Numeri ufficiali Covid-19 del 24 novembre 2021. Il Dragone pronto a mettere in campo “le forze di sicurezza” in maniera “totale, completa, piena”. Compressione delle libertà

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«Draghi: “Le forze di sicurezza verranno mobilitate in maniera totale”. Tutti a controllare Green Pass. E la criminalità? Ma chi se ne frega!» (Federico Punzi @jimmomo – Twitter, 24 novembre 2021). Dal Dragone la stessa musica, gli stessi colori, lo stesso balconazo come dal Giuseppi. Nel primo lockdown si usavano droni per stanare e lanciafiamme per minacciare chi usciva da casa senza motivo valido, mai usato contro gli spacciatori. Oggi si usa l’infame Green Pass e le forze dell’ordine per stanare e il napalm per minacciare chi non si vaccina, anche se la vaccinazione non è obbligatoria.

«Tira una brutta aria per i non vaccinati. Lo Stato garantisce libertà di scelta sul siero anti Covid, ma poi “punisce” chi esercita questa libertà. Per super green pass si intende il lasciapassare ottenuto esclusivamente con vaccino o guarigione, escludendo dunque chi fino ad oggi si faceva un tampone ogni due giorni» (Nicolaporro.it, 24 novembre 2021).

«Ti devi vaccinare perché i numeri dell’epidemia salgono e i tamponi sono inattendibili. E chi te lo dice che i numeri salgono? I tamponi» (Kattoliko Pensiero @kattolikamente – Twitter, 24 novembre 2021).

«È inutile continuare a usare la logica e il buonsenso, il Male si è impossessato dell’umanità e ha obnubilato le menti» (Ilaria @IlariaBifarini – Twitter, 24 novembre 2021).

«Il nemico da combattere oggi è il potere sproporzionato di istanze non solo antidemocratiche, ma anche subdolamente liberticide» (Tempi.it, 24 novembre 2021).

«Il più grande successo delle élite è aver convinto le masse a fidarsi/affidarsi a loro. Fatto questo tutto è possibile, a partire dalla spietata repressione di tutti coloro che non si fidano» (Gavino Sanna @GavinoSanna1967 – Twitter, 24 novembre 2021).

«La paura induce obbedienza e scoraggia il senso di responsabilità. Pensare che di fronte ad una minaccia grave, una massa di individui obbedienti possa funzionare meglio di cittadini responsabili (consapevoli dei loro interessi comuni), fa parte di una mentalità militare. Questa mentalità non solo non va bene per venire a capo dei problemi legati alla precarietà del nostro sistema sociale; ha dimenticato anche la lezione della sconfitta dei Persiani da parte degli ateniesi a Maratona» (Sarantis Thanopolus – Psychiatry on line, 21 novembre 2021).

«I fautori della fobia come mezzo di persuasione»
(Sarantis Thanopolus

Psychiatry on line, 21.11.2021).

Ringraziando i nostri lettori e sostenitori, ricordiamo che è possibile inviare comunicazione presso l’indirizzo di posta elettronica del “Blog dell’Editore”: QUI.

I dati Covid-19 ufficiali del Ministero della salute di oggi mercoledì 24 novembre 2021

Positivi al Sars-CoV-2:
ricoverati con sintomi di malattia da Sars-CoV-2 (COVID-19): 4.629 (+32) [Occupazione all’8%]
in terapia intensiva: 573 (+13) [con 49 nuovi ingressi del giorno] [*] [Occupazione al 6%]
deceduti: 133.415 (+85)

Persone che hanno completato la vaccinazione (prima e seconda dose; oppure monodose): 45.500.931 (84,25% degli over 12) [Aggiornato al 24 novembre 2021 ore 16:17] [**]

[*] Dato molto importante, perché permette di verificare al di là del saldo quante persone sono effettivamente entrate in terapia intensiva nelle ultime 24 ore oggetto della comunicazione. Anche se sarebbe opportuno sapere chi tra coloro che sono usciti dalla terapia intensiva sono guariti o in fase di guarigione, oppure deceduti.
[**] La vaccinazione in tempo reale [cioè, in differita… e anche molto]: QUI.

