Il presidente Mattarella: il volontariato è prezioso

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“Il volontariato è una straordinaria energia civile che aiuta le comunità ad affrontare le sfide del tempo e le sue difficoltà. Rinsalda i legami tra le persone, è vicino a chi si trova nel bisogno, riduce i divari sociali, promuove l’accoglienza e la sostenibilità. La Giornata internazionale del Volontariato, voluta 36 anni or sono dalle Nazioni Unite, è un’occasione per esprimere il ringraziamento più sentito ai volontari che operano in ogni parte del pianeta e per dare il giusto valore alle numerose testimonianze di umanità e di altruismo che migliorano la nostra vita, senza le quali istituzioni e ordinamenti non sarebbero in grado di garantire appieno i principi cui si ispirano”.

Così ha dichiarato il presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, in occasione della giornata internazionale del volontariato, celebratasi domenica 5 dicembre, ribadendo la necessità dei volontari nei momenti più importanti, come nel periodo del Covid 19:

“Abbiamo avuto ulteriore prova dell’importanza e del coraggio dei volontari e delle loro associazioni nell’emergenza provocata dalla pandemia. I volontari sono stati in prima fila, accanto a medici e infermieri, nel prestare cura ai malati, nel sostenere chi è rimasto solo, nel costruire connessioni laddove tanti rischiavano di venire esclusi.

Il rispetto dei diritti e delle libertà della persona, nella solidarietà, è il patrimonio più prezioso che dobbiamo trasferire alle nuove generazioni: e a questo patrimonio i volontari contribuiscono con passione e ideali, con la forza della loro testimonianza. Le istituzioni (locali, nazionali, internazionali) hanno nei volontari e nelle loro associazioni alleati importanti nell’affrontare i cambiamenti che si rendono necessari per costruire una società migliore”.

Nella manifestazione nazionale, tenutasi a Roma, con le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella CSVnet, Forum Nazionale Terzo settore e Caritas Italiana per ringraziare gli oltre 6.000.000 volontari attivi in Italia alla presenza di 400 rappresentanti del terzo settore, come ha sottolineato la portavoce del Forum del Terzo settore, Vanessa Pallucchi in merito alla norma presente nel nuovo Decreto Fiscale che penalizza il Terzo settore, considerando le associazioni non più ‘escluse’ ma ‘esenti’ dal regime Iva:

“Che cosa possiamo fare per il volontariato? C’è una forbice tra cosa è realmente il volontariato e cosa si può fare perché prenda il volo. Il nostro compito è anche quello di ridurre questa distanza, ricordandoci che il volontariato fa un lavoro che è un pezzo importante del modello di sviluppo che vogliamo.

Non dimentichiamo il messaggio dell’ONU per la giornata del volontariato, ‘Agire ora per il bene delle persone e del pianeta’, un invito a mettersi in gioco per garantire alle generazioni di domani un futuro migliore su temi centrali come i cambiamenti climatici e lo sviluppo sostenibile. E’ importante allora che venga ricordato sempre che il modello di Paese che vogliamo costruire non deve penalizzare chi aiuta a ridurre le distanze e a costruire fiducia e coesione sociale”.

Nel suo intervento Chiara Tommasini, presidente di CSVnet, ha ringraziato in particolare le donne volontarie “che fanno i salti mortali per conciliare vita, lavoro e passioni; i giovani volontari che portano innovazione, idee ed energie nuove; i volontari più anziani che continuano  a dare il proprio contributo trasmettendo ai più giovani la loro esperienza; le persone con disabilità che fanno volontariato: hanno già abbattuto le loro barriere e continuano a mettere a disposizione sensibilità e coraggio per le grandi cause in cui credono”.

La presidente di CSVnet ha poi sottolineato le grandi sfide che attendono il sistema dei centri di servizio per il volontariato: “La prima è quella di avviare una programmazione delle attività che sia condivisa e possa far consolidare ed evolvere un sistema che è ormai pronto a far crescere il volontariato e i volontari”.

L’altra sfida riguarda la prima Capitale del Volontariato che per il 2022 sarà Bergamo, una delle città simbolo della pandemia: “Bergamo sarà la prima di tante ‘capitali’ che anno dopo anno diventeranno il cuore pulsante di un sistema nazionale che è un patrimonio per il nostro Paese e l’intera umanità” .

Ed il volontariato durante la pandemia è stato al centro della riflessione di don Andrea La Regina, responsabile dei macro progetti di Caritas Italiana: “Durante la pandemia abbiamo sperimento quanto il volontariato sia stato fondamentale perché non solo risponde ai bisogni, ma aumenta le relazioni. Chi fa volontariato contribuisce al benessere generale, mette da parte le proprie esigenze per avere cura degli altri, sostiene le fragilità e difende i beni comuni”.

Volontariato come luogo di cura: “Come ha ricordato papa Francesco nell’enciclica ‘Fratelli tutti’, la solidarietà si esprime nel servizio, nella cura per gli altri, mettendo da parte i propri desideri davanti al bisogno dei più fragili.

La Caritas italiana in questi 50 anni ha contribuito a dare volto a tutti questi valori e a far percepire che la solidarietà deve essere coniugata con la sussidiarietà. Le persone e la sussidiarietà sono l’antidoto più efficace contro la globalizzazione. Il volontariato non deve essere un ammortizzatore sociale ma elevarsi a forma in grado di portare cambiamento”.

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