Papa Francesco: non è ilpotere che ha costruito la Chiesa, ma il martirio

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La confessione di Pietro non è per le sue capacità umane “ma perché era stato conquistato dalla grazia che Gesù sprigionava, dall’amore che sentiva nelle sue parole e vedeva nei suoi gesti: Gesù era l’amore di Dio in persona!” E così Paolo “capì che Gesù non era morto, ma vivo, e amava anche lui, che era suo nemico! Ecco l’esperienza della misericordia, del perdono di Dio in Gesù Cristo: questa è la Buona Notizia, il Vangelo che Pietro e Paolo hanno sperimentato in se stessi e per il quale hanno dato la vita. Misericordia, perdono!” E dice il Papa: “che gioia credere in un Dio che è tutto amore, tutto grazia!” Pietro, Paolo, e Andrea che “incontrò Gesù prima di Simone, e subito ne parlò al fratello e lo portò da Gesù” e oggi la tradizione di Andrea è a Roma grazie alla Delegazione del Patriarcato di Costantinopoli, che ha come Patrono proprio l’Apostolo Andrea. Una preghiera speciale il Papa l’ha chiesta anche per gli arcivescovi che hanno ricevuto il Pallio questa mattina “simbolo di comunione e di unità.”

Oggi è stata pubblicata anche lettera con la quale il Papa invia il cardinale Jean-Louis Tauran, Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, come suo Inviato Speciale alla celebrazione conclusiva del IV centenario dell’arrivo dell’icona della Beata Vergine Maria a Budslau in Bielorussia il 5 e 6 luglio 2013. Il Cardinale Inviato Speciale sarà accompagnato da una Missione con P. Viktar Burlaka, O.F.M., parroco della parrocchia dell’Assunta a Budslau e custode del Santuario Mariano nazionale di Budslau e Don Uladzislau Zavalniuk, parroco della parrocchia dei Santi Simone ed Elena a Minsk.

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