La mattina del Papa: l’incontro con il premier maltese Muscat e con il Nobel Esquivel

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Papa Francesco incontra Joseph Muscat, Primo Ministro della Repubblica di Malta. Quindici minuti di incontro privato, con la promessa di mantenere saldi i valori cristiani, ma anche il Concordato tra Malta e Santa Sede, la cui revisione è stata chiesta formalmente ad aprile dall’allora neo-insediato governo laburista.. Il Papa ha regalato a tutti i membri del seguito del Primo Ministro maltese (11) medaglie del Pontificato. Muscat ha portato in dono quattro opere d’arte in ceramica raffiguranti i quattro evangelisti. “Non ho voluto portare un dono in argento, considerando la sua umiltà”, ha detto il primo ministro maltese.

La revisione del concordato riguarda soprattutto la questione delle leggi matrimoniali. In un incontro del 22 marzo tra Muscat e Paul Cremona, arcivescovo di Malta, Il Governo aveva ribadito che il Tribunale Civile maltese deve essere supremo nelle leggi matrimoniali, ma conferma l’impegno di raggiungere un accordo “giusto per entrambe le parti”.

Fenech Adami, ex presidente della Repubblica di Malta ed artefice dell’accordo con la Santa Sede nel 1992,  si è dichiarato contrario alla revisione. “Il Concordato era storico, ed ha funzionato – ha commentato -. Non vedo il perché della revisione, se non per piccoli ritocchi. Sarebbe uno sbaglio toccarlo”.

Di seguito, il Comunicato della Sala Stampa della Santa Sede.

“Oggi, lunedì 24 giugno 2013, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in Udienza, nel Palazzo Apostolico Vaticano, il Primo Ministro della Repubblica di Malta, Sua Eccellenza il Dott. Joseph Muscat, il quale ha poi incontrato l’Em.mo Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, accompagnato da S.E. Mons. Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati.

Durante i cordiali colloqui sono state ricordate le origini apostoliche della Chiesa maltese e l’impronta determinante che il cristianesimo ha lasciato nella storia e nella cultura del Popolo dell’Arcipelago. Sono pure state ricordate le visite pastorali compiute a Malta dal Beato Papa Giovanni Paolo II e da Sua Santità Benedetto XVI, che hanno lasciato un profondo ricordo nella vita della Chiesa e nella popolazione. È stata riaffermata la necessità di mantenere saldi i valori cristiani e si è richiamato l’importante ruolo che la Chiesa cattolica svolge con le sue istituzioni di carattere educativo e assistenziale e che è tutelato grazie anche ai numerosi Accordi conclusi tra la Santa Sede e Malta, fra cui quelli sull’insegnamento della religione cattolica nelle scuole statali, sulle scuole cattoliche e sulle proprietà della Chiesa. Particolare cenno è stato fatto all’Accordo sugli effetti civili dei matrimoni religiosi che sarà oggetto di ulteriori colloqui tra le Parti.

Nel menzionare le importanti sfide e situazioni critiche che interessano la regione del Mediterraneo e il ruolo del Paese nell’Unione Europea, speciale rilievo è stato dato al fenomeno delle migrazioni verso l’Europa, che vedono fortemente impegnati sia la Chiesa che il Governo di Malta”.

Il Papa ha poi incontrato Adolfo Pérez Esquivel, Premio Nobel per la Pace. Esquivel, che già era stato in visita dal Papa, in quest’occasione – sottolinea padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa Vaticana, in una dichiarazione – accompagnava il Sig. Félix Díaz, leader dell’etnia Qom della comunità ‘La Primavera’ (di Formosa, Argentina), con la sua consorte, Sig.ra Amanda Asijak, e il Rev.do Francisco Nazar, Vicario episcopale per le popolazioni originarie della Diocesi di Formosa (Argentina)”.

“Il Sig. Félix Díaz – prosegue Lombardi – ha manifestato al Santo Padre la sua gratitudine per questa udienza e ciò che essa significa come interessamento e come sostegno, e gli ha espresso le difficoltà che soffrono i popoli indigeni di Argentina e di America Latina, così come le loro preoccupazioni per la salvaguardia dei propri diritti, specialmente riguardo al loro territorio e all’identità culturale”.

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