13 giugno: blogging day #NoSlot

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Oggi è il blogging day contro la ludopatia, ovvero un’iniziativa per unire tutti i blogger in una giornata da dedicare alla lotta contro il gioco d’azzardo, nato da un appello sottoscritto dal blog Donne Viola, la blogger Sabrina Ancarola e dallo psicologo Simone Feder: una giornata organizzata contro la piaga del gioco d’azzardo patologico che, grazie alle slot machine situate un pò ovunque e alle varie opportunità di ‘gioco’ online e nei punti vendita preposti, coinvolge 17.000.000 d’italiani.

Ci sono tre modi per partecipare all’iniziativa: per chi ha un blog scrivendo un post dedicato; su twitter utilizzando l’hashtag #NoSlot; su facebook creando post che pongano l’attenzione sul problema e mettendo ‘mi piace’ sulla pagina dell’evento. Intanto uno studio condotto dal Dipartimento politiche antidroga della Presidenza del consiglio dei ministri ha evidenziato lo stretto rapporto tra la dipendenza del gioco d’azzardo e la dipendenza della droga: il capo del Dipartimento per le politiche antidroga (Dap), Giovanni Serpelloni, ha sottolineato che “molto spesso la ludopatia è associato all’uso di sostanze stupefacenti, all’abuso alcolico e alla presenza di patologie psichiatriche”.

Lo studio dei dati relativi allo scorso anno, diffuso dal Dipartimento politiche antidroga della Presidenza del consiglio dei ministri che ha realizzato il sito Gambling, completamente dedicato al gioco d’azzardo patologico, ha evidenziato che oltre 4 italiani su 100 (il4,4%) tra i 15 e i 64 anni, giocatori problematici o patologici, puntano ogni giorno nelle più diverse scommesse (esclusi totocalcio, lotto e superenalotto). E i più accaniti scommettitori sono più a rischio droga. Infatti l’allarme riguarda soprattutto gli adolescenti: circa 1.250.000 studenti delle scuole superiori di secondo grado hanno giocato almeno una volta negli ultimi 12 mesi.

E negli studenti tra i 15 e i 19 anni definiti patologici, negli ultimi 12 mesi (su un grande campione rappresentativo di ben 34.483 persone) è risultato evidente il legame tra gioco d’azzardo e consumo di droghe. Gli adolescenti con comportamenti di gioco patologico hanno un uso contemporaneo di sostanze stupefacenti pari al 41,7% rispetto ai loro coetanei che non giocano, che presentano invece una prevalenza di uso di sostanze molto più bassa, del 17,5%. Mentre per gli adolescenti che giocano saltuariamente (gioco sociale) la prevalenza di droga si attesta al 24,4%. Diversamente per gli adolescenti considerati giocatori problematici la prevalenza del consumo di sostanze è pari al 34,1%.

Nel commentare i dati il capo del Dpa, Giovanni Serpelloni, ha evidenziato: “Vogliamo sottolineare che molto spesso il gioco patologico d’azzardo è associato all’uso di sostanze stupefacenti, all’abuso alcolico e alla presenza di patologie psichiatriche”. Il presidente del Coordinamento nazionale comunità di accoglienza (Cnca), don Armando Zappolini, ha chiesto un maggior coinvolgimento e una più determinata azione di contrasto: “Lo Stato batta un colpo e il Parlamento vari subito una legge nazionale in grado di riqualificare la quantità e la qualità del gioco”, prevedendo un contingentamento delle macchinette, limitazioni degli ingressi e più controlli sul gioco illegale.

L’uso di sostanze stupefacenti nella popolazione italiana è un fenomeno preoccupante e attuale che richiede interventi mirati volti, prima di tutto, ad evitare l’assunzione di sostanze stupefacenti, ed in secondo luogo, a ridurre l’entità del fenomeno stesso. Alla diffusione di questo fenomeno concorre anche il tipo di percezione che la popolazione ha riguardo all’uso di sostanze psicoattive legali ed illegali, molte volte distorta se non addirittura mitizzata e stereotipata.

La particolare natura del fenomeno in esame, in continua evoluzione sia con riferimento alle sostanze assunte sia nelle modalità di assunzione e nelle caratteristiche dei consumatori, rende necessaria una costante e continua rilevazione di informazioni aggiornate, al fine di operare adeguati e mirati interventi di contrasto e di definire idonee strategie di politica socio-sanitaria. A tal fine l’Osservatorio Europeo delle Droghe e delle Tossicodipendenze (OEDT) ha definito cinque indicatori chiave, il primo dei quali è dedicato all’osservazione dei consumi di sostanze psicotrope nella popolazione generale e parallelamente nella popolazione studentesca.

Infine secondo un report di Netbet, leader del gioco di casino online in Italia, l’Italia è diventata il mercato globale più importante per i giochi ondine: nel 2012 ha totalizzato una raccolta di 15,4 miliardi di euro, davanti alla Francia che si colloca al secondo posto con una raccolta di 9,408 miliardi. Purtroppo nella nota del portale dell’azzardo si può leggere: “Grazie anche all’introduzione di nuovi giochi come le slot machine, pare che l’Italia abbia staccato nettamente perfino il Regno Unito… L’Italia vanta addirittura il primato a livello non solo europeo ma anche mondiale. Considerando infatti la raccolta del gioco online nei paesi dove questo settore è regolamentato, il mercato mondiale più importante nell’ambito dei giochi online risulta essere proprio quello italiano, che rappresenta il 22% del totale”.

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