Numeri ufficiali Covid-19 del 3 novembre 2021. La “nuova normalità” di Speranza: Stato d’emergenza senza emergenza. L’avvento di uno Stato d’eccezione

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«A Puzzer, che è vaccinato, non è no vax, ma solo un lavoratore che ha manifestato pacificamente contro le scelte del governo viene notificato il foglio di via da Roma con divieto di rientrarci per un anno. La chiamavano democrazia…» (Ylenja Lucaselli @ylucaselli – Twitter, 3 novembre 2021). Non fate mai arrabbiare gli uomini tranquilli…

«Non mi interessano le sue idee, chi sia, da dove arrivi e dove vada. In Italia non è possibile che un cittadino non possa pacificamente manifestare, da solo, il suo dissenso. Non è accettabile, non può essere accettato. Da chiunque si dichiari democratico» (Guido Crosetto @GuidoCrosetto – Twitter, 3 novembre 2021).

Il caso Puzzer arriva in Parlamento. Il deputato Francesco Fraforciniti (Gruppo misto – L’Alternativa c’è, ex Movimento 5 Stelle): «Se qualcuno sta cercando di verificare la tenuta al moto ondulatorio della nostra democrazia, noi non ci stiamo. Basta pericolose derive autoritarie!».

«A Trieste indetta una nuova manifestazione dai no Green pass il 6 novembre» (Matteo Mattioli @autocostruttore – Twitter, 3 novembre 2021). Non fate mai arrabbiare gli uomini tranquilli…

Stefano Puzzer, leader dei portuali triestini no Green Pass, ha ricevuto il Daspo da Roma per un anno. In pratica, per i prossimi dodici mesi non potrebbe entrare a Roma. La notizia è stata data dal giornalista Mario Giordano nel corso della trasmissione “Fuori dal coro”. A raccontarlo ad alcune fonti vicine alla trasmissione sarebbe stato proprio Puzzer all’uscita dalla Questura di Roma, dove era stato trattenuto per cinque ore.

Ringraziando i nostri lettori e sostenitori, ricordiamo che è possibile inviare comunicazione presso l’indirizzo di posta elettronica del “Blog dell’Editore”: QUI.

I dati Covid-19 ufficiali del Ministero della salute di oggi mercoledì 3 novembre 2021

Ricoverati con sintomi: 3.029 (+37) [Occupazione al 5%]
In terapia intensiva: 381 (-4) [con 31 nuovi ingressi del giorno] [*] [Occupazione al 4%]
Deceduti: 132.224 (+63)
Persone che hanno completato la vaccinazione (prima e seconda dose; oppure monodose): 44.894.589 (83,12% degli over 12) [Aggiornato al 3 novembre 2021 ore 18:08] [**]

[*] Dato molto importante, perché permette di verificare al di là del saldo quante persone sono effettivamente entrate in terapia intensiva nelle ultime 24 ore oggetto della comunicazione.

[**] La vaccinazione in tempo reale: QUI.

Il sistema “Tutor” per verificare il “trend” dell’epidemia

Media giornaliera dei decessi: 213 (-).

Tabella con i decessi al giorno, il totale dei decessi e la media giornaliera dei decessi [A cura dello Staff del “Blog dell’Editore”]: QUI.

«Perché cattolici, pur richiamandosi alla dottrina della Chiesa che dice che la vaccinazione non deve essere obbligatoria, poi accettano il Green Pass (che impone la vaccinazione) che limita le libertà e dunque rappresenta una larvata forma di regime?» (Sabino Paciolla @paciolla_sabino – Twitter, 3 novembre 2021).

