Non ne faccio un dramma. Non sono Joost van den Vondel

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ULTIMISSIMA: Facebook torna online, ma soltanto per i vaccinati. Merito del microchip iniettato (Paolo Attivissimo).

Qualcuno che lavora per Facebook ha raccontato, che dipendenti questa mattina non sono stati in grado di entrare negli edifici per iniziare a valutare l’entità dell’interruzione, perché i loro badge non funzionavano per accedere alle porte. Le serrature delle porte di Facebook sono IoT (Internet of Things) e si basano su DNS (Domain Name System) e poiché le rotte del BGP (Border Gateway Protocol) hanno eliminato tutti i loro DNS, le serrature delle porte non funzionano. Questa è la cosa più deliziosa che credo di aver mai sentito. Pensando allo schiaffo in faccia agli influencer e agli deficiencer, risucchiati dai social.

Facebook, Instagram e WhatsApp, black out mondiale. E giù in Borsa
Avvenire, 4 ottobre 2021


Una ex manager rivela alla Cbs: “Facebook nella sua attuale forma è pericolosa, pone una minaccia alla democrazia”. Martedì 5 ottobre l’audizione al Congresso.

Facebook si ricorderà per un po’ la data del 4 ottobre, visto la serie di sfortunati eventi che il gruppo di Zuckenberg ha inanellato. Dalla rivelazione dell’identità della “talpa” che qualche giorno prima aveva fatto rivelazioni compromettenti per la società social, fino al crollo in Borsa e al lockdown mondiale.

Il volto della talpa di Facebook alla Cbs

Aveva detto di essere pronta a rivelare la propria identità l’informatrice che aveva denunciato la negligenza di Facebook nell’eliminare la violenza, la disinformazione e altri contenuti dannosi dalle sue piattaforme. E così ha fatto, presentandosi nella popolare trasmissione 60 Minutes della Cbs News. Il volto dietro gli scoop del Wall Street Journal “Facebook Files” è l’ex product manager Frances Haugen che tagliente ha dichiarato nel programma: “Facebook nella sua attuale forma è pericolosa, pone una minaccia alla democrazia”. La compagnia social trema, ma per vari motivi. Perché Haugen è una veterana del settore, quindi ne conosce le dinamiche, perché ha rincarato la dose di accuse fatte qualche giorno prima davanti alla tv e soprattutto perché è pronta a ripeterle davanti al Senato dove martedì 5 ottobre sarà chiamata a testimoniare.

Al banco degli imputati sarà presente anche Instagram – sempre di Zuckenberg – accusato di danneggiare la salute mentale delle adolescenti aggravando la percezione del loro corpo. “C’erano conflitti di interesse tra ciò che è buono per il pubblico e ciò che è buono per Facebook – continua l’ex dirigente -. E Facebook, ancora una volta, ha scelto di ottimizzare i suoi interessi, come il fare più soldi”.

La manager contesta alla società di anteporre il profitto e lo sviluppo alla sicurezza, ingannando il pubblico e gli investitori, tanto che ha presentato ben otto denunce alla Sec, l’equivalente americana dell’italiana Consob. A rischio per la società è il rapporto con il Congresso, che da anni discute di come limitare lo strapotere e la crescente influenza di Big Tech, ma anche quello con il pubblico, che è la vera linfa dei social.

Il down mondiale durante le comunali

Le ore passano e la giornata, però, non migliora. Sono le 17.40 quando i servizi di WhatsApp, seguiti da quelli di Instagram e Facebook – tutte appartenenti allo stesso colosso – si interrompono per un down mondiale. Un black out che in Italia coincide con lo spoglio elettorale per le comunali di molte città tra cui Roma, Milano, Napoli, Torino e Bologna.

E nel frattempo Facebook registra anche un brusco crollo in Borsa.

Buona notte Montagnadizucchero.

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