Avvento: 2^ Domenica con primo protagonista Giovanni Battista

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La seconda domenica di Avvento trova protagonista nella Liturgia la persona di Giovanni Battista, il battistrada del Messia, colui che è chiamato a preparare  “nel deserto la via del Signore; concepito sei mesi prima di Gesù, proveniente da una famiglia sacerdotale, fu santificato dallo Spirito Santo quando ancora era nel seno materno. Figura storica assai rilevante.

Era l’anno 15° dell’impero di Tiberio Cesare, quando Giovanni Battista ricevette la missione di preparare l’avvento di Gesù in mezzo al popolo di Dio. Giovanni, figlio di Zaccaria, è prescelto da Dio per una missione speciale, ora riceve un impulso particolare per agire e realizzare la sua missione in mezzo al popolo di Dio.

Giovanni non è un blasonato né uno che possiede particolari titoli ma solo una fede profonda; non è un personaggio titolato né politicamente né religiosamente, non vive neppure a casa , ma nel deserto vicino al fiume Giordano, dove si era ritirato, come farà lo stesso Gesù prima di dare inizio alla sua vita pubblica. Come precursore del Messia, incarna lo spirito dell’Avvento ed inizia la missione invitando alla conversione con il battesimo nel Giordano.

E’ abbastanza consapevole del suo ruolo  e Gesù dirà di lui: cosa avete visto nel deserto? Una canna agitata dal vento?, un uomo vestito alla moda, un ricercatore di gloria terrena? … Gesù conclude: tra i nati di donna non c’è un uomo simile a Lui”. Giovanni non è una canna che si piega, ha un carattere, una personalità ben definita tanto da attirare l’attenzione dei Capi del popolo, degli uomini del potere religioso e politico.

Giovanni è l’uomo che testimonierà con il suo sangue la parola di Dio che annuncia. Il messaggio affidato a Giovanni è quello di annunciare un battesimo di conversione per il perdono dei peccati. Diceva Giovanni: ‘Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri perché il regno di Dio è vicino’. 

Gesù viene per salvare l’uomo; diventa ‘figlio dell’uomo’ per rinsaldare il vincolo Cielo-terra, Dio e l’uomo. Nella persona di Giovanni Dio cerca un uomo che prepari la via al Signore, che prepari le coscienze degli uomini da salvare.

Poco importa chi detiene il potere religioso o politico, interessa l’uomo dal cuore puro e dalla fede profonda; Giovanni ha tutte le prerogative per questa missione. La venuta di Gesù infatti è un evento straordinario che penetra la storia dell’umanità e realizza il progetto dell’amore misericordioso di Dio.

Il brano del Vangelo ci offre notizie storiche assai dettagliate e concrete di questo evento; Gesù infatti non è un mito, è una storia concreta, è una persona vivente, ben individuata; nasce in un momento storico assai chiaro ed ogni volta che ci si incontra con Lui si rimane solo affascinati.

A chi un giorno gli aveva chiesto: tu chi sei? Gesù risponde non a parole ma con i fatti: riferite a chi vi ha mandato, ciò che vedete ‘i ciechi vedono, i muti parlano, i morti risuscitano, gli zoppi camminano’.

Il vero convertito si batte il petto, riconosce  i propri peccati. Nel mondo c’è  anche il male, le malattie, oggi il coronavirus e il covid 19; ma il male non viene mai da Dio, che è amore ed amore misericordioso.  Giovanni annuncia in modo chiaro: convertitevi per accogliere il Figlio di Dio, preparate le vie del Signore, raddrizzate i suoi sentieri.

Questo sentiero non si traccia sul terreno scosceso o nel deserto ma nel cuore dell’uomo, nella vita di ciascuno di noi. L’uomo purtroppo spesso è come una città invasa; chiuso in se stesso, vive nel suo egoismo scambiando talvolta la libertà, prerogativa umana, con il libertinaggio; ubriaco di sé, dimentica che vivere è amare, amore è servire.

Raddrizzare un sentiero significa mettere mano alla riforma della propria vita, che la Bibbia e Giovanni chiamano ‘conversione’. La nostra vita si svolge infatti tra due venute del Signore: l’incarnazione del Verbo eterno, dove Gesù nasce come uomo nell’umiltà, in una grotta, ignorato da tutti e, nonostante annunziato dai profeti, venne tra i suoi e i suoi non l’hanno ricevuto.

La seconda venuta sarà alla risurrezione finale; ma allora Gesù tornerà giudice della storia, dei buoni e dei cattivi, dei vivi e dei morti. Vuoi celebrare il Natale?  Vuoi prepararti al Natale? 

Ecco l’avvento: prepara come Giovanni la via al Signore ricordando il tuo ruolo privato e sociale, nella famiglia, nel lavoro e fuori. Vivi la tua vocazione, come Giovanni, di cristiano e di figlio di Dio testimoniando l’amore di Dio in ogni luogo e in ogni momento. Allora e solo allora ci prepariamo ad un Natale che auguro ricco di favori celesti.

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