Scandalose, delle dichiarazioni del genere in una democrazia: «Se questa è una guerra, questi sono dei disertori. Non dobbiamo fucilare nessuno, ma dobbiamo far pesare la loro diserzione».
(ANSA) – TRIESTE, 01 NOV – “La ricreazione è finita e anche la pazienza dei cittadini”. Così si è espresso il presidente di Confindustria Alto Adriatico Michelangelo Agrusti, intervenendo alla conferenza stampa organizzata dalla Regione Fvg sulla situazione sanitaria. “Il peso di questa situazione non è solo dei manifestanti perché i dati ci dicono che siamo pochi i vaccinati rispetto ad altre regioni e le persone che vengono da fuori rischiano di farsi contagiare da noi – ha specificato Agrusti chiedendo un intervento ‘radicale’ – C’è un reato che va perseguito ed è quello di chi diffonde notizie false e tendenziose volte a turbare l’ordine pubblico”. Per il presidente di Confindustria AA, bisogna che “il peso di un’eventuale restrizione gravi su coloro che non sono vaccinati. Se questa è una guerra, questi sono dei disertori. Non dobbiamo fucilare nessuno, ma dobbiamo far pesare la loro diserzione. Non ci saranno più ristori nel momento in cui dovessimo tornare nelle situazioni precedenti perché non ci saranno più i quattrini”, ha concluso. (ANSA).

«Comunque io non ricordo che la gente andasse in giro a chiedere chi era o non vaccinato per il papilloma virus. E non mi sembra neanche che i vaccinati per il vaiolo si lamentassero di chi non lo era #nogreepass» (Aurora Bertollo @Aurora88969659 – Twitter, 2 novembre 2021).
«Ho visto su ticche tocche il video di una pazza che non si voleva sedere in aereo all’estero in quanto il suo vicino di sedile non aveva il grinpasse. È arrivato il comandante e l’ha cacciata dal volo con applausi degli astanti. Mi ha quasi commosso la normalità» (Cambiacasacca @Cambiacasacca – Twitter, 3 novembre 2021).

«Spin serale: oggi oltre 5mila positivi, il 13% in più di una settimana fa, urgono decisioni drastiche. Peccato che una settimana fa i tamponi furono 468mila contro i 717mila odierni (beep) con un tasso di positività passato dallo 0,98% allo 0,72%» (Giammarco Desideri @Gigadesires – Twitter, 3 novembre 2021). Disonestà e vigliaccheria.

«Quando muore di Covid un non vaccinato ci fanno i titoloni di apertura, questi giornaletti prossimi alla tomba. Quando, invece, muoiono di Covid i vaccinati, si nasconde la cosa sotto il tappeto. È disonestà o è semplicemente disonestà?» (Azzurra Barbuto @AzzurraBarbuto – Twitter, 3 novembre 2021). Disonestà e vigliaccheria

«Ve li ricordate i bei tempi del 2020, quando i “runner” potevano correre solo entro i 200 metri dalla propria abitazione? Il “Comitato Tecnico Scientifico” (LOL) che partorì quella cagata mondiale è ancora lì che decide delle nostre vite» (rekotc @rekotc – Twitter, 3 novembre 2021).

Crisanti spiazza tutti: “Il lockdown per non vaccinati? Una follia”
di Cristina Gauri
Il Primato Nazionale, 3 novembre 2021


All’improvviso, un Andrea Crisanti che non ti aspetti. Un Crisanti, cioè, che spiazza tutti dichiarandosi contrario all’ipotesi di lockdown per gli italiani non vaccinati, se la situazione epidemiologica dovesse peggiorare nelle prossime settimane. Il direttore del dipartimento di Microbiologia dell’Università di Padova si schiera nettamente contro quello ormai assurto alla notorietà come «modello Austria», ovvero lockdown e limitazioni selettive che finirebbero per riguardare soltanto i non vaccinati.

Crisanti: lockdown selettivo è una follia

«È una follia dal punto di vista giuridico ed epidemiologico», taglia corto Crisanti. Da giorni non si fa che discutere su cosa andrebbe fatto nel caso di innalzamento di contagi e a fronte dell’incedere delle varianti, e una delle soluzioni proposte, che proprio oggi ha ricevuto il placet entusiasta di Bassetti e di Pregliasco, è quella di differenziare i diritti a seconda dello stato vaccinale: se si è non vaccinati, quindi, si perderebbero molte possibilità di spostamento, di accesso a plessi pubblici, a esercizi commerciali e ristoranti. Crisanti, che l’anno scorso si era distinto come uno degli ultrà più spietati delle chiusure, stavolta non è d’accordo.

