Card. Zuppi: ‘Aiutare a far crescere una cultura della vita, che vuol dire una protezione della fragilità’

“Abbiamo di fronte tante sfide, che richiedono molta serietà, preparazione, competenza, capacità di ascolto e di dialogo e, anche per questo, difesa delle proprie ragioni. Uno dei problemi sui quali ci troveremo a confrontarci è quello dell’idea della vita che, come dice papa Francesco, non può essere mai scartata”.

E’ quanto ha detto l’arcivescovo di Bologna, card. Matteo Zuppi, in un  audiomessaggio all’Assemblea nazionale del Popolo della Famiglia (PdF), che si è svolta nello scorso weekend a Pomezia (Roma).

“Abbiamo il dovere di difendere la fragilità e ci dovremo misurare con la fragilità ultima, cioè quella della vecchiaia”, ha proseguito Zuppi. “Il nodo è certamente aiutare a far crescere una cultura della vita, che vuol dire una protezione della fragilità, una vicinanza concreta.

Purtroppo le condizioni di fragilità spesso non sono sostenute e custodite e questo crea ulteriori problemi a coloro che, in condizioni di estrema fragilità e di solitudine, potrebbero scegliere scorciatoie pensando che sia tutto inutile. Ma la vita vale sempre la pena, va protetta, va aiutata. Va tolta la sofferenza, non la vita”.

All’assemblea nazionale del PdF sono intervenuti i vertici del movimento politico nato dai Family Day, tra cui il presidente nazionale Mario Adinolfi, il vicepresidente e coordinatore nazionale Nicola Di Matteo e il segretario nazionale Andrea Brenna, oltre a circa 150 delegati provenienti da tutte le regioni italiane.

Ai partecipanti ha rivolto un videomessaggio anche il vescovo di Ventimiglia-San Remo, mons. Antonio Suetta: “Conosco e apprezzo tantissimo gli ideali, il programma e l’insieme di valori che raccolgono voi del Popolo della Famiglia e tutti coloro che aderiscono alle vostre proposte, ai vostri programmi e alle vostre iniziative.

Conosco i vostri valori, che condivido pienamente, e condivido anche, con tutto il mio cuore e tutto il mio profondo convincimento, l’idea che avete, coraggiosa, profetica, molto concreta e, sono sicuro, vincente, di impegnarvi concretamente in politica per promuovere questi valori e per fare in modo che i valori fondanti, non solo della nostra fede, ma anche della nostra civiltà europea, della nostra storia, i valori relativi alle nostre radici, tornino ad essere i riferimenti basilari della nostra convivenza civile, soprattutto quando si tratta di sostenere e di tutelare diritti inviolabili che sono della persona, della famiglia, in particolare dei più piccoli e dei più indifesi”.