signore alla persona e all’opera del Figlio suo, servendo al mistero della redenzione sotto di Lui e con Lui, con la grazia di Dio onnipotente» (56).

Nella preghiera di oggi chiediamo – con il cuore forte e saldo grazie alla Fede, pronto ad accogliere i progetti divini per la nostra vita terrena – l’intercessione di Maria Santissima Madre di Dio. In preghiera ci rivolgiamo alla Santissima Vergine Maria, Madre di Dio e Madre nostra, Regina dei Cieli e Regina della Terra, per avere suo aiuto nel consacrare la nostra giornata al Sacro Cuore di Gesù e far arrivare la nostra supplica all’Altissimo, ringraziando Dio Padre per le benedizioni che riceviamo ogni giorno.

Preghiera alla Santissima Vergine Maria Madre di Dio

Signore, prega per me e tutte le persone che mi sono vicine, insegnaci a percorrere la via per giungere al Sommo Bene, e intercedi per noi presso lo Spirito Santo. Aiutaci, Signore, a portare forza a quelli che sono deboli e a portare umiltà a quelli che si credono forti. Signore, donami la forza per allontanare il male che si nasconde nelle ombre dello Spirito perché tu solo, Signore, possiedi il dono della riconciliazione. Grazie a te Santissima Vergine Maria Madre di Dio e al tuo sostegno spero di riuscire a custodire il Signore nel mio Cuore, che questo momento prima della notte mi avvicini all’Altissimo, che Dio misericordioso custodisca ora e sempre il nostro spirito, Santa Maria, Madre di santità, Prega per noi. Amen.

Memorare
di San Bernardo di Chiaravalle


Memorare, o piissima Virgo Maria, non esse auditum a saeculo quemquam ad tua currentem praesidia, tua implorantem auxilia, tua petentem suffragia esse derelictum: ego, tali animatus confidentia, ad te, Virgo virginum, mater, curro, ad te venio, coram te gemens, peccator, assisto: noli, Mater Verbi, verba mea despicere, sed audi propitia, et exaudi. Amen.

Ricordati, o piissima Vergine Maria, che non si è mai inteso al mondo che qualcuno sia ricorso alla tua protezione, abbia implorato il tuo aiuto, chiesto il tuo patrocinio e sia stato da te abbandonato. Animato da tale confidenza, a te ricorro, o Madre, Vergine delle vergini, a te vengo, e, peccatore come sono, mi prostro ai tuoi piedi a domandare pietà. Non volere, o Madre del divin Verbo, disprezzare le mie preghiere, ma benigna ascoltale ed esaudiscile. Amen.

La sacra icona di “Nostra Signora Mediatrice di tutte le Grazie, Corredentrice e Avvocata per il Popolo di Dio” è stata specialmente onorata in due maggiori conferenze internazionali di “Vox Populi Mariae Mediatrici” a Roma, a cui hanno partecipati centinai di cardinali, arcivescovi, vescovi, sacerdoti, teologi di fama internazionale e leader mariani da oltre 70 Paesi. Nella foto durante i lavori del 13 maggio 1997, Festività di Nostra Signora di Fatima.
Maria Santissima, Madre di Dio, della Chiesa e di tutti gli uomini, Mediatrice di tutte le Grazie, Corredentrice e Avvocata per il Popolo di Dio – 24 settembre 2021
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