“I vaccinati trasmettono il virus”

«Penso che siamo all’improvvisazione», afferma all’Adnkronos Salute. «Non ha nessun senso epidemiologico anche perché i vaccinati trasmettono il virus», prendendo così di petto quello che è a tutti gli effetti un altro tabù della narrazione pro-vaccinale: ovvero, la contagiosità degli stessi vaccinati. Nonostante fino ad oggi la si sia pronunciata sempre a bassa voce, come se i vaccinati fossero immuni dal contagiare e dal potersi contagiare, la realtà dei fatti sembra drasticamente diversa. «E uno che non si può vaccinare perché sta male — si domanda Crisanti — che fa? Rimane a casa perché non si può vaccinare? La Costituzione — conclude —non la prevede questa cosa».

Trieste: Così muore la democrazia
di Sabino Paciolla
Sabinopaciolla.com, 2 novembre 2021


Il sindaco di Trieste non può permettersi di usare certe parole o di usare inaccettabili espressioni. Limitare poi il diritto di manifestazione significa ferire la democrazia. Rilancio un articolo di Miriam Gualandi pubblicato su Byoblu.

“BASTA TOLLERANZA”, “COMPRIMERE LIBERTÀ DI MANIFESTARE”. COSÌ MUORE LA DEMOCRAZIA A TRIESTE
Byoblu.com, 1° novembre 2021


“Comprimere la libertà di manifestare”. “Spingeremo perché eventuali nuove restrizioni gravino solo sui non vaccinati“, “I non vaccinati sono dei disertori”. Sono parole dure quelle pronunciate in conferenza stampa dal sindaco di Trieste Roberto Dipiazza e dal prefetto Valerio Valenti. È questa la risposta alle manifestazioni delle scorse settimane. Dopo gli idranti, ecco che le istituzioni rispondono andando a ledere un altro diritto fondamentale: il diritto di manifestare. Sembra dirlo con una sorta di disprezzo e di intima soddisfazione il neoeletto sindaco di Forza Italia, quando sottolinea che sua intenzione era ostacolare le manifestazioni già in partenza: ma la Costituzione permette a “questi”, come li chiama egli stesso, di manifestare. Sicuramente non si potrà manifestare in piazza dell’Unità fino alla fine dell’anno. Resta da vedere come applicheranno le nuove disposizioni sulle altre piazze.

Lo slancio a queste ulteriori misure incostituzionali parte da un presunto focolaio covid nato tra manifestanti non vaccinati. 93 casi che giustificano una reprimenda così violenta? Per non parlare delle atmosfere apocalittiche descritte in queste ore: ospedali al collasso, regione al limite con la zona gialla, numeri dell’ultima settimana simili a quelli dello scorso autunno. Ma è davvero così?

Se la matematica non è interpretabile, come ha ribadito il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, allora forse le notizie sono state opportunamente gonfiate per far passare un messaggio che non è quello reale. Il raffronto è molto semplice. Il 26 ottobre 2020 infatti il bollettino ufficiale pubblicato sul sito della Regione Friuli Venezia Giulia rilevava 334 nuovi contagi e 3 decessi da covid su 3087 tamponi eseguiti. Lo stesso giorno, ma nel 2021, i nuovi contagi da coronavirus erano 149 con un solo decesso. Le terapie intensive? Il 26 ottobre 2020 erano 27 i pazienti in cura in terapia intensiva e 119 quelli ricoverati in altri reparti. L’anno successivo, cioè martedì scorso, erano 9 e 50 quelli ospedalizzati in altri reparti. Se una rondine non fa primavera, e non basta neanche il dato di un singolo giorno prendiamo allora il 31 ottobre 2020: lo scorso anno erano stati rilevati 726 nuovi contagi su 6.262 tamponi eseguiti contro i 272 nuovi contagi su 4.335 tamponi molecolari e 23 casi su 11.855 test rapidi dell’anno successivo, cioè ieri. Lo scorso anno erano stati accertati tre decessi: ieri neanche uno. A fine ottobre 2020 in terapia intensiva c’erano 36 pazienti e 167 i ricoverati in altri reparti. Ieri i numeri erano più che dimezzati: 14 terapie intensive e 68 ricoveri.

Dunque, una strategia pensata appositamente per terrorizzare ed esacerbare ancora di più l’odio sociale che necessiterebbe di un intervento decisivo da parte di chi dovrebbe controllare l’operato dei Sindaci e dei Prefetti. Ci chiediamo poi se la stessa attenzione all’aumento dei contagi verrà posta anche nei confronti delle persone che sono scese in piazza nei giorni scorsi per il DDL Zan. Nulla esclude che anche lì ci fossero persone non vaccinate. A meno che il Coronavirus non sia più propenso ad attecchire nelle piazze dei no green pass, piuttosto che in quelle pro DDL Zan.