Il sistema “Tutor” per verificare il “trend” dell’epidemia

Media giornaliera dei decessi: 207 (-1).

Tabella con i decessi al giorno, il totale dei decessi e la media giornaliera dei decessi [A cura dello Staff del “Blog dell’Editore”]: QUI.

Burioni nel mirino della psicoanalisi
IL PRESIDENTE DELLA SOCIETÀ ITALIANA DI PSICHIATRIA HA ANALIZZATO LE CARATTERISTICHE DEL TELEVIROLOGO BURIONI
di Claudio Romiti
Nicolaporro.it, 24 novembre 2021


La rivista scientifica Psychiatry on line, fondata nel 1995, il 21 novembre ha pubblicato un commento molto critico nei riguardi di Roberto Burioni [IL COVID19 E L’USO PERVERSO DELLA PAURA]. L’articolo è stato redatto dal neo presidente della Società Psicoanalitica Italiana, il greco Sarantis Thanopolus, analista di lungo corso che opera da molto tempo nel nostro Paese. Secondo Thanopolus, il virologo pesarese “durante la pandemia ha occupato grande spazio nelle trasmissioni televisive, senza apportare un grande contributo né alla conoscenza scientifica né alla nostra informazione, ha lanciato, tramite Twitter, un’ammonizione contro il “maligno” che minaccia la nostra esistenza. Il contenuto è espressione di una mentalità diffusa che attribuisce funzione pedagogica all’induzione della paura: i figli sono gioie, felicità ecc. ma anche maligni amplificatori biologici che si infettano con virus per loro quasi innocui, li replicano potenziandoli logaritmicamente e infine li trasmettono con atroci conseguenze per l’organismo di un adulto”.

Ebbene, secondo l’autorevole psicoanalista, un tale messaggio sarebbe il portato di un “vissuto persecutorio che, attecchendo nel nostro mondo interno, fa della paura il regolatore normativo di un assetto mentale e affettivo chiuso in se stesso.” In tal senso, aggiunge Thanopolus, simili emergenze debbono comportare anche misure drastiche, ma “dettate dalla ragionevole valutazione del rischio e delle soluzioni possibili” e non certamente dalla paura, sentimento irrazionale per definizione. Più avanti, sostenendo che “la pandemia non ci spazzerà via sul piano biologico, lo studioso della mente ritiene che “un problema ben più importante è la nostra tenuta psichica”. Su questo piano – aggiunge il presidente degli psicoanalisti – rischiamo di subire effetti molto negativi di lunga durata: uno stato depressivo persistente e una percezione paranoica della nostra relazione con gli altri. Non è questo lo stato d’animo migliore per progettare il nostro futuro”.

In sostanza, prosegue Thanopolus, “la paura induce obbedienza e scoraggia il senso di responsabilità. Pensare che di fronte ad una minaccia grave, una massa di individui obbedienti possa funzionare meglio di cittadini responsabili (consapevoli dei loro interessi comuni), fa parte di una mentalità militare. Questa mentalità non solo non va bene per venire a capo dei problemi legati alla precarietà del nostro sistema sociale; ha dimenticato anche la lezione della sconfitta dei Persiani da parte degli ateniesi a Maratona”.

Infine, sottolineando i rischi sul piano della stabilità sociale a cui ci stanno sottoponendo “i fautori della fobia come mezzo di persuasione”, lo studioso greco conclude dicendo che tutto questo “crea diffidenza ostile anche nei confronti di ciò che si ha di più caro. I bambini saranno vaccinati solo su indicazione della scienza e non perché posseduti dal demonio. Contro i virus non abbiamo bisogno di esorcisti.” Non credo si possa aggiungere altro ad un così duro e argomentato giudizio.

