Concorso Carlo Castelli premia i racconti dei detenuti

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Si terrà venerdì 8 ottobre la XIV edizione del Premio ‘Carlo Castelli’ per la solidarietà, concorso letterario destinato ai detenuti delle carceri italiane, promosso dalla Federazione Nazionale Società di San Vincenzo De Paoli,con i patrocini di Camera, Senato, Ministero della Giustizia, Università Europea di Roma e con uno speciale riconoscimento del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Quello del carcere è un mondo difficile, ma che sa sorprendere con una solidarietà inaspettata. Volontari, operatori, educatori, lo sanno bene: talvolta è proprio chi nella vita ‘ha sbagliato’, a compiere gesti di attenzione verso quel mondo esterno da cui è stato separato.

‘Il contagio della solidarietà vince ogni pandemia e ogni barriera’ è il tema della XIV Edizione del ‘Premio Carlo Castelli per la solidarietà’, concorso letterario dedicato ai detenuti. Al Premio Castelli collaborano il Pontificio Dicastero per la Comunicazione, con Vatican News e le emittenti della CEI TV2000 e Radio inBlu.

Non a caso, visto che la pandemia è entrata nei racconti dei reclusi, è stato scelto il carcere della città che ha pagato il prezzo più alto durante la prima ondata dell’emergenza: la Casa Circondarialeintitolata a don Fausto Resmini, sacerdote dei poveri e cappellano, stroncato dal coronavirus nel marzo 2020.

Quest’anno, più che in passato, si può apprezzare il valore della solidarietà che hanno espresso donne e uomini che in un periodo di pandemia particolarmente pesante, anche se limitati nel loro ridotto spazio fisico e nella libertà di movimento, hanno contribuito, con piccoli ma significativi gesti, ad aiutare coloro che sono oltre il muro, come ha scritto Antonio Gianfico, presidente della Federazione Nazionale Società di San Vincenzo De Paoli:

“Persone come noi che, seppure responsabili di errori, sono capaci di amare, di sognare, di preoccuparsi per gli altri, parenti e sconosciuti,di sentirsi coinvolti al punto di dare lezioni di solidarietà a quanti, liberi, sono tuttavia prigionieri del loro egoismo e dell’incapacità di amare… Un merito importante va anche ad operatori e dirigenti carcerari che, sensibili e rispettosi delle persone recluse, hanno accompagnato lo svolgersi delle attività intraprese.

Queste iniziative di solidarietà possano essere le basi per ripensare nuovi modelli di reclusione, uno stimolo per chi ha la responsabilità, oltre che di garantire la sicurezza, anche quella di educare e di favorire il reinserimento delle persone affidate.

Siano esperienze da valorizzare e sviluppare in un concetto diffuso di giustizia, non più di mero assistenzialismo. Diventino parte preponderante di una formazione volta a rafforzare i legami affettivi e a irrobustire quelli con la società operosa, a sua volta capace di accogliere”.

Il presidente della giuria del concorso, Luigi Accattoli, ha spiegato il grande numero dei partecipanti: “Il richiamo, nel tema assegnato a questa edizione, al ‘contagio della solidarietà che vince ogni pandemia e ogni barriera’ ha provocato i partecipanti al concorso a segnalare similitudini e difformità nella reazione alla pandemia da parte del popolo delle carceri rispetto all’insieme della società, con particolare attenzione ai sentimenti e alle iniziative solidali che la sfida del Covid-19 ha suscitato tra i detenuti e verso il mondo esterno.

Ma il ‘Premio Carlo Castelli per la solidarietà’ è molto più di un concorso letterario, perché offre la possibilità, a chi ha sbagliato, di fare qualcosa di buono per la società.

Il premio in denaro, infatti, è suddiviso in due parti: una viene accreditata al recluso, autore del racconto, un’altra parte viene destinata ad un’opera nel sociale. Così, chi vince, avrà la possibilità di finanziare un progetto di reinserimento nel mondo del lavoro, o un’adozione a distanza, o la costruzione di un’aula scolastica, e così via”.

Alla cerimonia di premiazione seguirà un convegno a cui parteciperanno relatori e ospiti illustri accolti dalla Direttrice della Casa Circondariale di Bergamo Teresa Mazzotta, che parlerà del senso della pena oggi. Tra gli invitati la Ministra della Giustizia Marta Cartabia, il giornalista e scrittore Luigi Accattoli, il Provveditore regionale dell’Amministrazione Penitenziaria perla Lombardia Pietro Buffa,

il Magistrato Pietro Caccialanza che per oltre 30 anni ha ricoperto il ruolo di Giudice della Corte d’Appello, la giornalista Carla Chiappini che del carcere di Parma coordina la redazione di Ristretti Orizzonti, il Presidente vicario del Tribunale di Sorveglianza di Brescia Gustavo Nanni, il Comandante della Casa Circondariale di Bergamo Aldo Scalzo, il Direttore della Casa circondariale di Milano San Vittore Giacinto Siciliano, la Garante Comunale dei Diritti dei Detenuti Valentina Lanfranchi, e molti altri.

La cerimonia di premiazione sarà trasmessa in streaming sul sito web sanvincenzoitalia.it sabato 9 ottobre alle ore 18,30, mentre il convegno verrà trasmesso giovedì 14 ottobre alle ore 18,30 allo stesso link: https://www.sanvincenzoitalia.it/la-xiv-edizione-del-premio-carlo-castelli/

(Foto: Società San Vincenzo de’ Paoli)

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