La Chiesa ha due nuovi beati

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Ottobre è un mese molto intenso per le beatificazioni nell’Italia del Sud. A Napoli il card. Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione delle cause dei santi, ha beatificato Maria Llorença Requenses Llong, nome italianizzato in Maria Lorenza Longo; mentre a Mileto ha beatificato don Francesco Mottola

Tratteggiando il ritratto di Maria Lorenza Longo il prefetto ha sottolineato che ha saputo coniugare preghiera ed azione: “Con le sue scelte di vita ha imitato sia Marta, sia Maria e nella sua vita c’è stata l’armonica composizione di contemplazione e di azione… Fu sposa, madre, laica consacrata dedita alla carità, monaca contemplativa e in tutti questi ‘stati’ della sua vita fu sempre in ascolto della voce di Dio, che la chiamava ad essere portatrice di Cristo. Una donna per tutte le vocazioni”.

La sua vita è stata sempre rivolta al progetto di Dio: “Costante il suo impegno per comprendere in che modo avrebbe potuto realizzare il progetto di Dio nella propria vita, la Longo rimasta vedova, fidandosi di Dio anche in quella circostanza, si mise al servizio della carità (fondando un ospedale) non solo per assistere gli ultimi fra gli ultimi, ma anche per accompagnare le persone emarginate all’incontro con Cristo”.

Mentre l’arcivescovo di Napoli, mons. Domenico Battaglia ha ricordato il messaggio lanciato dalla Longo cinque secoli fa: “Qualsiasi donna ricca o povera, patrizia o plebea, indigena o straniera, purché incinta, bussi e le sarà aperto. La santità crea una rete virtuosa perché il santo santifica… Essa è un esempio di santità che sa aprire cuori, occhi e mani». L’arcivescovo ha fatto riferimento all’impegno della beata accanto alle donne «per liberarle dal peccato e da ogni crudeltà”. La sua memoria liturgica è fissata per il 21 ottobre.

Invece a Tropea è stato beatificato don Francesco Mottola, fondatore degli Oblati e delle Oblate del Sacro Cuore e nella messa di beatificazione il card. Semeraro ha sottolineato che è stato un “pastore zelante e instancabile annunciatore del Vangelo, fu testimone esemplare di un sacerdozio vissuto nella carità e nella contemplazione…. Un figlio di questa bella terra da lui molto amata e che per secoli è stata feconda di santità per la diffusione del Vangelo; il clero, perché si tratta di un sacerdote ed oggi noi tutti sentiamo il bisogno di preti che diffondono non il loro ma il buon profumo di Cristo”.

Per il vescovo diocesano, mons. Attilio Nostro “abbiamo bisogno di testimoni veri, della carità che è la ricchezza più grande che possiamo condividere e offrire ai nostri fratelli”.

Al termine della recita dell’Angelus di domenica 10 ottobre papa Francesco aveva ricordato i due nuovi beati: “anche oggi ho la gioia di annunciare la proclamazione di nuovi Beati. Ieri, a Napoli, è stata beatificata Maria Lorenza Longo, sposa e madre di famiglia del secolo XVI. Rimasta vedova, fondò a Napoli l’Ospedale degli Incurabili e le Clarisse Cappuccine. Donna di grande fede e di intensa vita di preghiera, si prodigò per le necessità dei poveri e dei sofferenti.

Oggi poi, a Tropea, in Calabria, è stato beatificato don Francesco Mottola, fondatore degli Oblati e delle Oblate del Sacro Cuore, morto nel 1969. Pastore zelante e instancabile annunciatore del Vangelo, fu testimone esemplare di un sacerdozio vissuto nella carità e nella contemplazione. Un applauso per questi nuovi Beati!”

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