«Salvini è passato da “No al Green Pass” a “Sì al Super Green Pass”, che esclude del tutto i non vaccinati dalla vita sociale, nonostante venga dimostrata con tampone la loro negatività. Il pass rafforzato costituisce l’inasprimento di una pena già ingiusta e ingiustificata» (Azzurra Barbuto @AzzurraBarbuto – Twitter, 24 novembre 2021).
Tout va bien Madame la Marquise. Tout va très bien. Benissimo, così avremo i Super Green Pass a spasso con il permesso verde e magari contagiati e i non vaccinati chiusi in casa e magari sani. Perfetto. #ilvirusringrazia (da tempo che non lo diciamo più… è ora di ricominciare).

«“Io mi sono vaccinata ed ho rischiato anche per te!”. “Ma chi c**o te l’ha chiesto?!”» (Maria Flavia @M_FLA_ – Twitter, 23 novembre 2021).

«Lasciate perdere le false speranze nella magistratura, servono solo a tenerci nell’illusione e nella vana attesa: nessuno ci salverà se non lo faremo da soli. La soluzione è fuori dal sistema» (Ilaria @IlariaBifarini – Twitter, 24 novembre 2021).

«Regole di igiene mentale e sopravvivenza: quando avete l’impulso di accendere la tv, ascoltate musica classica. Ne gioveranno la mente e l’anima, è una battaglia spirituale e bisogna rafforzare il nostro equilibrio senza cedere all’esasperazione» (Ilaria @IlariaBifarini – Twitter, 24 novembre 2021).

«La vigliaccheria chiede: è sicuro? L’opportunità chiede: è conveniente? La vanagloria chiede: è popolare? Ma la coscienza chiede: è giusto? Prima o poi arriva l’ora in cui bisogna prendere una posizione che non è né sicura, né conveniente, né popolare; ma bisogna prenderla, perché è giusta» (Martin Luther King).

«Speranza ha appena parlato di Comitati di controllo territoriali dei supergreenpass che faranno relazioni settimanali al Ministero dell’Interno. Atto di una gravità senza precedenti» (Alessandro Ricci @alessandricci – Twitter, 24 novembre 2021).

«La Cina è vicina» (Marco Tosatti @MarcoTosatti – Twitter, 24 novembre 2021).

«Siamo palesemente di fronte a un evidente e sfrontato ATTENTATO alla COSTITUZIONE» (Barbara Balanzoni @barbarab1974 – Twitter, 24 novembre 2021).

«La democrazia è in serio pericolo» (Lidia Undiemi @Lidia_Undiemi – Twitter, 24 novembre 2021).

Super green pass: siamo i “migliori” ma perseguitiamo i non vaccinati
IL CDM APPROVA IL DECRETO: ECCO COSA CAMBIA SU RESTRIZIONI E GREEN PASS
Nicolaporro.it, 24 novembre 2021

Le voci di una resistenza leghista, avanzate per tutto il pomeriggio, alla fine si spengono. I ministri di Salvini, così come tutti gli altri, votano “sì” all’unanimità dell’ultimo decreto appena approvato dal Consiglio dei ministri. “La situazione è sotto controllo”, assicura Mario Draghi. Ma arrivano nuove strette: il super green pass, innanzitutto; poi restrizioni per i no vax già dalla zona bianca; infine un orizzonte temporale più o meno ristretto, che prevede le nuove misure in vigore dal 6 dicembre al 15 gennaio. “Vogliamo prevenire per preservare”, dice il premier in conferenza stampa. “Evitare i rischi e conservare quello che abbiamo conquistati nel corso di quest’anno”. In pratica ci lodiamo e ci sbrodiamo auto-eleggendoci come al top nel mondo in tema di vaccinazioni e contenimento dei contagi (“siamo i migliori”, ha detto Speranza), ma poi senza un perché ci accaniamo su un manipolo, ristretto, di non vaccinati. Ricordiamolo: a Londra, ma anche in Spagna, il Natale sarà “libero”. Da noi invece il premier si prepara a mettere in campo “le forze di sicurezza” in maniera “totale, completa, piena”. Non proprio un sinonimo di libertà.

