Il Papa all’Angelus: “Giovani, non abbiate paura di andare controcorrente!” Ed esalta i martiri della quotidianità

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“A voi giovani dico: non abbiate paura di andare controcorrente, quando ci propongono questi valori avariati, come un pasto andato a male, questi valori ci fanno male. Avanti, siate coraggiosi e andate controcorrente e siate fieri di farlo”. Papa Francesco aggiunge queste parole a braccio, con forza, parlando di Giovanni Battista prima della recita dell’Angelus. La sua riflessione era stata dedicata ai martiri della quotidianità. Perché sì, c’è “una schiera immensa di uomini e donne che hanno sacrificato la vita per rimanere fedeli a Gesù Cristo e al suo Vangelo” e la Chiesa di oggi è “piena di martiri, più che nei primi secoli. Ma c’è anche “il martirio quotidiano, che non comporta la morte, ma è anch’esso un perdere la vita per Cristo, compiendo il proprio dovere con amore, secondo la logica di Gesù, la logica del dono, del sacrificio”.

Ancora una volta, Papa Francesco esalta il martirio di chi vive il Vangelo giorno per giorno, la testimonianza dei semplici che oggi diventa sempre più difficile praticare.Il Papa parte, come di consueto, dal Vangelo del giorno. Gesù dice ai discepoli: “Chi vuole salvare la propria vita la perderà, ma chi perderà la propria vita a causa mia la salverà”. “Ma che cosa significa – si chiede il pontefice –  ‘perdere la vita per causa di Gesù’?”

“Può significare – risponde il Papa – confessare esplicitamente la fede, ma può significare anche, in modo implicito, difendere la verità”. L’esempio massimo del perdere la vita per Cristo sono i martiri. “In duemila anni – dice il Papa – “sono una schiera immensa gli uomini e le donne che hanno sacrificato la vita per rimanere fedeli a Gesù Cristo e al suo Vangelo”.

Aggiunge a braccio il Papa: “E oggi, in molte parti del mondo, ci sono tanti, tanti martiri più che nei primi secoli, che sono portati alla morte per aver testimoniato Cristo! Questa è la nostra Chiesa oggi, con più martiri che nei primi secoli”

Papa Francesco però vuole ricordare i martiri “quotidiani, i martiri della quotidianità, “che non comporta la morte ma è anch’esso un “perdere la vita” per Cristo, compiendo il proprio dovere con amore, secondo la logica di Gesù, la logica del dono, del sacrificio. Quanti papà e mamme ogni giorno mettono in pratica la loro fede offrendo concretamente la propria vita per il bene della famiglia! Quanti sacerdoti, frati, suore svolgono con generosità il loro servizio per il regno di Dio! Quanti giovani rinunciano ai propri interessi per dedicarsi ai bambini, ai disabili, agli anziani…”

Ma ci sono anche “tante persone, cristiani e non cristiani”, che “perdono la propria vita per la verità. E Cristo ha detto ‘io sono la verità’, quindi chi serve la verità serve Cristo”.

Uno dei martiri da prendere ad esempio è Giovanni Battista, che si festeggia il prossimo 24 giugno. “Giovanni – afferma il Papa – ha consacrato tutto se stesso a Dio e al suo inviato, Gesù. Ma alla fine è morto per la causa della verità, quando ha denunciato l’adulterio del re Erode e di Erodiade. Quante persone pagano a caro prezzo l’impegno per la verità! Quanti uomini retti preferiscono andare controcorrente, pur di non rinnegare la voce della coscienza, la voce della verità!”

E conclude il Papa: “A voi giovani dico “non abbiate paura di andare controcorrente, quando ci propongono questi valori avariati, come un pasto andato a male. Questi valori ci fanno male! Avanti, siate coraggiosi e andate controcorrente e siate fieri di farlo”

Dopo la benedizione, Papa Francesco riprende, fuori programma: “Non abbiate paura di andare controcorrente, siate coraggiosi e così come noi non vogliamo mangiare un pasto andato a male, non portiamo con noi questi valori che sono avariati e che rovinano la vita e tolgono la speranza! Avanti!”.

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