La “nuova normalità” di Speranza: Stato d’emergenza senza emergenza
IL MINISTRO SPERANZA MINACCIA LA PROROGA DELLO STATO DI EMERGENZA. SI PUÒ DISSENTIRE?
di Francesco Giubilei
Nicolaporro.it, 3 novembre 2021


La proroga dello Stato d’emergenza non è più solo un’ipotesi ma una discussione concreta a giudicare dalle parole del ministro della Salute Roberto Speranza che ha affermato “se necessario” verrà prolungato probabilmente fino alla primavera 2022. Si tratterebbe di un’ulteriore proroga dopo l’introduzione dello Stato di emergenza per la prima volta il 31 gennaio 2020 ma, in questa occasione, sarebbe diverso poiché avverrebbe un’estensione oltre i due anni previsti dalla legge.

Nel decreto legislativo numero uno del 2008, all’articolo 24, comma 3 si legge: “La durata dello Stato di emergenza di rilievo nazionale non può superare i 12 mesi, ed è prorogabile per non più di ulteriori 12 mesi”. Sebbene giuridicamente ci sia la possibilità di estendere lo Stato di emergenza approvando una legge ex novo e non rinnovando quello attuale, la sostanza poco cambia. Ci apprestiamo a un allungamento dell’emergenza in assenza di emergenza. I numeri dei contagi, dei ricoveri nelle terapie intensive e la mortalità non giustificano tali misure eppure si continua in un processo di normalizzazione dell’emergenza che dovrebbe preoccupare ma sembra essere accettato da molti come se nulla fosse senza capire che stiamo creando un pericoloso precedente, oggi è il Covid, domani chissà.

Ciò rischia di generare l’avvento di uno Stato d’eccezione come scrive il filosofo Giorgio Agamben in un suo intervento intitolato “Stato di eccezione e stato di emergenza” in cui, riprendendo la definizione data da Schmitt, definisce lo Stato di eccezione come “questa terra di nessuno fra l’ordine giuridico e il fatto politico e fra la legge e la sua sospensione. All’emergenza si ricorre per rientrare quanto più presto è possibile nella normalità, all’eccezione si ricorre invece per infrangere la regola e imporre un nuovo ordine”. Lo stato di emergenza “presuppone la stabilità di un sistema”, “l’eccezione, al contrario, il suo disfacimento che apre la strada a un sistema diverso”. È quanto sta avvenendo nel nostro paese con lo sviluppo di una “nuova normalità”?

Sequestrati 9 Green Pass falsi: c’è anche quello di Pippo Franco
Tra i certificati falsi, rilasciati da un medico di base e odontoiatra già perquisito, anche quello destinato a un ex magistrato
Huffingtonpost.it, 3 novembre 2021


I carabinieri del Nas, su richiesta della Procura di Roma, hanno proceduto oggi al sequestro di nove green pass falsi tra cui quello nella disponibilità dell’attore Pippo Franco. L’attività rientra nell’indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Paolo Ielo, in cui si ipotizza il reato di falso. Tra i lasciapassare falsi, rilasciati da un medico di base e odontoiatra già perquisito, anche quello destinato ad un ex magistrato. I certificati sono stati disattivati presso il database del ministero della Salute. In base a quanto si apprende il documento sarebbe stato utilizzato da alcuni indagati anche per accedere in locali.

L’indagine dei pm capitolini ha accertato che il medico di base finito nel registro degli indagati avrebbe ricevuto 20 fiale di vaccino da cui è possibile inoculare 120 dosi ma ne risulterebbero invece somministrate 156 dosi. Gli inquirenti hanno verificato, inoltre, che nella data in cui risultava la somministrazione del siero alcuni indagati si trovavano lontano da Roma mentre altri avrebbero ricevuto la dose in una data successiva a quella indicata sul certificato verde. Tra gli indagati, oltre Pippo Franco e alcuni suoi familiari, anche un medico legale che avrebbe svolto il ruolo di intermediario tra i pazienti e il medico di base.

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