Il super green pass

Tira una brutta aria per i non vaccinati. Lo Stato garantisce libertà di scelta sul siero anti Covid, ma poi “punisce” chi esercita questa libertà. Per super green pass si intende il lasciapassare ottenuto esclusivamente con vaccino o guarigione, escludendo dunque chi fino ad oggi si faceva un tampone ogni due giorni.

Già in zona bianca, il super green pass servirà per accedere a tutte le attività ludiche e ricreative, come bar, ristoranti, cinema, discoteche, feste, cerimonie pubbliche e teatri.

Il green pass “base”

Non cambia nulla, invece, sul lato del lavoro: i no vax potranno lavorare presentando i test negativi anti-covid. Lo stesso dicasi per entrare in albergo, fare attività sportiva e utilizzare gli spogliatoi.

La durate del test anti-Covid

Nessuna novità, invece, sul lato della durata dei test. “Restano invariate le tipologie e la durata dei tamponi“, si legge nel decreto.

Nuova stretta sui treni e autobus

Il green pass “base” (quindi anche col tampone), finora riservato alle tratte a lunga percorrenza e ad alta velocità, dovrà essere mostrato anche su treni regionali e interregionali. Dubbi e rimostranze su come sarà possibile controllare la massa di pendolari che tutte le mattine salgono sui vagoni regionali, soprattutto perché il controllo dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) essere preventivo. “Servono controlli campionari e frequenti, anche i controlli vanno intensificati e anche la polizia municipale sarà mobilitata – dice Draghi – Bisogna fare controlli in più e bisogna muoversi”.

Obbligo vaccinale

Il governo ha anche deciso di estendere la vaccinazione obbligatoria al personale amministrativo della sanità, ai docenti e al personale amministrativo della scuola. Inoltre, dovranno cedere al siero anche militari, forze di polizia, soccorso pubblico. Il tutto entro il 15 dicembre: non c’è molto tempo. Stessa data anche per le professioni sanitarie, che saranno costrette a farsi il richiamo obbligatoriamente entro metà dicembre.

Tutti gli italiani sopra i 18 anni, inoltre, potranno iniziare a prenotare il terzo giro di vaccinazione dal 1° dicembre.

Mascherine

Non cambiano, per ora, le regole sulle mascherine: restano non obbligatorie all’aperto in zona bianca, mentre lo saranno sia all’aperto che al chiuso in zona gialla, arancione e rossa.

La conferenza stampa di Draghi e Speranza

“Ve lo ricordate il Natale dell’anno scorso?”, si domanda Draghi. L’obiettivo del governo sarebbe questo: fare in modo che il cenone possa tornare ad essere quello di sempre. “La strategia è quella di fare tutto il possibile per dare certezze agli albergatori e lasciare aperta la stagione turistica” invernale. C’è però un grosso “ma” che pende sulla testa degli imprenditori: il governo sta riflettendo su quali misure prendere per gli arrivi dei turisti dall’estero. Si parla addirittura di “controlli a campione” per chi arriva in auto. Piccola postilla finale: sul prolungamento dello stato di emergenza Draghi sostiene di non aver ancora deciso, ma spiega che sta cercando di mantenere tutta la struttura commissariale “senza” prolungare lo stato d’emergenza.

«Se io fossi DRAGHI non sarei tranquilla. Ha commesso talmente tanti reati e dette cosi grandi balle che il suo destino di uomo meschino è segnato per sempre. Per l’eternità. Che vita di merda deve avere» (Barbara Balanzoni @barbarab1974 – Twitter, 24 novembre 2021).

«Gli Hotel Svizzeri, Sloveni, Francesi si stanno fregando le mani. Quelli Italiani, hanno avuto quello che volevano. Ora si disperano» (Cit.).

«Secondo Coldiretti, “il supergreenpass salva 5 miliardi di euro di spesa in ristoranti e agriturismi nel periodo natalizio”. Credo intendano dire che chi ne è sprovvisto risparmierà molto. Giusto?» (Giacomo Bertoni @ParcodiGiacomo – Twitter, 24 novembre 2021).

«Bassetti: “La variante Delta plus è dieci volte più contagiosa: i non vaccinati sono a rischio nei prossimi mesi”… Una domanda, Bassetti, quand’è che lei ricomincia a lavorare?» (Matteo Mattioli @autocostruttore – Twitter, 24 novembre 2021).

Una Dichiarazione che sfida l’autorità della Congregazione per la Dottrina della Fede
di Roberto de Mattei
Corrispondenza Romana, 24 novembre 2021

(i collegamenti nel testo originale)

Da qualche giorno, sta circolando in via privata negli ambienti cattolici una petizione sulla “«liceità morale delle iniezioni sperimentali contaminate dall’aborto per COVID-19» (da qui citata come Dichiarazione) allo scopo di raccogliere le firme di personalità del mondo religioso e laico, in opposizione alla «ricezione di questi prodotti moralmente contaminati, pericolosi e inefficaci, insieme agli ingiusti obblighi per la loro somministrazione imposti a milioni di studenti e lavoratori in tutto l’Occidente cristiano».

Ciò che ci spinge a criticare questa Dichiarazione prima che sia pubblicata è la stima che abbiamo verso alcuni dei promotori dell’iniziativa. Siamo convinti infatti che l’affermazione secondo cui chi si vaccina commette un peccato, rappresenti un grave errore che si oppone alla Congregazione della Dottrina della Fede e al consenso dei migliori teologi morali e bioeticisti (tra i quali S. Emin. il card. Wilhelm Eijk, padre Ezra O’Sullivan O.P., Josef Seifert, Joseph Shaw, National Catholic Bioethical Center, padre Arnaud Sélégny). Inoltre è un’opinione che semina ingiustificati problemi di coscienza e rappresenta un vero e proprio “auto-goal”, come il giornalista italiano Francesco Boezi definisce le fragili tesi della parte no-vax del mondo tradizionalista. Questi cattolici, secondo Boezi, rischiano di compromettere la credibilità di un intero fronte, lasciando ai progressisti la strada spianata per il futuro.

La Dichiarazione, per come ci è pervenuta, è composta di ventiquattro punti, introdotti dal termine legale «considerato che», e da una breve conclusione in cui, sulla base dei precedenti preamboli, si esplicitano le ragioni del rifiuto della «liceità morale delle iniezioni sperimentali contaminate dall’aborto per COVID-19».

I primi due punti della Dichiarazione si richiamano ai passi della costituzione Gaudium et Spes (51 § 3, 27) e dell’Evangelium Vitae (n. 58) che ribadiscono la condanna dell’aborto. Una condanna, sarebbe stato bene precisare, che fa parte da tempo immemorabile del Magistero della Chiesa ed è confermata da questi documenti.

Il quarto e il quinto preambolo si riferiscono alla Nota sulla moralità dell’uso di alcuni vaccini anti-Covid-19 rilasciata il 21 dicembre dalla Congregazione per la Dottrina della Fede. Secondo questo documento, «è moralmente accettabile utilizzare i vaccini anti-Covid-19 che hanno usato linee cellulari provenienti da feti abortiti nel loro processo di ricerca e produzione» (n. 2, sottolineatura nel testo). «La ragione fondamentale per considerare moralmente lecito l’uso di questi vaccini è che il tipo di cooperazione al male (cooperazione materiale passiva) dell’aborto procurato da cui provengono le medesime linee cellulari, da parte di chi utilizza i vaccini che ne derivano, è remota. Il dovere morale di evitare tale cooperazione materiale passiva non è vincolante se vi è un grave pericolo, come la diffusione, altrimenti incontenibile, di un agente patogeno grave: in questo caso, la diffusione pandemica del virus SARS-CoV-2 che causa il Covid-19. È perciò da ritenere che in tale caso si possano usare tutte le vaccinazioni riconosciute come clinicamente sicure ed efficaci con coscienza certa che il ricorso a tali vaccini non significhi una cooperazione formale all’aborto dal quale derivano le cellule con cui i vaccini sono stati prodotti. È da sottolineare tuttavia che l’utilizzo moralmente lecito di questi tipi di vaccini, per le particolari condizioni che lo rendono tale, non può costituire in sé una legittimazione, anche indiretta, della pratica dell’aborto, e presuppone la contrarietà a questa pratica da parte di coloro che vi fanno ricorso» (n. 3).

La Nota della Santa Sede aggiunge che «appare evidente alla ragione pratica che la vaccinazione non è, di norma, un obbligo morale e che, perciò, deve essere volontaria. In ogni caso, dal punto di vista etico, la moralità della vaccinazione dipende non soltanto dal dovere di tutela della propria salute, ma anche da quello del perseguimento del bene comune» (n. 5 sottolineatura nel testo). Bene che, in assenza di altri mezzi per arrestare o anche solo per prevenire l’epidemia, può raccomandare la vaccinazione, specialmente a tutela dei più deboli ed esposti. Coloro che, comunque, per motivi di coscienza, rifiutano i vaccini prodotti con linee cellulari procedenti da feti abortiti, devono adoperarsi per evitare, con altri mezzi profilattici e comportamenti idonei, di divenire veicoli di trasmissione dell’agente infettivo. In modo particolare, essi devono evitare ogni rischio per la salute di coloro che non possono essere vaccinati per motivi clinici, o di altra natura, e che sono le persone più vulnerabili.

La Dichiarazione riassume la Nota della Santa Sede affermando che essa «afferma esplicitamente che permane il “dovere morale di evitare tale cooperazione materiale passiva» nel crimine dell’aborto mediante l’uso di dette iniezioni; eppure spiega che questo dovere «non è obbligatorio» in presenza di un «grave pericolo» che può essere evitato con il «vaccino» e quando non è disponibile una terapia alternativa «eticamente irreprensibile al Covid-19».

Ciò permette al redattore della Dichiarazione di aggiungere al punto 6: «Considerata quindi l’assenza almeno di tali criteri, rimane moralmente illecito farsi praticare tali iniezioni». Non è esattamente così, se si legge attentamente il testo.

La Congregazione per la Dottrina della Fede è implicitamente riconosciuta come la suprema autorità nel campo della fede e della morale, ma il preambolo successivo afferma: «Considerato che, nonostante la Nota esprima l’opinione per cui l’attuale “diffusione pandemica del virus SARS-CoV-2 che causa il Covid-19” costituisca il “grave pericolo” necessario per giustificare l’uso di vaccini contaminati dall’aborto, tale giudizio è al di là della competenza dei vescovi facendone venir meno l’autorevolezza, poiché la loro competenza è relegata all’ambito della fede e della morale (LG 25)».

Con queste parole, la Dichiarazione tenta di minare la credibilità della Nota della Santa Sede, affermando che la competenza della Congregazione si limita al campo della fede e della morale e non si estende a quello sanitario. La Nota sarebbe dunque priva di valore perché basata su dati scientifici falsi o inesatti. Da questo punto in poi, ovvero dal preambolo n. 7 a quello n. 21, la Dichiarazione accumula una serie di dati scientifici, secondo cui la pandemia da Covid-19 non costituirebbe un pericolo grave, e i vaccini sarebbero uno strumento inefficace, e anzi dannoso per arrestarla.

Con questo modo di argomentare, i redattori della Dichiarazione pretendono di arrivare a delle conclusioni morali, opposte alla Congregazione per la Dottrina della Fede, basandosi su dati scientifici, proprio mentre la accusano di essere incompetente in campo scientifico. La domanda è ovvia: qual è la competenza scientifica di chi ha scritto il documento? E perché sarebbe lecito a singoli privati formulare un giudizio morale basato su dati scientifici, se la Congregazione per la Dottrina della Fede non può farlo?

I dati su cui essa si basa sono quelli universalmente accettati dalle autorità sanitarie di tutte le nazioni del mondo. Sono forse dati falsi? Se partiamo dal principio che tutte le istituzioni nazionali o internazionali mentono, tutta la medicina moderna e l’assistenza ospedaliera collasserebbero. Con cosa le rimpiazzeremmo? Di fatto, ancor prima di quel che ci dicono le autorità sanitarie, l’esistenza di una pandemia, con innumerevoli milioni di casi accertati e milioni di morti nel mondo è un fatto che ricade sotto l’esperienza concreta di ciascuno di noi ancor prima che si tenga conto dei dati dell’OMS i quali indicano che ci sono stati 250 milioni di casi confermati e 5 milioni di morti. E l’evidenza è alla base di ogni giudizio filosofico e morale.

D’altronde, i no-vax che oggi negano la gravità della malattia sono gli stessi che per lungo tempo (e in parte ancora oggi) ne negano l’esistenza. Come è possibile immaginare che qualcosa non esista e che allo stesso tempo non sia grave?

Dopo questa lunga e impropria incursione nel mondo scientifico, i preamboli 22, 23 e 24 della Petizione ripropongono come una verità indiscussa la tesi della illiceità morale della vaccinazione contro il Covid-19, basandosi su un testo di padre Michael Copenaghen già pienamente confutato da Joseph Shaw: «Considerato che da un’ulteriore analisi morale emerge un’obiezione in senso proibitivo nell’osservare che il destinatario di tale iniezione diventa “un partecipante immediato alla commissione del continuo furto di resti umani ottenuti attraverso l’uccisione deliberata, la loro profanazione attraverso lo sfruttamento e la tratta, nonché, in definitiva, l’omissione di una loro rispettosa sepoltura».

La Dichiarazione si conclude con queste parole: «Noi sottoscritti con la presente affermiamo che, anche presumendo che un individuo sia pienamente contrario a che questi vaccini genici siano contaminati dall’orrendo crimine dell’aborto, per la presenza di una qualsiasi delle tre seguenti condizioni sopra menzionate, l’accettare tali iniezioni per una persona rimane un oggettivo illecito morale:
1- l’evidente assenza di un “grave pericolo” rappresentato dal COVID-19,
2- la disponibilità inconfutabile di terapie “Covid-19 eticamente irreprensibili” sicure ed efficaci, e
3- l’assenza di dati di test adeguati che sono moralmente necessari anche solo per tentare di calcolare un’analisi rischio/beneficio per tali terapie geniche sperimentali».

Dunque, dopo aver negato alla Congregazione della Fede il diritto di utilizzare dati scientifici ed essersi serviti di dati (pseudo) scientifici per asserire una verità morale, è giunto il momento per i redattori della Dichiarazione di sostituirsi alla Congregazione per la Fede come suprema autorità morale e di proclamarlo su internet ai cattolici di tutto il mondo.

Però, come insegna san Pio X nella enciclica Pascendi, il Magistero della Chiesa non nasce dalle coscienze individuali e non ha forma democratica. La regola della fede e della morale sta nella Tradizione della Chiesa e non nelle firme raccolte sul Web. E il sensus fidei è veramente tale solo quando percepisce un contrasto diretto tra ciò che gli uomini di Chiesa propongono e ciò che la Chiesa ha sempre insegnato. Non è questo il caso della Nota della Congregazione per la Dottrina della Fede che ci rassicura sulla liceità morale della vaccinazione. (Roberto de Mattei, Voice of the Family).

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